Una ricerca pubblicata su Human Highway News ha fatto dire a MediaHub che la diffusione di bufale in rete è una bufala. I motivi di questa controversa convinzione sono da cercare nel fatto che solo una piccola quota del traffico sui siti che fanno informazione è destinato a siti che fanno informazione-bufala (Human e MediaHub): Ma quanto è diffuso il problema delle bufale nel nostro Paese? A dare una risposta alla domanda arriva la desk research di Human Highway, il cui amministratore delegato collabora da tempo con DataMediaHub. Partendo dalla black list di Bufale.net sono stati analizzati...
Approfondimenti
Democrazia e repubblica, scienza e giornalismo, verità e realtà: sono paroloni ma non per questo meno importanti. Per pensare umilmente e agire pragmaticamente
Oggi Juan Carlos De Martin ha scritto un grande pezzo sulla Repubblica, intitolato Democrazia e verità: i giornali e la Rete; come migliorare il sistema delle notizie (il pezzo è accessibile a pagamento sul sito della Repubblica). È un pezzo che si inserisce nel dibattito sulla cosiddetta – ironicamente – post-truth democracy. Ed è un pezzo che amplia la portata del dibattito ben oltre le schermaglie polemiche tra chi vuole mettere sotto controllo la Rete per contenere le bufale che vi circolano e chi sostiene che le bufale sono il prodotto di un potere al quale sono piuttosto...
Update. La pubblicità online è ancora una possibilità per chi non sia Facebook e Google?
In una serie di articoli, abbiamo notato che la strategia dei giornali che ce la fanno a superare la crisi non è basata sulla pubblicità ma è concentrata sulla qualità del giornalismo che convince il pubblico a pagare per poterne fruire (Separati dalla pubblicità. Concentrati sui lettori. I giornali che ce la fanno). Perché la pubblicità è una partita tecnologica e la tecnologia per ora non è stata capita dalla maggior parte degli editori di giornali e perché gli investimenti pubblicitari sono insufficienti per pagare tutto lo sviluppo innovativo che è necessario (non solo...
Aperto, connesso, confuso e migliorabile
Il sistema delle notizie al momento è molto confuso, dice il 64% gli americani che hanno risposto al sondaggio Pew uscito qualche giorno fa. Il 24% dice che c’è un po’ di confusione. Solo l’11% degli americani dice che non c’è nessun problema: e possono essere i supercompetenti o i superdisinformati. Quindi lo pensano sia gli elettori di Trump che quelli di Clinton. Molti di loro pensano di essere capaci di identificare le notizie false: il problema riguarda gli altri. Un quarto di loro dice di avere comunque creduto a notizie false e di averle condivise online. La...
Dalla post-verità alla post-scienza… Germania, Elsevier, open access, “predatory publishing”
La Germania rifiuta di pagare Elsevier per gli abbonamenti alle riviste scientifiche delle università. L’editore di tante riviste scientifiche fa oltre il 40% di margine di profitto sul suo fatturato. Continua ad alzare il prezzo degli abbonamenti. Non paga coloro che fanno la peer review, si fa pagare molto per concedere l’accesso alla lettura degli articoli scientifici. Per converso i contribuenti pagano la ricerca pubblica, gli stipendi dei professori che fanno la peer review degli articoli, gli abbonamenti delle università pubbliche. La cosa non può funzionare più così, dice la Germania...
Se le bufale fossero trattate come lo spam. Iniziativa di Facebook per non essere Fakebook
Molti servizi di mail hanno avuto un momento di crisi all’epoca in cui lo spam sembrava dilagante e si sono ripresi quando si è trovato il modo di contenerne la quantità e la pericolosità. Nei social network e nei media partecipati, probabilmente, siamo di fronte alla stessa fase del ciclo innovativo: le bufale sono dilaganti e si deve trovare il modo di ridurne la quantità e la pericolosità. Facebook ha cominciato finalmente a occuparsene (New York Times). In modo vagamente burocratico. Ma con attenzione. Ecco i loro punti di azione: “Easier Reporting, Flagging Stories as...
Mediaset, Telecom Italia, Vivendi: le somme non sono moltiplicazioni
Nella battaglia per Mediaset, Vivendi attacca e Fininvest difende (Sole). Come interpretare questa vicenda? Che cosa vogliono? In questi episodi finanziari ci sono sempre più obiettivi e diverse dimensioni. Ma i loro protagonisti cercano sempre di dare una veste ragionevole alle loro azioni. In questo caso, un punto in discussione è la presunta “convergenza di contenuti e telecomunicazioni”. È davvero ragionevole? Tra gli obiettivi di questa battaglia finanziaria c’è sicuramente il potere. C’è anche una speculazione, vista l’influenza che la vicenda ha sui valori...
Ingredienti dell’innovazione, all’Opificio Golinelli
Una grande iniziativa per la cultura dell’imprenditorialità a Bologna, all’Opificio Golinelli, venerdì 16 dicembre. Ecco il comunicato: Maratona di imprenditorialità a Opificio Golinelli Ecosostenibilità e benessere: premiazione dei progetti del Giardino delle imprese Completano la due giorni il Bologna Bootcamp e Unibo Launch Pad 16-17 dicembre Bologna, dicembre 2016_Il 16 e il 17 dicembre torna a Opificio Golinelli (via Paolo Nanni Costa, 14) la seconda edizione della Maratona di imprenditorialità, un weekend dedicato ai temi dell’innovazione e del futuro che ha per...
Cyber insicurezza, post-verità, maleducazione: il salto culturale ispirato dalla cybersicurezza
E dunque un articolo del Washington Post ha fatto sapere che, secondo fonti che volevano restare anonime, la Cia ha scoperto che i russi hanno volutamente influenzato le elezioni americane per far vincere Donald Trump, usando Wikileaks e altri sistemi per far filtrare documenti inbarazzanti per l’entourage di Hillary Clinton (Washington Post). Trump ha detto che non è vero. Julian Assange ha detto che i russi non sono la fonte dei documenti. L’Fbi è intervenuta pesantemente nella campagna dichiarando quando Clinton era in testa con largo margine a pochi giorni dal voto che era...
Quei due che hanno cambiato il pensiero sul pensiero
È la storia dell’amicizia tra Daniel Kahneman e Amos Tversky i due studiosi che hanno aperto la strada a un cambiamento fondamentale nel modo in cui si pensa il pensiero. Contro ogni pretesa dell’economia intorno all’idea dell’homo oeconomicus, hanno dimostrato che la gran parte delle decisioni sono istintive o basate sull’intuizione e solo una minoranza è basata sul ragionamento controllato. Il che è premessa di un’economia irrazionale e di ogni genere di manipolazione, ma anche di attenzione per le premesse teoriche dell’economia della felicità. Il...
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