Il presidente degli Stati Uniti parla di governo e tecnologia, come si può accelerare il governo e migliorare la qualità dell’effetto sociale della tecnologia. Parla di democrazia e della difficoltà di votare in America. E parla di crittografia: non può intervenire direttamente su Apple vs. FBI. Ma cerca un modo per spiegare che cosa si può fare.
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visioni
Cory Doctorow. Reputazione, meritocrazia e diseguaglianza
Cory Doctorow (nella foto accanto di Jonathan Worth pubblicata su Wikipedia) ha scritto un pezzo super interessante sulla relazione tra reputazione e diseguaglianza, segnalando tra l’altro che la meritocrazia non esiste (LocusOnline). Certo, leggere Doctorow da un punto di vista italiano è ancor più interessante. Cory si preoccupa delle motivazioni per cui il merito è spiegato non solo dall’impegno e dalle qualità personali ma anche dalle condizioni di partenza e dunque dalla fortuna. Per questo segnala i limiti dell’ideologia del merito. E poi in fondo non tutto è...
Donald Trump contro Tim Cook. La storia che sarà scritta dal caso Apple vs. FBI e il senso delle proporzioni
Il caso che oppone l’FBI alla Apple è meraviglioso, ambiguo, importante. Non se ne esce con una soluzione facile. Per quanto possa sembrare strano, qui si sta scegliendo un passaggio fondamentale della grande trasformazione della convivenza civile. La storia del futuro è scritta dalle scelte che facciamo adesso. E il segreto della decisione non è in una ricetta: ma nell’approccio che sarà adottato per risolverla. E’ più complicato, ma è più giusto. Innanzitutto, togliamo di mezzo le banalizzazioni. In effetti, di fronte a questo caso, la prima reazione è tribale: chi sta con...
«Schiavi del digitale». Maurizio Ferraris racconta com’è andata veramente
Avevo seguito via Twitter un convegno sulla privacy all’epoca di internet. Un tweet che riguardava il filosofo Maurizio Ferraris mi aveva molto interessato e lo avevo retwittato, per poi citarlo en passant anche oggi su Nòva. Trovo meraviglioso il messaggio che Maurizio Ferraris mi ha inviato per raccontare com’è andata veramente. Gli ho chiesto se potevo postarla qui. Ha risposto di sì. E dunque ecco qui la storia raccontata dall’autore: Caro Luca, solo una precisazione visto che hai avuto la gentilezza di riprendere e commentare tweet riferito a me, in cui avrei detto che...
Appunti sulle previsioni riguardanti l’intelligenza artificiale
Nel giorno in cui abbiamo perso Marvin Minsky vale la pena di leggere criticamente le previsioni sui tempi di sviluppo dell’intelligenza artificiale. Minsky era talmente entusiasta della disciplina che aveva contribuito a fondare che negli anni Sessanta pensava che i computer sarebbero diventati più intelligenti degli umani in un decennio o due. Già dagli anni Ottanta si era fatto più cauto. E l’anno scorso aveva detto che nei prossimi quarant’anni ci saranno grandi progressi, ma suggeriva di andarci piano con le previsioni (FT, Mit). Oggi, per esempio, Narrative Scienze...
Obama e la politica delle armi
È un discorso bellissimo. Sembra stanco Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, ma è invece emozionato: ricorda le vittime della violenza in America, dice che non c’è un altro paese sviluppato con tanti morti per armi da fuoco, dichiara di essere d’accordo con il dettato costituzionale che protegge il diritto degli americani di difendersi, ma afferma che questo non può andare a scapito di altri diritti, come la sicurezza dei bambini e delle persone inermi e innocenti. Tutti i diritti si bilanciano. Il discorso è un riassunto delle incredibili pretese della lobby dei venditori...
When… from Paris to inside us
The emotion for the massacre of Paris is seething. In Paris I studied. I found friends for life. I suffered the disappearance of the great masters. I worked. I spent some wonderful moments with my loved ones. I cry for the massacre. I listen to the real experts’ recipes and I hope they will find a sensible solution. I can only think. And here is what I think. It is not the first time that this sort of thing happens. We were not always victims. The Europeans have often done the same to other people in the past. When British politicians and soldiers fired on the crowd calling for non-violent...
Leadership culturale nell’architettura dell’informazione
Oggi al Summit dell’Information Architecture gli interventi hanno mostrato, a mio parere, come la ricerca dell’essenziale sia l’obiettivo di un grande percorso di progettazione. Mentre Dan Klyn, Luisa Carrada, Massimo Crucitti e Luciano Floridi parlavano si leggeva un sottotesto. L’infosfera nella quale appunto opera l’architettura dell’informazione è un sistema complesso (v.o. “a mess”). Non è un insieme di problemi e soluzioni. Si descrive per mappe, si modella in modo semplice, se ne parla con brevità, precisione e leggerezza. In un...
In hyperhistory, justice is about redistribution of knowledge
Here is a sort of speech. There is an idea about they way we should call our age and a discussion about some consequences of that idea. What do you think?
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Un grande balzo di paradigma. State of the net 2015
L’apparizione del testo scritto è considerata tradizionalmente lo spartiacque tra la preistoria e la storia. In questo nuovo millennio, mentre si assiste a una grande trasformazione delle condizioni della vita quotidiana, si stanno anche ponendo le basi per un nuovo passaggio di paradigma. Il testo scritto su pergamena, papiro, cera o carta, per sua natura, richiede un sapere specifico, avviene attraverso un impegno volontario, impiega risorse scarse e impone una scelta intorno alla qualità di ciò che va scritto: sicché la storia è scritta in modo che resti ciò che è considerato importante...
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