La Commissione uscirà intorno al 7 maggio con il nuovo schema per il mercato unico digitale, secondo la visione di Andrus Ansip. Ci saranno le indicazioni proposte dalla Commissione per net neutrality, interoperabilità delle piattaforme e sviluppo dell’economia digitale. Da seguire assolutamente. Un leak di Politico di ieri anticipa i temi.
Bill of rights
Come cambiano i diritti umani nell’epoca di internet?
Diritti in internet e pensieri, verso la nuova bozza di Dichiarazione
Si è conclusa la fase di consultazione pubblica e le audizioni per arrivare a una nuova bozza di Dichiarazione dei diritti in internet (Camera). Ora la Commissione dovrà lavorare per integrare i suggerimenti. Poi si deciderà che cosa fare. In questo percorso ho imparato che è molto difficile arrivare a qualcosa di veramente condiviso. Ed è già straordinario il percorso compiuto fin qui. Giustamente Arturo Di Corinto sottolinea che un compito di questo genere vale l’impegno che richiede. Il problema è quasi inestricabile se si tenta di risolvere ogni nodo: armonizzare gli interessi...
Diritti in internet alla Camera (breve aggiornamento)
La consultazione sulla bozza di Dichiarazione dei diritti in internet sta per terminare. Le audizioni della Commissione terminano, per questa fase, oggi. L’iniziativa – che è fondamentalmente culturale – ora prosegue mettendo a frutto i suggerimenti raccolti per arrivare a una nuova bozza. E poi l’elaborazione dovrà svilupparsi a livello europeo. Il percorso è chiaro. Lo sforzo è grande. L’obiettivo è buono. Speriamo che i migliori suggerimenti continuino ad arrivare a questa iniziativa: che come minimo può essere vista come un movimento per la consapevolezza...
Il motore di Google batteva in testa alla FTC
L’unica cosa cui non sapeva resistere erano le tentazioni: è lo strano caso del motore di ricerca di Google che – anni fa – privilegiava i servizi di Google (Engadget). Ora si può pensare che abbia imparato a resistere, visto che è dimostrato che si può scoprire se non lo fa. Segnalo il post di Quintarelli che se n’era accorto da giorni.
Diritto d’accesso e servizio universale. Temi linkati
Quanto al piano ultrabanda sembra si sia discusso di servizio universale a 30 mega. Poi non si è stabilito nulla, almeno per ora. Nel frattempo esiste un dibattito sul diritto all’accesso, inteso come diritto umano alla possibilità di partecipare a grande bene comune della conoscenza che è internet. In Italia ne promotore soprattutto Stefano Rodotà. Il tema è in consultazione nell’ambito della bozza di Dichiarazione dei diritti in internet. Questo post è solo un link tra i due temi. Questi temi meritano approfondimenti. Chissà se i commentatori vorranno aggiungere link. Vedi:...
Appunti a valle dell’Igf Italia 2014
La governance di internet ha bisogno di un aggiornamento. Lo fanno le compagnie private che ormai governano la gran parte del traffico? O lo fanno i governi sulla base delle loro sensibilità e delle loro urgenze? O lo fanno i parlamenti pensando ai diritti dei cittadini? Le contrapposizioni tra queste possibilità sono emerse nel corso dell’Igf Italia 2014. Le difficoltà del governo italiano alle prese con i suoi compiti europei sono emerse negli ultimi giorni sul tema della neutralità della rete. Intanto il parlamento europeo ha idee molto chiare in proposito. E la commissione che ha...
A lot a lot. And I like David Weinberger’s take on the Italian draft “Declaration of Internet Rights”
David Weinberger has a set of comments about the Italian draft “Declaration of Internet Rights”. He says he likes the draft a lot. «A lot a lot». He quotes the draft, the opening for public comment and Fabio Chiusi’s report. «I like the document a lot. A lot a lot. The principles are based on a genuine understanding of the value that the Net brings and what enables the Net to bring that value. This is crucial because so often those who seek to govern the Net do so because they see it primarily as a threat to order or a challenge to their power. The Declaration focuses on the rights of...
La confusione tra oblio e la diffamazione
Non sono un giurista. Ma la nuova legge sulla diffamazione dedicata ai giornali registrati contiene un passaggio sul diritto all’oblio che appare del tutto fuori contesto. Non solo, a quanto pare, estende ai giornali la questione – già controversa – del diritto all’oblio. Ma mette a repentaglio la libertà dei cittadini di conoscere la storia passata. Se il diritto all’oblio è pensato come una sorta di correzione dell’immagine identitaria di una persona che sarebbe distorta dagli algoritmi dei motori di ricerca che privilegiano le pagine molto linkate senza...
Equivoci sulla bozza di Dichiarazione di diritti in internet
Le critiche sulla bozza di Dichiarazione di diritti in internet sono numerose. Spesso basate su pregiudizi. Talvolta su giudizi fondati. Ma quello che conta è che si tratta di una bozza. Sulla quale c’è una consultazione aperta. Chi ha critiche pregiudiziali non avrà certo molto da proporre, se non la speranza che non se ne parli. Chi ha critiche fondate potrà invece contribuire a cambiare la bozza per farla diventare più giusta. Ma anche i pregiudizi contano e sono interessanti per una riflessione. Sembrano evocati soprattutto da tre fattori: dal linguaggio usato per la bozza, dal suo...
Tre letture accurate sui diritti delle persone nell’era di internet
Fabio Chiusi ha riportato su TechPresident un buon racconto della costruzione della bozza di Dichiarazione dei diritti in internet messa in consultazione dalla Commissione di studio che si è riunita nei mesi scorsi alla Camera dei Deputati italiana. Antonio Casilli ha pubblicato su Medium un articolo con quattro tesi sulla sorveglianza di massa e la negoziazione della privacy. La sua idea di partenza è che dalla sorveglianza del Big Brother si è passati alla sorveglianza del Big Other: una sorveglianza partecipata, realizzata con il contributo relativamente consapevole di un’enorme...
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