Che cosa succede ai bambini la cui memoria biografica viene fissata in una quantità di foto che li riprendono in viso in modo identificabile e che sono poi condivise online? Kate Eichhorn, storica delle tecnologie dei media e del loro impatto sulla vita umana, osserva che la biografia dei bambini e dei giovani è fissata in fotografie scattate in quantità gigantesca, condivise in proporzione signicativa e incancellabili da un singolo utente; e si domanda se questo abbia conseguenze sullo sviluppo psichico degli umani. La questione è al centro del suo libro “The end of forgetting” (Harvard...
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L’economia della conoscenza nell’epoca dell’emotività: Michael Spence, David Blanchflower, Robert Johnson al festival di Trento
Qual è il ruolo della scienza e degli esperti nel dibattito politico e nel sistema decisionale contemporaneo? Varie forme di cosiddetto populismo sembrano mettere in crisi la vecchia idea secondo la quale prima si osservano i fatti, poi si interpretano scientificamente e infine si prendono decisioni. I desideri, le emozioni, le credenze diffuse sembrano prevalere sull’analisi scientifica. La media ecology è coinvolta. La crisi dell’ascensore sociale è coinvolta. La strumentalizzazione politica è coinvolta. Ma è coinvolta anche una sorta di crisi di coscienza della comunità scientifica...
Cracking. Da leggere, Gianfranco Bettin
È un libro che in poche pagine prende vita, tra le mani del lettore. È una di quelle rare esperienze autentiche che non sono di casa nel mondo di plastica dei personaggi nati con il marketing in testa. È una storia più vera del vero, purtroppo. Perché un eroe della gente operaia non c’è. Eppure Gianfranco Bettin ne racconta uno, di quegli eroi, nel suo romanzo “Cracking” (Mondadori 2019). Un eroe di Marghera. Ma non di quelli dei ricordi. Un eroe del futuro. Intendiamoci: è un eroe pieno di ricordi che però li traduce in un’azione perfettamente contemporanea, tale da modificare un poco il...
Perché domani, al Salone del Libro, nonostante
Mio padre è stato condannato a morte dai fascisti. Che non sono stati capaci di infliggere effettivamente la pena comminata. Per questo io sono qui. E lo sono i miei figli. Chi difende il fascismo del manganello, del delitto Matteotti e delle leggi razziali, chi si dichiara fascista, chi ancora oggi minaccia, picchia, mostra intenzioni violente, è un pericolo gravissimo per la convivenza e per la civiltà. I fascisti di oggi approvano il male compiuto da quel regime e progettano di poterlo arrecare ancora all’umanità, qualora se ne presentasse l’occasione storica. È necessario che...
Perché leggere François Taddei sull’apprendimento nel XXI secolo
E la sofferenza soffocante che molti dichiarano di provare quando cercano di seguire l’infinito flusso di frasi del dibattito contemporaneo sui social network è collegata alle qualità tecnica fondamentale dei micropost che si trovano in quei contesti di rete: devono cercare un successo immediato; non possono ricostruire un contesto dunque hanno bisogno di vivere in un sistema di idee precosistituito; il che significa che spesso devono rifarsi a convizioni acquisite, lineari, preconcette; non hanno alcuna efficacia se si pongono come elementi di una ricerca che tiene conto della complessità...
Democrazia aumentata: il dibattito, l’informazione, la votazione. E gli algoritmi
César Hidalgo, fisico all’Mit Media Lab, se n’è uscito con una proposta per il rinvigorimento della democrazia che merita una menzione: A bold idea to replace politicians. Non è la democrazia diretta e neppure una forma rielaborata di democrazia rappresentativa. Hidalgo parte dalla considerazione secondo la quale la disaffezione sempre più evidente per la partecipazione democratica discende dalla scarsa credibilità del sistema della democrazia rappresentativa. Ma osserva che la democrazia diretta richiederebbe che tutti prendessero posizione su tutto informandosi su ogni cosa. Per...
Che cosa potrebbe essere internet se fosse disegnato diversamente?
È una bella domanda: che cosa potrebbe essere internet se fosse disegnato diversamente? Si può ancora disegnare diversamente? E in che senso? Per esempio: come sarebbe se invece di pagare a giga scaricati o a tempo di connessione si pagasse un ammontare minimo per ogni sito – o per ogni pagina – che si visita? O per ogni click… E se poi fossero i siti e le app a pagare indietro alle telco e agli altri provider di infrastruttura? Il design non si ferma. E immaginare è una libera attività. Niente di tutto questo è una proposta. Ma una pura speculazione. Contenuta in un...
Opportunità: la convergenza tra apprendimento e lavoro
Nel migliore dei mondi possibili. Le aziende diventano organizzazioni che imparano, strutturando la comunicazione e la collaborazione in modo orientato al bene comune. Le persone lavorano in queste organizzazioni svolgendo attività che ne migliorano costantemente l’esperienza e la conoscenza. La separazione tra momenti di apprendimento e momenti di lavoro si fa sempre meno marcata. Anche perché si impara lavorando e si lavora imparando. La piattaforma dell’apprendimento e la piattaforma del lavoro strutturano la comunicazione di conseguenza. La scuola è medium. La piattaforma...
Ma che divulgazione! Dalla giuria del premio Galileo
Partecipando alla giuria del Premio letterario Galileo per la Divulgazione Scientifica ci si rende conto che la parola importante è “letterario” e la parola ambigua è “divulgazione”. La divulgazione è inevitabilmente un concetto che pur partendo da un’esigenza di inclusività sconfina nel parternalistico, suggerendo etimologicamente che l’élite spiega al “volgo” quello che dovrebbe sapere della scienza. La letteratura invece è una strumentazione per una vera e propria ricerca ma non è riservata ai soli specialisti perché è fondamentalmente...
Edelman. Poca fiducia nei media professionali, ancora meno nei media sociali
Il Trust barometer di Edelman mostra che solo il 47% degli abitanti dei 26 grandi paesi considerati dalla ricerca – compresa l’Italia – ha fiducia nei media professionali (è la stessa percentuale di quelli che hanno fiducia nei governi). Ma l’impegno nell’accedere ai giornali professionali è aumentato del 22% nell’ultimo anno in termini di numero di esposizione alle news e di azioni di condivisione operate di conseguenza. Mentre i social media perdono credibilità: in particolare in Europa e Nord America dove l’indice di fiducia è poco sopra la metà...
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