Ruben Durante (Universitat Pompeu Fabra, Barcelona), Paolo Pinotti (Università Bocconi) e Andrea Tesei (Queen Mary University) hanno pubblicato su “American Economic Review” un articolo sull’influenza politica dei modelli culturali propugnati dalla tv commerciale: The Political Legacy of Entertainment TV. L’articolo è stato ripreso da moltissimi giornali. Ma l’analisi merita di essere ulteriormente discussa per le sue relazioni con la fase attraversata attualmente dal sistema mediatico. Gli autori hanno cercato di scoprire le conseguenze cognitive e culturali di...
ricerche
Polarizzazione nel lavoro. È un mega-trend. Nuove evidenze dalla Germania
«Di fronte alla doppia minaccia rappresentata dall’automazione e dal commercio internazionale, i lavoratori licenziati hanno due alternative chiare. Una è quella di tornare all’università per acquisire nuove competenze manageriali, professionali o tecniche o dare una rinfrescata a quelle che hanno già. Ciò richiede un investimento di tempo e denaro, che alla fine viene però ripagato da un salario più elevato e da una maggiore sicurezza sul lavoro. La seconda alternativa è quella di scendere a un livello inferiore della piramide salariale per svolgere impieghi di servizio come...
Vaccini obbligatori? Occhio al messaggio
I vaccini obbligatori fanno diminuire le malattie. Ma l’obbligo va introdotto con cura. Altrimenti rischia di produrre iniquità e può generare una recrudescenza del pregiudizio contro i vaccini, rinsaldando la minoranza che si oppone alla vaccinazione. Ma c’è un modo per introdurre l’obbligo evitando i guai (Nature). In Italia non lo sapevano.
Mathew Ingram, James Carey, la media ecology, il giornalismo e la comunità
Mathew Ingram, meritatissimamente, riceve oggi il James Carey Award della Media Ecology Association. Al congresso sulla Media Ethics, a Toronto, ha ricordato come Carey abbia sottolineato il fatto che le persone non cercano necessariamente nelle notizie una conoscenza di come stanno le cose e che invece ci trovano semplicemente conferme sulle loro convinzioni. Il che è proprio il problema esacerbato dagli algoritmi principali delle piattaforme oggi prevalenti. Non è questo il motivo della crisi del giornalismo, però. Il giornalismo è andato in crisi come prodotto o servizio nella dimensione...
L’economia della conoscenza nell’epoca dell’emotività: Michael Spence, David Blanchflower, Robert Johnson al festival di Trento
Qual è il ruolo della scienza e degli esperti nel dibattito politico e nel sistema decisionale contemporaneo? Varie forme di cosiddetto populismo sembrano mettere in crisi la vecchia idea secondo la quale prima si osservano i fatti, poi si interpretano scientificamente e infine si prendono decisioni. I desideri, le emozioni, le credenze diffuse sembrano prevalere sull’analisi scientifica. La media ecology è coinvolta. La crisi dell’ascensore sociale è coinvolta. La strumentalizzazione politica è coinvolta. Ma è coinvolta anche una sorta di crisi di coscienza della comunità scientifica...
L’incomprensibile strategia dei petrolieri e l’insostenibile rifugio nelle foreste
Il 9 febbraio scorso, l’Economist ha pubblicato un servizio che mostrava come le grandi compagnie petrolifere, a partire dalla maggiore, la ExxonMobil, intendessero aumentare la produzione di petrolio. La ExxonMobil ne produrrà nel 2025 il 25% in più rispetto al 2017. Ma anche le compagnie più piccole, come l’Eni, vantano aumenti della produzione anche se con percentuali più modeste. Secondo la ExxonMobil la domanda di petrolio e idrocarburi aumenterà del 13% entro il 2030. Il problema è che secondo l’Ipcc, la produzione di petrolio e gas deve diminuire del 20% entro il 2030...
Écrans, transparence, populismes. Université Jean Moulin, Lyon 3
190507 lyon from Luca De Biase notes de travail (traduction automatique) Vedi: Gli occhi dell’umanità Le couteau Est-ce le couteau qui tue, ou la main qui le pousse dans le côté de quelqu’un d’autre ? La technologie n’est pas neutre, mais elle n’est même pas la cause du succès d’une idéologie particulière. Elle peut être corrélée et trouver avec une idéologie une sorte de terrain d’entente pour le développement. En fait, elle fait partie des conditions préalables, mais puisqu’elle change à son tour, elle fait aussi partie des conséquences. On peut...
Un piano per fare l’Europa più forte nel digitale
Il rapporto per la direzione generale per la competizione della Commissione Europea va letto. Si intitola “Competition Policy for the digital era” (pdf) e datato 4 aprile 2019. Riguarda regole e strategie. Ma parte da una comprensione finalmente appropriata delle specificità dei mercati digitali: 1. economie di scala estreme (costo di produzione dei servizi digitali molto meno che proporzionale al numero dei clienti serviti); 2. esternalità di rete (la convenienza ad usare una tecnologia di rete cresce geometricamente con il numero di utenti sicché una nuova tecnologia nettamente...
Perché leggere François Taddei sull’apprendimento nel XXI secolo
E la sofferenza soffocante che molti dichiarano di provare quando cercano di seguire l’infinito flusso di frasi del dibattito contemporaneo sui social network è collegata alle qualità tecnica fondamentale dei micropost che si trovano in quei contesti di rete: devono cercare un successo immediato; non possono ricostruire un contesto dunque hanno bisogno di vivere in un sistema di idee precosistituito; il che significa che spesso devono rifarsi a convizioni acquisite, lineari, preconcette; non hanno alcuna efficacia se si pongono come elementi di una ricerca che tiene conto della complessità...
Riscaldamento globale. Raccolta di idee, grandi e piccole
Di fronte al riscaldamento globale occorre fare di tutto. Grandi e piccole cose. Gesti quotidiani e progetti enormi. “Sull’astronave terra non ci sono passeggeri”, ha detto tra gli altri anche Marshall McLuhan: “siamo tutti equipaggio”. L’innovazione fine a sé stessa, tanto per conquistare un mercato, ha finito il suo ciclo. Oggi vogliamo innovazioni che abbiano senso. E una delle direzioni fondamentali dell’innovazione oggi è che affronti il tema del cambiamento climatico in una chiave di miglioramento della qualità della vita e non di rinuncia. Se...
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