I paesi più felici, secondo lo Happy Planet Index, non sono in Europa o in Nord America, ma in Asia e SudAmerica. I dati principali riguardano la classifica dell’autovalutazione della felicità, la speranza di vita, l’equaglianza e l’impronta ecologica (HPI). I posti migliori sono Costarica, Messico, Colombia. Ma tra i primi dieci ci sono anche Vietnam e Bangladesh. A parte il Costarica, questi risultati fanno riflettere. Perché se il loro paese è tanto felice tanti messicani vogliono emigrare negli Stati Uniti tanto più infelici (108 in classifica)? Lo studio HPI è qui in...
Approfondimenti
Separati dalla pubblicità. Concentrati sui lettori. I giornali che ce la fanno
Dieci anni dopo abbiamo qualche conferma e qualche idea in più. È sempre più chiaro che: 1. Il giornale non è la sua carta 2. Gli editori tradizionali sono il cuore del problema 3. Il rapporto con il pubblico attivo è strategico Inoltre sappiamo che: 1. Il giornalismo è il suo metodo 2. I giornali servono la comunità che cerca un senso 3. La pubblicità è un business tecnologico 4. Le notizie si trovano 5. La ricerca di qualità scarseggia Nell’information overload esiste una domanda per il servizio di filtro. Questo può essere fornito automaticamente dagli algoritmi delle grandi...
Telecom Italia, Mediaset, Fastweb, Metroweb, ecc. Il consolidamento delle telecomunicazioni
Telecom e Fastweb (Sole). Enel e Metroweb (Sole). Non si è capito che cosa ne pensa l’Antitrust. Anche perché queste manovre non appaiono del tutto come riduzione della concorrenza ma si presentano come aumento degli investimenti nella rete. E poi Telecom e Mediaset (Sole): qui l’Antitrust non parla e non pensa anche perché per ora è tutto frutto di fantasia. In tutta Europa le telecomunicazioni consolidano da anni. Ovvio: hanno lasciato la tecnologia ai fornitori e il valore del servizio agli over-the-top, pur di mantenere posizioni di vantaggio con le quote di mercato nei...
Notizie per i ragazzi: più social network che televisione e quasi nessun giornale di carta
Secondo una ricerca del Reuters Institute for the study of Journalism condotta in 26 paesi compresa l’Italia i ragazzi tra i 18 e i 24 anni dichiarano che la loro prima fonte di notizie di attualità si trova nei social network, la televisione è meno importante e i giornali di carta sono quasi assenti. Quest’ultimo dato peraltro è vero anche per la fascia di età tra i 25 e i 34 anni. In generale internet ha superato la televisione in tutte le fasce di età inferiori ai 45 anni. L’Italia assomiglia agli altri paesi anche se presenta alcune forme di arretratezza. Come il fatto...
Yet Another Historical Ott Officially Over, oops – Yahoooo!
Il nome era stato scelto per una serie di motivi, nessuno dei quali prevalente. Molti pensavano che fosse essenzialmente un grido di gioia, magari adatto al surf, come allora si chiamava la navigazione in internet. Secondo i più sofisticati, ricordava i personaggi di una storia dei Viaggi di Gulliver. E molti invece spiegano che andava bene come acronimo per frasi da nerd tipo “Yet Another Hierarchically Organized Oracle” oppure “Yet Another Hierarchical Officious Oracle”. Yahoo!, con il punto esclamativo, divenne certamente una storia da pionieri. Ho visto i fondatori...
Jeff Bezos e la filantropia per i giornali
Una bellissima intervista di Massimo Russo a Jeff Bezos sulla Repubblica. Un uomo chiaro e netto. Con un senso del limite e della possibilità di superarlo. Chi lo ha incontrato ricorda la sua risata, gli occhi accesi e a tratti persino empatici, le parole dirette e semplici: si ritrova tutto molto ben descritto nel pezzo di Massimo. Un passaggio però merita una discussione. Quando commenta il modello di business dei giornali: A proposito di passioni, a titolo personale lei ha acquistato il quotidiano Washington Post. I media tradizionali hanno un futuro? E sarà un settore basato sulla...
Nel Veneto che innova: l’ipotesi della produttività inclusiva dell’Ocse
Un passaggio a Nord-Est può dare energia. Il Veneto innova. I suoi imprenditori sviluppano una loro cultura dell’innovazione. Diversa da quella degli americani, dei tedeschi, capace di generare valore e risultati. Con aziende piccole sulla scala globale, ma grandi sulla scala della qualità. Una ricerca dell’Ocse può servire alla consapevolezza dell’ecosistema dell’innovazione veneto e, generalizzando, italiano. L’Ocse ha proposto uno studio empiricamente robusto sulla relazione tra politiche di inclusione e miglioramento della produttività (The Productivity...
Tecnocratici e populisti sono simili. Come andare oltre? Appunti da Symbola
La Casta fa figli, dice Alessandro Bergonzoni. I perdenti sono la maggioranza, dice l’economista Leonardo Becchetti, parlando della trasformazione e della crisi attuale. E i perdenti, come mostrano i fatti politici contemporanei, si alleano per abbattere i vincenti. Ma la contrapposizione tra populisti e tecnocratici è falsa. Lo spostamento di asse non è un’estenuante contrattazione sulla flessibilità. Ma un cambio di paradigma. Le aziende inclusive e connesse fanno valore attraverso la moltiplicazione delle interazioni sociali nella diversità e nella valorizzazione delle reti internazionali...
La legge sulla neutralità della rete in Italia
Ha fatto un passo avanti la legge sulla neutralità della rete italiana, anche se la locuzione “neutralità della rete” non è al centro della legge. Primo firmatario Stefano Quintarelli. Sostenitore decisivo Antonello Giacomelli (Sole). Bello l’esordio. Se un servizio offre l’accesso a un sottoinsieme di internet non può dire di essere un servizio di accesso a internet. Internet è soltanto la rete aperta e neutrale che conosciamo. Quella specie di rete che piace a chi la vuole sezionare, prioritizzare, discriminare, non è internet. Le forme di discriminazione...
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