Benedict Evans propone una riflessione sulla perdita di neutralità della rete nell’internet mobile (web v. app e sistemi operativi mobili). Una sottile perdita di neutralità. Cui si accoppia l’effetto dello zero rating che a sua volta si insinua ambiguamente nella neutralità della rete. Forse dobbiamo cercare di ottenere almeno questo: che la navigazione via browser sui dispositivi mobili resti neutrale, con la conseguenza che si possa innovare senza chiedere il permesso almeno a livello di web e webapp.
Bill of rights
Come cambiano i diritti umani nell’epoca di internet?
Costi post Safe harbor
Dicono a Facebook che la fine del Safe harbor costerà molto. Perché a prendere le decisioni della Corte di giustizia alla lettera, le multinazionali del web dovrebbero replicare i loro data center in America e in Europa (Independent). Cosa che peraltro stavano facendo in termini di hardware, ma non in termini di architettura.
Non è poi tanto preoccupante. Di certo non manca loro il denaro. Il vero tema è: come pensano di opporsi alle richieste del Governo americano di accedere ai dati contenuti nei server europei e nello stesso tempo di mantenere fede alle richieste di privacy europee? (Nòva)
In hyperhistory, justice is about redistribution of knowledge
Here is a sort of speech. There is an idea about they way we should call our age and a discussion about some consequences of that idea. What do you think?
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Un grande balzo di paradigma. State of the net 2015
L’apparizione del testo scritto è considerata tradizionalmente lo spartiacque tra la preistoria e la storia. In questo nuovo millennio, mentre si assiste a una grande trasformazione delle condizioni della vita quotidiana, si stanno anche ponendo le basi per un nuovo passaggio di paradigma. Il testo scritto su pergamena, papiro, cera o carta, per sua natura, richiede un sapere specifico, avviene attraverso un impegno volontario, impiega risorse scarse e impone una scelta intorno alla qualità di ciò che va scritto: sicché la storia è scritta in modo che resti ciò che è considerato importante...
Europa, zero rating e neutralità della rete. Cattive notizie
Il Consiglio europeo ha approvato l’introduzione dello zero rating. Ora il Parlamento è chiamato ad approvare a sua volta o rifiutare (Inno su Radiobruxelleslibera). La questione è fondamentale per la neutralità della rete. A pensarci vengono le vertigini. Lo zero rating consente di discriminare i contenuti che gli utenti ricevono consentendo agli operatori di fare politiche commerciali che favoriscono certi contenuti o servizi online e ne sfavoriscono altri con prezzi e velocità diverse. Questa non è neutralità della rete. Anche se si tratta di un attacco sottile e surrettizio. In...
Bologna: Institute for Digital Rights
Oggi a Bologna viene presentato il progetto della creazione dell’Institute for Digital Rights. Tutto da organizzare. Ma con un intento chiaro: concretizzare le indicazioni della Dichiarazione dei diritti in internet, diffonderne in senso, difenderne lo spirito, comprenderne meglio l’applicazione, sostenerne la pratica esecuzione, per i cittadini e la qualità dell’ecosistrma digitale. Non è un caso che sia Bologna a partire con questo lavoro: è la città che ha “inventato l’università” a partire dal diritto e la regione che dei diritti ha in qualche modo...
Zuckerberg, buon pastore. Internet.org si aggiusta in Free Basics by Facebook
La controversa internet.org è stata pensata da Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, per portare alcuni servizi web gratis (traffico dati mobile compreso) a chi non si può permettere una connessione completa alla rete. È un’applicazione dello schema “zero rating”, considerato la più sottile minaccia alla net neutrality del momento. Il punto è che chiamare internet.org una cosa che offre l’accesso gratis a qualche decina di siti è una manipolazione concettuale: se non è libera, neutrale e aperta, una rete non è internet. E infatti adesso Zuc ha cambiato nome al suo...
Il fondamentalismo del copyright in Spagna
Uno studio sulle tendenze della protezione del copyright in Spagna – dove il fondamentalismo ha già costretto Google News a chiudere e i giornali a perdere soldi – mostra le assurdità delle norme recenti: Abstract: In 2015, Spain’s new copyright law entered into effect including many new provisions including one that requires Universities to pay Collecting Societies for using manuals and textbooks made available online in virtual campuses. This license cannot be waived and means that Universities have to pay even for works released under free licenses, such as Creative Commons...
At&t partner di Nsa
L’At&t non ha solo aiutato l’Nsa a spiare le comunicazioni digitali. È stata un vero e proprio partner nello sviluppo e nella prova delle nuove tecnologie usate per questo scopo (NYTimes). Tra le vittime dello spionaggio addirittura le Nazioni Unite.
Guest post. Fiorello Cortiana sui diritti in internet
Ricevo e pubblico – con il suo consenso – questo pezzo di Fiorello Cortiana, a proposito della Dichiarazione dei diritti in internet. Fiorello ne è stato un grande pioniere. Sono passati diversi anni da quando a Tunisi, nel 2005, lanciammo l’appello “Tunisi mon amour” per un Bill of Rights che, come nel 1689 per il Parlamento britannico era “un atto che dichiara i diritti e le libertà dei sudditi e definisce la successione della corona”, così anche per l’estensione dello spazio pubblico costituito dalla rete digitale una “Dichiarazione dei Diritti” può...
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