Google e i giornali? Le notizie su questo argomento appassionano solo gli addetti ai lavori. Ma i fenomeni sottostanti dovrebbero invece interessare tutti. Vediamo perché. 1. Le ultimissime notizie che non appassionano Il confronto tra Google e i giornali mondiali evolve velocemente. Dopo la strana legge europea sui diritti connessi al copyright, dopo che l’Australia ha pensato di fare una cosa simile, dopo che in Francia un tribunale ha dato ragione agli editori sull’obbligo di arrivare a un accordo che garantisse un qualche pagamento da parte di Google ai giornali, un primo accordo sembra...
Approfondimenti
FacebooQ. I social network, i governi e la lotta alla disinformazione tossica. Per l’ecologia dei media
FacebooQ, Facebook e Qanon. Storia complicata ma istruttiva. E dunque Facebook si impegna di più contro Qanon. Chiude i gruppi e le pagine dedicate esplicitamente al movimento che ha conquistato l’attenzione di un numero crescente di persone in America e che d’ora in poi tratterà come i gruppi terroristici (o quasi). Le singole persone che continuano a scambiarsi informazioni legate a Qanon potranno continuare a farlo. Saranno limitate le forme più “pubbliche” e “attivistiche” del movimento. (Guardian) Dal punto di vista narrativo la storia di Qanon è interessantissima e terribile. Riassuendo...
Come costruirsi un network neurale artificiale in casa
Leggo questa pagina con ammirazione. Fatico a seguire tutti i passaggi, distratto dal mio retropensiero che mi spinge a ritenere improbabile che io mi metta davvero a seguire i consigli che contiene. Ma sta di fatto che qui George Musser insegna a fare un network neurale artificiale. E in questo modo spiega anche i fondamentali della logica di funzionamento dei neuroni: Build Your Own Artificial Neural Network. It’s Easy!
La privacy non era il passato: era il futuro
Uno studio sulla sensibilità degli abitanti degli Stati Uniti sembra indicare che la consapevolezza dell’importanza della privacy e del controllo dei dati non era una questione del passato, come pensava Mark Zuckerberg (Facebook), ma è una questione del futuro e l’Europa è un leader, come dice Tim Cook (Apple).
Lo studio pubblicato da Wunderman Thompson Intelligence che ne parla si intitola The Privacy Era.
Altro che privacy nel tracciamento dei contatti! Le FS lo fanno nominale. Ma come?
«L’avvio della Fase 2 porta alcune novità a tutela della salute di chi viaggerà in treno. Oltre a mascherine obbligatorie, la raccomandazione di guanti monouso, dispenser per frequenti igienizzazioni delle mani e distanziamento, una tra le principali riguarda l’introduzione del biglietto elettronico nominativo sia per le Frecce sia per gli Intercity, per i quali la prenotazione diventa obbligatoria. L’iniziativa, nel pieno rispetto degli obblighi di protezione dei dati personali, garantirà un maggior livello di sicurezza sanitaria consentendo, ad esempio, di essere avvisati nel caso in cui si...
Pisa. Knowledge management 2020. Gestione per l’innovazione dotata di senso
Abbiamo esplorato il significato e la dinamica produttiva della conoscenza. Abbiamo incontrato brevissimamente grandi maestri come George Lakoff, Marshall McLuhan e Thomas Kuhn. Abbiamo parlato di economia della conoscenza, tra gli altri, con Joseph Schumpeter, Daniel Kahneman e Karl Weick. Il mercato è un sistema informativo perfetto? L’innovazione crea nuovi mercati? Qual è il valore della conoscenza? Nella terza puntata ci occupiamo di management. Ronald Coase, Frederick W. Taylor, Peter Senge, ci introducono problematicamente alla questione dei processi di knowledge management: creazione...
Pisa. Knowledge management 2020. Economia della conoscenza
Abbiamo esplorato alcuni dei temi svelati dalla ricerca sulla conoscenza di alcuni grandi maestri come George Lakoff, Marshall McLuhan e Thomas Kuhn. Oggi parliamo di economia della conoscenza. Il mercato è un sistema informativo perfetto? L’innovazione crea nuovi mercati? Qual è il valore della conoscenza? Come cambia tra le diverse culture?
Quest’anno ci sentiamo a distanza. E lavoriamo molto online. Questa è la seconda parte della dispensa di quest’anno.
Questa non è un’informazione
L’informazione falsa ai tempi del coronavirus è oggetto di una grande quantità di segnalazioni. Attività sacrosanta. Non passa ora che sui social non ci sia qualcuno che dice qualcosa di bestiale. Ovviamente quando sono i politici a darci dentro con le bufale, le cose si fanno pericolose. Ma paradossalmente è ancora peggio quando le bufale sono riprese dai giornali tradizionali, anche in forma di “opinioni controcorrente”. La discussione su quello che ha scritto Benedetta Paravia sulla Stampa impazza: la laureata in medicina legale che interessa a Dagospia e scrive di come...
Coronacrisi. Fake e piattaforme, si può fare di più
Whatsapp limita il numero di persone alle quali si può forwardare qualcosa di molto condiviso per applicare una strategia di contenimento alla diffusione di false notizie. La necessità di fare qualcosa di concreto contro il falso è resa più cogente ora che l’epidemia richiede la massima attenzione alla qualità dell’informazione. Le piattaforme possono fare di più. E se vogliono lo fanno: TechReview, WhatsApp is limiting message forwarding to combat coronavirus misinformation
Coronacrisi. Epidemia, censura e giornalismo
Un pezzo importante della Columbia Journalism Review: COVID-19 is spawning a global press-freedom crackdown Nonostante la qualità della risposta alle epidemie dipenda dalla qualità dell’informazione per i cittadini, in molti paesi le notizie sono distorte o censurate: «IN HIS REMARKS TO THE MEDIA and the public, World Health Organization director general Tedros Adhanom has regularly emphasized that accurate, timely information is essential to fighting the COVID-19 pandemic. Yet around the world, governments are cracking down on journalists and implementing sweeping restrictions under...
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