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La modernizzazione del “modello italiano” alla Sissa

Oggi ho partecipato a un convegno organizzato alla Sissa di Trieste sul rapporto tra ricerca e impresa.

Si partiva dalla consapevolezza del fatto che il modello standard internazionale per favorire l’innovazione in Italia è meno sviluppato che altrove. Mentre gli italiani hanno sviluppato un loro modello. Se ne parla in effetti nell’inchiesta che ho intitolato “Eppur s’innova” (Luiss University Press 2022). Un modello italiano per l’innovazione è caratterizzato da scarsità di risorse finanziarie per investire in scienza e venture capital e ricchezza di fondamenti culturali abilitanti. Di fatto, gli innovatori italiani riescono a sopperire alla scarsità di capitali con soluzioni che riducono il rischio di innovare: forte complicità con i clienti per finanziare l’innovazione “su misura”; grande immaginazione che conduce a vedere con chiarezza le conseguenze dell’innovazione; metodo artigiano per mantenere la qualità del prodotto e sperimentare prototipi in “officina”. Tutto questo in un contesto nel quale gli italiani sanno di essere bravi e contemporaneamente sopportano la mancanza di un sistema-paese.

Ma da questa consapevolezza si passava a chiedersi se tutto questo basterà per attraversare la grande trasformazione di questi tempi.

E le risposte hanno mostrato che non basterà. E che si dovrà tentare di imparare dalle esperienze internazionali per modernizzare il contesto nel quale operano gli italiani. Ne hanno parlato: Andrea Romanino, direttore della Sissa, Ketty Segatti, vicedirettrice centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia alla Regione Friuli Venezia Giulia, Anna Gregorio, ceo di PicoSaTs, Roberto Della Marina, founder Venture Factory.

Intanto, sul Sole è uscita l’ultima puntata della serie dedicata a questi argomenti: L’innovazione degli italiani e l’Italia.

Il libro “Eppur s’innova” è stato nominato nella cinquina dei possibili vincitori del premio Libro sull’innovazione dell’anno 2023, a Padova. È un risultato fantastico e sono molto grato ai giudici. I libri nominati sono eccellenti ed è un onore trovarmi in un elenco con questi autori. La cinquina completa è:

Accoto Cosimo, Il mondo in sintesi (Egea)
Amendola Luca, L’algoritmo del mondo (Il Mulino)
Caldarelli Guido, Senza uguali (Egea)
De Biase Luca, Eppur s’innova (Luiss)
Esposito Elena, Comunicazione artificiale(Egea – Bocconi University Press)

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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