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Educazione strategica perplessità

Istruzione: uno strano italico particolare della ricerca Talis sulle opinioni degli insegnanti

L’Ocse porta avanti una survey sulla qualità dell’insegnamento e le sue conseguenze sullo sviluppo (Talis Oecd). Nella pubblicazione Education Today 2013, nella quale sono riportati anche alcuni risultati della ricerca, l’Ocse segnala: Substantial differences exist between countries in teacher beliefs about how teaching should be delivered: In most countries teachers see their job as helping students actively to develop and construct their knowledge rather than concentrate on transmitting content only (among the TALIS countries, the exception is Italy where only a minority...

Attenzione media perplessità

Google – Francia

Come valutare l’accordo tra Google e gli editori francesi? Una bella discussione si è sviluppata attorno a un’ambiguità generata da un interessante articolo pubblicato online da Wired Italia. L’ambiguità sta nell’idea che i giudizi espressi da me sul Sole e Gianni Riotta sulla Stampa fossero comparabili. In realtà, parlano di due cose diverse. Il pezzo di Riotta è strategico. Il mio riguarda il contesto specifico. E per la verità entrambi qualificano come relativa al “passato” la posizione francese, mentre connettono al concetto di “futuro” la...

Attenzione media Educazione strategica innovazione perplessità

Editoria scolastica, avanti senza fretta

E dunque, grazie a Mante, si nota una mancata novità nell’editoria scolastica. Come richiesto con energia dall’Aie, non senza motivi rispettabili, ci sarà ancora tempo per riformare i testi scolastici. La rivoluzioncina italiana non parte nel settembre 2013. È rimandata. Inutile domandarsi se la prudenza governativa sia una scelta o un obbligo durante una campagna elettorale. Il punto è che la scuola fatica a rinnovarsi. Senza una sorta di roadmap forte e chiara, con tappe precise e incisive, le forze della conservazione continueranno la strategia del muro di gomma. Ne conseguirà...

Educazione strategica innovazione visioni

La scienza dell’immaginazione

Giuseppe Ungaretti si preoccupava nel 1953 delle conseguenze culturali dell’elettronica: un tempo l’immaginazione precedeva il progresso tecnologico; ma se le macchine generano innovazione che va più veloce dell’immaginazione e rispondono alle domande meglio delle persone, gli esseri umani finiranno col pensare come macchine e perderanno la loro dimensione poetica (vedi un post precedente con le citazioni). Molti se ne preoccupano oggi (vedi la risposta annuale di Edge). La risposta è probabilmente nell’accelerazione dello sviluppo dell’immaginazione. Si può fare...

Educazione strategica partecipazione

Scuola: generatore di futuro. Conversazioni in rete

Le riflessioni intorno alla trasformazione della scuola che i commentatori a un precedente post hanno avviato sono molto importanti. E’ urgente proseguire. Vale la pena di farlo perché si ha l’impressione che mentre le riforme decise dall’alto procedono secondo logiche vagamente insondabili, il cambiamento viene realizzato dalle iniziative e dai pensieri di chi svolge con competenza e passione le sue funzioni sul campo. Qualunque futuro nasce a scuola: che sia un futuro migliore o peggiore. La voce di chi realizza i suoi progetti è la meno ascoltata ma la più significativa...

Educazione strategica partecipazione

L’ampiezza del tema della scuola digitale

Appunti per una tavola rotonda sulla formazione online. Mi scuso per lo schematismo. La pubblicazione di questi appunti tanto deboli è motivata dalla speranza che i commenti diano cibo per la riflessione. Il tema cruciale della trasformazione della scuola nel contesto digitale ha un’ampiezza straordinaria. Chi sta pensando a costruire piattaforme per contribuire a questa trasformazione è costretto a pensare a un contesto difficilissimo, perché le resistenze sono enormi e i vantaggi comprensibili solo a chi ci abbia riflettuto davvero. In realtà il digitale scioglie i vecchi confini...

Educazione strategica ricerche

Scuola: la grande trasformazione. Mimi Ito e il learning divide

Se c’è un argomento sottovalutato nel quadro delle questioni relative alla grande trasformazione in atto, quell’argomento è la scuola. Una grande ricerca realizzata da un gruppo internazionale di esperti presieduto da Mizuko Ito mostra tra l’altro come il gigantesco cambiamento nel sistema dei media e il nuovo paradigma dell’epoca della conoscenza stiano aprendo la strada a una trasformazione dell’organizzazione fondamentale con la quale i bambini e i giovani socializzano, entrano in contatto con le istituzioni, apprendono i fondamenti della loro cultura, si...

Attenzione media informazione media

Dati, informazione, conoscenza. Giornalismo e cittadinanza per passare all’azione

La mediasfera è fatta per la circolazione di dati, informazioni, conoscenza. Lo scopo di un progetto editoriale oggi deve tener conto delle mutazioni intervenute negli equilibri tra questi elementi. I dati. Sono gli zeri e gli uni. Ne parla Luciano Floridi nel suo splendido libro. La disponibilità di dati è esplosa con l’avvento di internet. Le macchine che gestiscono i bit si occupano di elaborazione, memorizzazione, comunicazione, ma come diceva Claude Shannon non sono progettate per occuparsi del loro significato. Le informazioni. Sono i dati contestualizzati. Questo lavoro di...

Attenzione media informazione

Ancora chiose su Anderson, Bell e Shirky

Su sollecitazione di una ricerca universitaria è nata l’esigenza di chiosare ancora il rapporto di C.W. Anderson, Emily Bell e Clay Shirky intitolato Post-industrial journalism. Adapting to the present. Perché si intitola così? Questa è un’interpretazione. Quando gli osservatori si sono accorti della fine del processo di industrializzazione in Occidente hanno aperto un dibattito sulla società che si andava formando e hanno trovato un concetto provvisorio riferendosi alla società post-industriale. In quel modo si segnava un passaggio, si affermava la fine di molte abitudini...

Attenzione media informazione

Meno carta e più valore. Corriere, Repubblica, Sole24Ore

Una notizia di oggi, via Prima, se ben interpretata, segna il passaggio a una nuova fase del lavoro di riconfigurazione dei giornali quotidiani italiani: MILANO (MF-DJ)– (…) procedono le manovre sul Corriere della Sera. (…) prende forma il taglio della foliazione del quotidiano: almeno quattro pagine verranno sacrificate a fronte del calo della raccolta pubblicitaria. Una mossa, scrive MF, che fara’ anche la Repubblica e, in maniera piu’ robusta (oltre 10 pagine) il Sole24Ore. Sembrano tagli ancora limitati. Ma per l’antropologia dei quotidiani, la scelta di tagliare le...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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