Lo scopo del regolamento europeo passato oggi al Parlamento sulla protezione dei dati – General Data Protection Regulation (GDPR) – e nato quattro anni fa è di aumentare la certezza del diritto in Europa nella privacy, garantendo i cittadini, le aziende e le autorità di pubblica sicurezza che la normativa cerca di ottenere il migliore equilibrio tra i vari interessi. Viviane Reding, MEP and former vice-president of the European commission who proposed the changes in 2012, said: “This is a historic day for Europe. This reform will restore trust in digital services today, thereby...
Bill of rights
Come cambiano i diritti umani nell’epoca di internet?
Perché è sbagliata la campagna per l’astensione sulle trivelle
C’è un referendum. Gli elettori sono chiamati da dare un parere, con un “sì” o con un “no”. La risposta con più voti, vince. La democrazia ha funzionato. Andremo a votare per il referendum sulle riforme costituzionali in questo modo. Qualunque sia il numero di italiani che vanno a votare, il referendum sarà valido. Chi sarà disposto a votare dirà “sì” o “no”. La maggioranza degli elettori attivi vincerà. La democrazia avrà funzionato. Si vota così anche per le elezioni nazionali. Se non vai a votare il tuo voto si perde. Si vota così ai...
Una buona notizia sulla libertà di linkare
È sempre stato un dibattito assurdo, paradossale. Eppure migliaia di pagine si sono sprecate a discutere intorno al seguente problema: chi mette un link a una pagina web sul proprio sito è in qualche modo responsabile di quello che si trova nella pagina linkata (o, da un altro punto di vista, ne sta sfruttando il copyright)? L’avvocato generale alla Corte europea dice di no, smentendo il parere di molti altri. E sostiene che chi linka può linkare indipendentemente che sappia o non sappia dell’eventuale illecito che è commesso da chi ha fatto la pagina linkata. Nell’80% dei...
I nostri diritti nell’infosfera
Mille equivoci più o meno in buona fede hanno contribuito a far pensare che internet sia una specie di luogo libero dalle regole e dunque innovativo. È un’affermazione del tutto sbagliata ma che fa parte di un frame ideologico che è stato capace di manipolare le coscienze degli occidentali in modo drammaticamente capillare. L’idea che le regole siano un freno alla libertà d’impresa è una posizione falsa e manipolatoria, ideologica, strumentale e pericolosa. Ma piace tanto ai banchieri internazionali, ai ceo di multinazionali globali, ai politici senza fantasia ma ricchi di...
Terrorismo, crittografia, sorveglianza. Il darknet è meno che affascinante. Uno studio smitizza
Chi faccia un po’ di fuffa-spettacolo intorno alla sicurezza in rete non perde occasione di parlare del darknet come di un posto misterioso, dal fascino decadente delle città dove tutto è possibile, e dove i terroristi la fanno da padroni. Uno studio di Daniel Moore e Thomas Rid, del King’s College di Londra, mostra che si tratta di una pattumiera, ma non troppo affascinante. Tra gli indirizzi analizzati nel mondo TOR, circa 300 mila, solo una manciata possono essere in qualche modo ricondotti ad attività islamiste. Di sicuro più della metà dei quasi 3mila siti attivi nel darknet...
Il caso per caso Apple – FBI
Se dunque l’FBI ha trovato il modo di aprire il famoso iPhone del terrorista senza intervento della Apple il caso sembra avviato a soluzione. Perché cade il presupposto di tutto: che l’intervento della Apple fosse indispensabile. Conseguenza. Gli inquirenti possono tentare di entrare in ogni luogo nel quale possono trovare prove per contrastare i crimini o il terrorismo. Ma non possono imporre al costruttore di un oggetto sicuro di renderlo meno sicuro. Deve valere il caso per caso. Non si può imporre che tutti gli utenti di iPhone debbano avere uno strumento meno sicuro solo per...
Deputati disattenti. Zone grigie in aumento sulla net neutrality italiana
Edri segue l’iter parlamentare delle norme che riguardano tra l’altro la net neutrality in Italia. E osserva che i parlamentari stanno affermando a parole di voler garantire la neutralità della rete ma aggiungono concetti che la minano, alimentando la possibilità di fare servizi prioritizzati e zero rating (Edri). Sarà meglio che i deputati italiani si ricordino di aver votato all’unanimità la Dichiarazione dei diritti in internet. update: Deputati interessati alla vicenda assicurano che Edri ha capito male. Ma sono contenti della piccola ventata polemica perché li rafforza...
L’autocensura è l’effetto della sorveglianza
Quelli che dicono «non mi importa della sorveglianza perché non ho nulla da nascondere»… Non gli farebbe male una lettura del paper “Under Surveillance: Examining Facebook’s Spiral of Silence Effects in the Wake of NSA Internet Monitoring“: soltanto sapere di essere sotto sorveglianza genera un effetto inconsapevole ma preciso di autocensura, cambia il comportamento, riduce la critica sociale, impedisce il libero dibattito pubblico (Motherboard). Abstract Since Edward Snowden exposed the National Security Agency’s use of controversial online surveillance programs in 2013...
Trivelle, battiquorum
L’unica cosa che non va bene è la più probabile: che al referendum del 17 aprile sulle trivellazioni non si presenti la maggioranza degli elettori e che quindi il referendum sia annullato. Il referendum in sé è poco appetibile. Voluto da nove regioni e non dalle solite firme dei cittadini è più istituzionale e politico che popolare. Riguarda una materia in parte (in parte) sterilizzata da leggi successive. Non arriva a definire una politica ma piuttosto a lanciare un segnale. Come si sa si tratta di abrogare o non abrogare una variazione alle norme sulle concessioni di estrazione di...
Ricerca. La pubblicità mobile raccoglie dati personali. E un dato sul prezzo della privacy
Theodore Book e Chris Bronk, ricercatori a Houston, scrivono su FirstMonday un articolo che dimostra e discute le forme attraverso le quali la pubblicità mobile raccoglie informazioni personali. In quasi la metà dei casi, raccoglie la localizzazione dello smartphone e il numero di telefono. In qualche caso vede ciò che vede la telecamera e ascolta quello che sente il microfono (FirstMonday). Le forme con le quali le aziende private raccolgono dati personali si moltiplicano. AT&T ha il permesso, a quanto pare, di continuare a proporre due tipi di abbonamento per l’ultrabanda: uno a...
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