Innocenzo Genna mostra come l’associazione delle telco stia tentando di cogliere l’occasione del cambiamento di mentalità della Commissione sulla regolamentazione dell’internet per chiedere che le grandi compagnie che consumano molta banda di trasmissione come Google, Facebook, Netflix siano obbligate a pagare una parte degli investimenti necessari per accelerare la velocità di internet in Europa, per esempio con il 5G. (Innoworld)
Neutralità
Perché è importante la neutralità della rete
Le regole aiutano il mercato, la deregolamentazione aiuta il potere capitalista
Un periodo trentennale di deregolamentazione ha aumentato i profitti delle grandi corporation, ha sostenuto il potere delle banche globali, ha favorito l’abbattimento delle tasse delle multinazionali. L’intervento statale ha salvato le banche e le corporation fallite sotto il peso della montagna di debiti fasulli che hanno voluto vendere e accendere nei primi anni del millennio. Secondo McKinsey la crescita dei profitti delle corporation è agli sgoccioli proprio per come si sta evolvendo il sistema competitivo, con una quantità di nuovi soggetti che distruggono valore aggiunto...
Un brutto giorno per la neutralità della rete
La FCC di Trump ha demolito la protezione della neutralità della rete lasciando questo tema nelle mani degli operatori telefonici (LaTimes). Gli operatori dicono che non ne approfitteranno. Ma perché allora hanno voluto questa decisione?
Le motivazioni dei difensori della norma oggi abolita sono da leggere (Verge)
Se gli operatori possono scegliere di dare priorità a un servizio internet piuttosto che a un altro che ne sarà della possibilità di innovare senza chiedere il permesso ai giganti delle telecomunicazioni?
L’Europa per ora resiste. Ma già il Portogallo scricchiola.
Come volevasi dimostrare, Trump-l’œil è anche contro la net neutrality
Si diceva che Trump fosse contro la net neutrality (post). Si scopre che è proprio così (Gizmodo). Ma quanta pazienza hanno i lobbisti distruttori di internet? Aspettano e colpiscono sempre, appena possono. Si spera che anche in questo caso il piano sia un Trump-l’œil e che il cosiddetto presidente fallisca come nelle sue varie controriforme.
I canadesi restano net neutrali
Mentre Trump sembra non capire, tra l’altro, neppure la net neutrality, il Canada dichiara il suo impegno per la regola che garantisce la libertà di innovare senza chiedere il permesso: CRTC strengthens its commitment to net neutrality, consumer choice and free exchange of ideas by citizens. L’Europa ha affidato al Berec la sua net neutrality e per ora il sistema regge, pare.
Ripensando all’internet come architettura distribuita
La centralizzazione della maggior parte del traffico in rete e delle risorse realizzata dal successo delle piattaforme private del nuovo millennio e delle operazioni dei servizi segreti pubblici è una tendenza rispettabile ma non definitiva e ineluttabile, viste tutte le conseguenze controverse che porta con sé (equità fiscale, rischi monopolistici, difficile protezione della privacy…). Soprattutto è importante salvaguardare la caratteristica strutturale della rete: il protocollo internet è – e resta – un bene comune, le tecnologie di base del web anche, la regola della net...
Berec: grande vittoria per la net neutrality. (E grossa sconfitta per le lobby telco)
Innocenzo Genna scrive un pezzo da leggere assolutamente sulle decisioni del Berec in merito alla net neutrality (RadioBruxellesLibera). L’agenzia europea delle agenzie agenzie nazionali per la regolamentazione delle telecomunicazioni ha trovato una soluzione a un problema che si trascinava da dieci anni. Le telco europee da dieci anni fanno lobby per ottenere mano libera e abolire la net neutrality allo scopo di sfruttare la loro rete come uno strumento per aumentare le rendite contro i consumatori e gli innovatori. La Commissione non è mai riuscita a mettere a tacere quella lobby...
La legge sulla neutralità della rete in Italia
Ha fatto un passo avanti la legge sulla neutralità della rete italiana, anche se la locuzione “neutralità della rete” non è al centro della legge. Primo firmatario Stefano Quintarelli. Sostenitore decisivo Antonello Giacomelli (Sole). Bello l’esordio. Se un servizio offre l’accesso a un sottoinsieme di internet non può dire di essere un servizio di accesso a internet. Internet è soltanto la rete aperta e neutrale che conosciamo. Quella specie di rete che piace a chi la vuole sezionare, prioritizzare, discriminare, non è internet. Le forme di discriminazione...
Vittoria per la net neutrality in Usa
Una corte d’appello americana ha stabilito che l’internet deve essere neutrale. È come una utility. Nessuno può discriminare che cosa viaggia in rete (NyTimes). È una grande vittoria per i sostenitori dell’internet aperta, aiutati in modo fondamentale dal presidente Barack Obama. È una decisione coerente con quanto affermato dal Berec europeo. È una sconfitta per la lobby delle telecomunicazioni. Ora la battaglia per l’internet aperta si sposta su un nuovo livello. La privatizzazione dello spazio nel quale avviene la maggior parte dell’attività degli utenti della...
Grossa partita. Buona decisione. Berec difende la neutralità della rete in Europa
Berec ha deciso a favore della net neutralitity e contro le lobby delle telecomunicazioni. (Berec)
Ora apre una consultazione alla quale è bene rispondere per contribuire a difendere la libertà di innovare senza chiedere il permesso.
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