Home » Approfondimenti
Approfondimenti Bill of rights News

L’anonimato e la maschera

Lo “stato dell’arte” è una bella trasmissione condotta da Maurizio Ferraris. Qualche giorno fa ha messo in onda una riflessione sull’anonimato, con il contributo di Juan Carlos de Martin e mio (Rai). Dall’anonimato nella rete si è scivolati verso l’anonimato in generale. Il richiamo al senso dell’anonimato come protezione della critica radicale, o della protesta contro un regime autoritario, o della lotta alla mafia o alla violenza in casa, si è accompagnato all’osservazione dell’anonimato come protezione del crimine o del terrorismo. Con...

Approfondimenti Attenzione media Bill of rights Neutralità News

«Internet of cards»: la rete nella serie del potere

C’è un passaggio rivelatore, in House of Cards 4. Quando l’ex giornalista Lucas Goodwin viene rilasciato dal carcere e portato in una casa dove dovrà vivere clandestinamente sotto falso nome. In quella casa avrà la tv via cavo, ma non internet: quindi non potrà vedere Netflix. Perché niente internet? Internet è il motivo per cui Lucas era in galera, accusato di cyberterrorismo. E senza internet in casa la clandestinità di Lucas sarà protetta meglio. La serie di Netflix, azienda nata e soprattutto cresciuta grazie a internet, dipinge la rete come la tecnologia del controllo, dello...

Approfondimenti Economia Felicità News ricerche

Qualità della vita in città. I punti di vista

Può darsi che per chi cerca di trovare un ascensore sociale l’America sia ancora un sogno. Ma come insegnano i flussi di migranti nel Mediterraneo, l’Europa lo certamente. Ma non è una meta interessante solo per chi ha il portafoglio vuoto. Una ricerca di Mercer mostra che lo è anche per gli espatriati con le spese pagate dall’azienda (Wef). Vienna resta al primo posto in questa classifica mondiale (Forbes). E sette su dieci sono città europee: Vienna (1), Zurich (2), Munich (4), Dusseldorf (6), Frankfurt (7), Geneva (8), and Copenhagen (9). In America prevalgono nettamente...

Attenzione media informazione Post

La ragione minoritaria. E due filoni di ricerca

Daniel Kahneman ha vinto il Nobel e scritto una vita di studi dimostrando che gli umani prendono decisioni basate sul ragionamento controllato soltanto in una minoranza di casi. Il più delle volte decidono in base all’intuizione, cioè fanno “la prima cosa che viene in mente”. Il che mette in minoranza l’idea dell’homo oeconomicus. L’antropologia assurdamente anti storica degli economisti neoclassici prevedeva che la persona decida sempre in modo razionale, scegliendo in modo da massimizzare l’utilità e il profitto. E un corollario era che tutti erano...

Bill of rights News

Il cambiamento nella consapevolezza sui dati personali è una sfida per gli innovatori

Dopo una fase di disinteresse e un periodo di superficiale sottovalutazione, passando per un momento di fastidio per l’eccesso di burocrazia connesso al tema, la privacy è diventata una sfida positiva per gli innovatori. Sullo sfondo c’è una tematica strategica per le economie digitali delle due sponde dell’Atlantico, con l’Europa che cerca un motivo per crescere in modo meno subordinato all’America. Ed è evidente che tutto questo spinge a una maturazione della relazione tra il mondo privato e quello pubblico. Anche al Parlamento Europeo se ne discute. Sulla...

Bill of rights News

Ma perché le aziende americane hanno scoperto il valore della privacy?

In tutta questa vicenda della Apple contro l’FBI, va sottolineato un punto qualificante. Tutte le grandi imprese internettiane si sono schierate con la Apple. La casa della Mela ha scoperto il valore della privacy da molto tempo, un po’ sulla scorta della biografia del suo co-fondatore, Steve Jobs, e un po’ grazie alla sensibilità evidentemente dimostrata dall’attuale ceo, Tim Cook. Ma il fatto è che in passato le altre aziende dell’internet non davano molta importanza alla privacy. Anzi. Eric Schmidt, uno dei boss di Google, ha attirato l’attenzione su di...

Apple vs. FBI Bill of rights Economia Felicità Post

A chi appartiene la mia identità

Qui si fa un ragionamento un po’ speculativo. Ma almeno è relativamente breve. Frédéric Filloux (MondayNote) discute in modo articolato sui profili personali in rete. A che cosa servono per le piattaforme private, per gli editori, per le persone. Le loro forme esplicite e quelle implicite. Contengono le informazioni sulle persone, le loro relazioni, i modelli di consumo, le preferenze, le affinità politiche, i gusti letterari e molto altro. È chiaro che sono un valore immenso, quei profili. Sono di fatto le identità delle persone. A chi appartengono? In pratica, sono stati raccolti...

Big data Educazione strategica News

Raccolta dati per Big Data, Miur

Il Miur ha messo insieme un piccolo gruppo di lavoro (al quale dò una mano) per compilare un rapporto sui Big Data allo scopo di studiare i possibili miglioramenti nella formazione in materia ed eventualmente nell’uso dei dati per l’organizzazione della scuola. A questo scopo, sta raccogliendo autosegnalazioni dai centri di ricerca che si occupano del tema. Ecco il comunicato: Big data, auto-segnalazione dai centri di formazione e ricerca Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Roma, 26 febbraio 2016 Big data, richiesta di auto-segnalazione per i...

Approfondimenti Economia Felicità innovazione Post

Intelligenza estesa: si può fare meglio di quello che teme chi è preoccupato per l’intelligenza artificiale

All’Mit stanno studiando la fattibilità e le conseguenze di un approccio distribuito all’intelligenza artificiale. Un approccio che consenta da un lato di fare ricorso a un sistema distribuito di risorse e dall’altro di costruire un’architettura che invece di generare un potere fuori controllo estenda organicamente, naturalmente, l’intelligenza esistente in rete. Non per nulla all’Mit c’è anche il centro per lo studio dell’intelligenza collettiva. E soprattutto c’è il MediaLab guidato da Joi Ito (Extended intelligence): Beyond...

Apple vs. FBI Approfondimenti Bill of rights News ricerche

Visioni emergenti nella questione Apple vs. FBI

Il direttore dell’FBI, James Comey, ha scritto la sua versione dei fatti, in risposta alla presa di posizione di Tim Cook (Comey: LawFareBlog, Cook: Apple). Comey chiede una discussione approfondita, punta a una legge, richiama l’emozione della strage di San Bernardino per farsi dare ragione. Cook a sua volta chiedeva attenzione per un’argomentazione non facile e obiettivi legati a un altro diritto, quello alla riservatezza dei dati personali. La discussione c’è, ma non sembra andare verso una legge. Dopo che la Apple ha presentato ricorso, casomai, va verso la Corte...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

Video

Post più letti

Post più condivisi