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Educazione strategica

Nell’economia della conoscenza la creazione e condivisione di saperi e competenze è l’investimento fondamentale

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Luciano Floridi: precondizioni per un progetto di futuro (non tanto lontano) umanamente sensato

Questi appunti nascono da una domanda posta da Luciano Floridi, filosofo a Oxford, recentemente chiamato dal Garante per la protezione dei dati personali europeo nel comitato etico. Floridi era oggi pomeriggio all’università di Bologna, per una conferenza all’aula Hans Kelsen, Informatica Giuridica e Diritto dell’Informatica. Ma vediamo prima un antefatto. Come qualcuno ricorderà, una ricerca della National Science Foundation ha mostrato che il 25% degli americani pensa che il Sole giri intorno alla Terra (Time). Il 25% degli americani vive in un tempo mentale precedente alla rivoluzione...

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Gli occhi della mente scientifica

La conversazione con Frank Wilczek, su Edge, è un percorso nella ricerca di un fisico che mostra con una chiarezza disarmante come la scienza sia capace di dotare la mente di occhi ulteriori, che vedono oltre il limite del possibile, dell’apparente, dell’abituale (Edge). Wilczek racconta come vedono gli insetti che percepiscono i raggi ultravioletti. Dice che siamo in grado di riprodurre quella visione. E ne fa un esempio. Esplorando la meccanica quantistica si va ben oltre ciò che sembrerebbe possibile, usando la mente e immaginando esperimenti che possano verificare ciò che la...

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Il bene e il male nelle sue mani

Un mito, Marcel Marceau, il mimo. All’inizio è una scoperta carina, melanconica, sorridente. Poi è un’insegnamento tecnico, come quando inventa i gesti fondamentali della sua arte, fino alla ricerca del passaggio nel muro e alla camminata controvento. Ho visto un mimo a Strasburgo gonfiare un palloncino immaginario, annodarlo a un filo immaginario e darlo a un bambino: che lo ha preso come se lo vedesse anche lui… Arte meravigliosa, la mimica. E Marcel Marceau, fuggito alle persecuzioni naziste contro gli ebrei e scoperto a Parigi da Etienne Decroux nel 1946, ne è stato il...

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La cultura nell’epoca dell’indistinguibilità del vero dal falso

Negli ultimi trent’anni si sono accentuate tendenze e tentazioni esistite sempre. La politica ha legittimato le “mezza verità” come strumento di lotta. La pubblicità ha abituato alla manipolazione delle emozioni per fini commerciali. La gestione della comunicazione è diventata una disciplina per specialisti di tutto salvo che di autenticità. E questo genere di società del “soggettivo” ha sciolto nell’indistinto ogni definizione di vero e falso. Proiettando anche in internet questa attitudine.  Ma su internet si può proiettare tutto. Anche la qualità...

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Il museo della conversazione

La ricerca di Civita con Unicab sulla relazione tra i musei italiani e l’infosfera sarà presentata la prossima settimana a Roma, mercoledì 30 marzo alle 9.30 all’Auditorium dell’Ara Pacis, alla presenza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini (Cor.Com.) La ricerca mostra come gli italiani vivano nell’infosfera e quindi si aspettano che i musei si mostrino in questo ambiente arricchito di informazioni. Non è sempre così, tanto che talvolta si direbbe che i musei siano restati in un’epoca precedente. Ma è anche chiaro che i musei...

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Edge. Howard Gardner e le intelligenze

Secondo Howard Gardner non c’è l’intelligenza ma le intelligenze. E sebbene si sia stufato di essere associato a quell’idea, continua a essere interpellato per quella. E in fondo a elaborarne delle conseguenze. Come le sue analisi sull’educazione, i confini mobili tra alfabetizzazione e lavoro, il rapporto tra arti liberali e scienza per la rifondazione culturale del XXI secolo. Di questo parla in una bella lezione per Edge.

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Qual è il punto di forza degli umanisti secondo Harvard

È chiaro che servono ingegneri, scienziati, matematici e altre persone che hanno una preparazione orientata al risultato, aperte al feedback empirico, capaci di gestire l’epistemologia. Ma è anche chiaro che servono persone adattabili, che sanno coltivare l’immaginazione, che sanno raccontare. La sintesi di queste culture è quello che ci vuole. Ad Harvard dunque rivalutano gli umanisti per equilibrare i tecnici: «perché sanno gestire problemi che non hanno una sola soluzione corretta» spiega il direttore delle ammissioni, Dee Leopold (Qz).

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Raccolta dati per Big Data, Miur

Il Miur ha messo insieme un piccolo gruppo di lavoro (al quale dò una mano) per compilare un rapporto sui Big Data allo scopo di studiare i possibili miglioramenti nella formazione in materia ed eventualmente nell’uso dei dati per l’organizzazione della scuola. A questo scopo, sta raccogliendo autosegnalazioni dai centri di ricerca che si occupano del tema. Ecco il comunicato: Big data, auto-segnalazione dai centri di formazione e ricerca Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Roma, 26 febbraio 2016 Big data, richiesta di auto-segnalazione per i...

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Se gli americani cominciano ad apprezzare la storia

Il caso del metodo di insegnamento della storia proposto e praticato dai promotori del Big History Project è un motivo di speranza. In un paese come gli Stati Uniti dove i benpensanti dicono “that’s history” per definire qualcosa come superato e non importante, in un paese che dibatte sull’opportunità di insegnare ai ragazzi la storia naturale se non combacia con il racconto letterale della Bibbia, in un paese in uno stato non riesce a decidere se includere i diritti civili nel curriculum scolastico accusando chi li propone di un approccio troppo “liberal”...

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Università Bocconi. Digital humanities: Media Ecology: information in the digital age

Non lasciamo mai quello smartphone che ci portiamo addosso, che tiriamo fuori dalla tasca ogni volta che abbiamo un momento libero e non solo. Quello strumento è la sintesi di una trasformazione che non riguarda più, ormai, i media tradizionali: riguarda noi stessi e l’ambiente nel quale viviamo. Come ci informiamo? In che modo possiamo cogliere appieno le opportunità offerte dalle tecnologie digitali per vivere meglio? Come essere cittadini liberi e consapevoli in un contesto complesso, in veloce evoluzione? La consapevolezza delle dinamiche dei media nell’epoca di internet è un...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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