Delta Airlines sta realizzando un sistema di check-in basato sul riconoscimento facciale. I servizi segreti americani stanno realizzando un sistema di sicurezza per la Casa Bianca basato sul riconoscimento facciale. La Cina notoriamente fa uso di questa tecnologia per la sicurezza del regime. Un rapporto Ucla mostra la diffusione dell’uso del riconoscimento facciale in America, Cina e molti altri paesi. Microsoft e AI Now Institute presentano le loro idee sul riconoscimento facciale a base di intelligenza artificiale e chiedono regolamentazione. Non lasciare le aziende nel dilemma tra...
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Valore e prezzo. Fine e mezzo. Felicità e mercato
Il valore sta al prezzo come il fine sta al mezzo e la felicità sta al mercato. È un’affermazione che potrebbe valere una riflessione. Mariana Mazzucato è certamente andata oltre lo slogan con il suo libro, Il valore di tutto, Laterza 2018. Non è una nuova teoria del valore. Ne è forse la premessa. Perché dimostra che ogni idea di valore può essere legittima nei diversi contesti storici. Ma consente di criticare l’attuale idea di valore. E di farci desiderare di averne una più adatta alle sfide della contemporaneità. In passato il valore poteva essere anche connesso al lavoro, al capitale...
Perché si fanno ancora i tornei di scacchi
Nel maggio del 1997 ero nel palazzo di New York nel quale si svolgeva la sfida a scacchi tra il campione del mondo Garry Kasparov della Russia e il computer Deep Blue dell’IBM. Era una rivincita di una sfida che nel 1996 era stata vinta da Kasparov. E quella volta fu Deep Blue a prevalere. «Oggi è difficile che un campione di scacchi riesca a battere il suo telefonino» dice Kenneth Rogoff, su Project Syndicate. Eppure si fanno ancora i tornei di scacchi tra umani. Perché? Perché le partite da umani e quelle tra umani e computer sono qualcosa di radicalmente diverso. Le partite tra umani...
Doctor Who + Doctor No = Doctor He
Secondo i resoconti (TechReview, AP, ecc.) la storia è questa. He Jiankui (LinkedIN) è un genetista cinese che dopo un post-doc a Stanford è tornato in madrepatria a lavorare a un progetto pazzesco, che in America sarebbe stato vietato: modificare geneticamente embrioni umani. Dice che intende usare il CRISPR-CAS9 per eliminare le malattie. E che è contrario a fare gene editing per migliorare le prestazioni umane. Intanto, comunque, ha lavorato su centinaia di embrioni. E negli ultimi giorni è venuto fuori che una coppia di gemelline è nata dopo un intervento di He: il Dottore ha chiuso la...
Promemoria, qualche vecchio post sul giornalismo
Dedicato alla discussione che faremo tra pochi giorni sul mestiere di giornalista per la televisione pubblica, a Lugano. Qui c’è una lunga (troppo) storia di riflessioni sul giornalismo nel contesto digitale. È come una una macchina del tempo. Che passa molto più lentamente di quanto sembri… Il giornale non è la sua carta 2006 La carta costa troppo 2007 Come sarà un giornalista 2007 Inquinamento dell’informazione 2008 Ecologia dell’attenzione 2009 Senza giornalisti 2009 Alba di un nuovo giornalismo 2010 Chi spera non aspetta 2010 Metodo giornalistico 2011 Ecologia...
Make digital right. Contro gli eccessi: di fiducia negli algoritmi e di preoccupazioni per gli algoritmi
È terminata la nuova serie di incontri sulla trasformazione digitale all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Quest’anno il titolo è stato “Make digital right”. Hanno partecipato: Mauro Carbone, professore di filosofia all’università Jean Moulin Lyon 3, e Amélie Cordier, direttrice scientifica della Hoomano, azienda che produce intelligenza interattiva per robot sociali, basata anch’essa a Lione in Francia; Stefano Moriggi, filosofo che insegna a Brescia, Parma e Milano, e Carey Jewitt, professore di apprendimento e tecnologia a University College di Londra; Maurizio Ferraris, filosofo...
Appunti su “Oltre l’infinito” di Mauro Magatti
Un libro coltissimo, coraggioso, da non perdere. Un libro per spiriti liberi. Un libro che non risolve i problemi che pone coerentemente con il suo programma. “Oltre l’infinito” di Mauro Magatti (Feltrinelli 2018) è un ulteriore prova della capacità dell’autore di arrivare all’attualità per superarla con la prospettiva. Appassionante lettura per chiunque si domandi come si sia potuti arrivare alla profondità della crisi attuale, senza cedere di un passo dalla convinzione che qualcosa si possa pur fare per uscirne. Questi sono appunti veloci, in vista della...
Il futuro dello smartphone. Really?
Gli smartphone sono diventati centrali nella vita quotidiana di miliardi di persone. Non occorre leggere le statistiche che parlano delle due-tre ore che la gente passa sullo smartphone e delle 80-150 volte che guarda lo schermo ogni giorno. Basta andare in un luogo pubblico e guardare quello che fanno le persone: in gran parte interagiscono con il loro smartphone. Molti lo fanno addirittura camminando. La centralità dello smartphone ne dimostra l’utilità, ma amplifica anche i problemi connessi al suo funzionamento. La durata delle pile, la qualità della rete mobile, il ritmo di aggiornamento...
In ogni epoca, l’apprendimento è un progetto che interpreta la matrice culturale e tecnologica fondamentale
Secondo appuntamento, ieri, della nuova serie di incontri sulla trasformazione digitale all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Quest’anno il titolo è “Make digital right”. Gli incontri tra ricercatori che si occupano di filosofia e scienza si svolgono al Bozar, alle 19:30. Ieri era la volta di Stefano Moriggi, filosofo che insegna a Brescia, Parma e Milano, e di Carey Jewitt, professore di apprendimento e tecnologia a University College di Londra. Il titolo della serata era: “Learning in the digital age”. Stefano Moriggi ha definito il campo di lavoro. La “digital age” è un periodo...
Spazi d’impresa cooperativa nell’economia della conoscenza
Il mondo cooperativo cerca le sue nuove vocazioni. Sentendo parlare i protagonisti ci si accorge di una sorta di inquietudine: è possibile che sia connessa a una sorta di disorientamento che i cooperatori sperimentano in un contesto politico nel quale le sponde tradizionali sono venute meno. Ma chi proiettasse la crisi dei partiti tradizionali in una crisi di tutta la sensibilità solidaristica, rischierebbe probabilmente di sbagliare di grosso. Perché proprio mentre si espande il politicamente scorretto, l’egoismo nazionalista e razzista, il pragmatismo anti-ideologico e tecno ingenuo...
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