Negli ultimi trent’anni si sono accentuate tendenze e tentazioni esistite sempre. La politica ha legittimato le “mezza verità” come strumento di lotta. La pubblicità ha abituato alla manipolazione delle emozioni per fini commerciali. La gestione della comunicazione è diventata una disciplina per specialisti di tutto salvo che di autenticità. E questo genere di società del “soggettivo” ha sciolto nell’indistinto ogni definizione di vero e falso. Proiettando anche in internet questa attitudine. Ma su internet si può proiettare tutto. Anche la qualità...
Economia Felicità
Nell’economia della conoscenza il valore si concentra sul significato
La bellezza della città da vivere a piedi e l’auto che si guida da sola
Jane Jacobs ha scritto The Death and Life of Great American Cities nel 1961. In quel lavoro seminale ha osservato come la salvezza delle città dipenda dai pedoni: una città viva è una città con un’intensa vita di persone che camminano. La città sana – per Jacobs – è fatta di quartieri nei quali si svolgono più attività: si abita, si commercia, si produce, si fa cultura, e così via. È fatta di isolati non troppo grandi. È fatta di edifici di epoca e condizioni diverse. È densamente popolata. Osservando i big data lasciati dagli utenti di telefonini nelle città italiane, Marco...
Alcune letture sui robot
Intelligenza artificiale, robot, macchine che lavorano, studiano, pensano, decidono. Una minoranza di umani si occupa di progettare e produrre queste tecnologie. Una minoranza un po’ più ampia legge e discute intorno a queste tecnologie. Una maggioranza larghissima di persone resta abbastanza al di fuori della discussione. Gli umani stanno dunque decidendo di questioni fondamentali come il lavoro e la produzione – materiale e immateriale – lasciando a pochissime persone la libertà di progettare e scegliere. Il che tra l’altro genera paure e incomprensioni di ogni...
Agenda 2030. Alleanza per lo sviluppo sostenibile
È Pasqua. Si cerca un rito di passaggio. E si guarda al futuro. La sostenibilità è la parola che meglio mette d’accordo tutti, se si guarda al futuro. Una parola che cerca di portare la lunga durata nelle scelte quotidiane. Una parola che si è evoluta, dall’ambito ambientale a quello sociale e culturale. Lo sviluppo sostenibile è la sua ultima incarnazione, fondamentale: una visione che porta a pensare a stabilire un percorso di progresso, di miglioramento, di sviluppo, appunto, in un quadro nel quale si generano più risorse di quelle che si consumano, in termini ambientali...
Risparmio e crescita dell’economia circolare
Walter R. Stahel arriva ora a spiegare l’economia circolare su Nature. Si tratta di una concezione sistemica dell’economia, orientata alla sostenibilità, il riciclo con la continua rigenerazione del valore dei materiali che escono da una filiera per entrare in un’altra, il decentramento della produzione e del consumo di energia e del consumo di beni. E soprattutto richiama una ricerca da consultare: “A study of seven European nations found that a shift to a circular economy would reduce each nation’s greenhouse-gas emissions by up to 70% and grow its workforce by...
Trivelle, battiquorum
L’unica cosa che non va bene è la più probabile: che al referendum del 17 aprile sulle trivellazioni non si presenti la maggioranza degli elettori e che quindi il referendum sia annullato. Il referendum in sé è poco appetibile. Voluto da nove regioni e non dalle solite firme dei cittadini è più istituzionale e politico che popolare. Riguarda una materia in parte (in parte) sterilizzata da leggi successive. Non arriva a definire una politica ma piuttosto a lanciare un segnale. Come si sa si tratta di abrogare o non abrogare una variazione alle norme sulle concessioni di estrazione di...
«Corri ragazzo». Il consiglio del boss della Goldman ai giovani è rivelatore
I giovani di Wall Street sono preoccupati. Licenziamenti in vista. Poca carriera davanti. Occasioni migliori o tentazioni più attraenti nella tecnologia e nelle startup. Uno dei capi di Goldman Sachs, Joseph Mauro, ha mandato ai giovani della sua banca un memo con un consiglio, quello che lui stesso aveva ricevuto da giovane: «Corri ragazzo. Questa è una maratona» (BusinessInsider). Mauro riporta questo consiglio. È simpatico. Lo contestualizza nelle varie epoche storiche. E ricorda quanto ha corso. A quanto pare i ragazzi a cui si rivolge lo apprezzano. Perché il tema di fondo è concentrato...
La fine di un tabù da vecchi padroni. L’impresa moderna fa soldi ed è ecologica. Uno studio Ocse
Per molto tempo, specialmente nelle società con una cultura imprenditoriale arcaica, si è sentito dire che un aumento delle regole per la salvaguardia dell’ambiente avrebbero reso meno conveniente produrre e meno competitivo il sistema delle imprese. L’Ocse esce in proposito con uno studio che rivela come tutto questo sia un tabù da superare. In pratica, il grande centro di analisi economica parigino osserva che le regole a tutela dell’ambiente non hanno una significativa influenza sulle esportazioni di un paese: Environment and trade: Do stricter environmental policies hurt...
Cory Doctorow. Reputazione, meritocrazia e diseguaglianza
Cory Doctorow (nella foto accanto di Jonathan Worth pubblicata su Wikipedia) ha scritto un pezzo super interessante sulla relazione tra reputazione e diseguaglianza, segnalando tra l’altro che la meritocrazia non esiste (LocusOnline). Certo, leggere Doctorow da un punto di vista italiano è ancor più interessante. Cory si preoccupa delle motivazioni per cui il merito è spiegato non solo dall’impegno e dalle qualità personali ma anche dalle condizioni di partenza e dunque dalla fortuna. Per questo segnala i limiti dell’ideologia del merito. E poi in fondo non tutto è...
Sull’uberizzazione del lavoro e il “digital labor”
La InaGlobal pubblica un importante dossier sul “digital labor“. Un dossier da consultare. Si tratta, in super sintesi, del lavoro svolto dall’utente delle piattaforme digitali che porta valore alle piattaforme stesse ma non è remunerato. Ma in realtà, dietro un’etichetta unificante si trovano realtà molto diverse. E in alcuni casi si può pensare a trovare forme di compensazione o addirittura remunerazione; in altri casi si tratta di importi talmente piccoli che non si vede come potrebbero essere interessanti per i “lavoratori digitali”; in altri casi...
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