I verdi del Parlamento europeo hanno pubblicato qualche settimana fa un position paper sulla loro visione del futuro del copyright. In un certo senso, la vedono come un ritorno alle origini del copyright, in termini di maggiore bilanciamento tra il diritto d’autore e l’interesse del pubblico dominio. Ma lo migliorano mettendo l’accento più sull’interesse degli autori che degli editori. Discussioni ce ne sono già in giro. Varrebbe la pena di approfondire, ma non sono un giurista. Per ora segnalo il paper.
Attenzione media
Italian media at Mit MediaLab
It was great to meet such an incredible group of researchers who are working in one of the myth of media studies, lead by a myth of cosmopolitan, civic, active media like Ethan Zuckerman. My contribution, it seems, has helped them to open their views in a weird way: they needed, it seems, to get over the cutting edge problems that they face in their day to day life, and to go back to where part of the rest of the world is, or where at least Italy is: somewhere in the past. Why should such a contribution be in any way interesting? History is done by leading, innovative contexts, such as the...
Metodo scientifico nell’informazione / update
Si diceva in un precedente post che Robert Niles sostiene che i giornalisti dovrebbero imparare il metodo scientifico. E ne scrive sulla rivista di Online Journalism (Ojr). Sull’argomento torna Matt Thompson con un pezzo che va letto. E riletto. Per gli impazienti si conclude così: “Journalism isn’t science, and science isn’t perfect. In fact, there are many ways that the field of science is falling behind journalism in adapting to changes in our society. But I’ve only started to scratch the surface of how journalism can build on the practices science has evolved...
Modelli di business delle news
Si diceva – chiosando Quintarelli – che l’economia delle news è in piena evoluzione, anche se per gli editori questo significa cambiare parecchie cose. Nella consapevolezza che il web riesce ancora poco a compensare le difficoltà dell’analogico. Anche il Giornalaio sta lavorando su questo argomento con una serie di ricchi articoli. Quello che è interessante è comprendere il posizionamento del “giornale”. Semplificando, le categorie principali sono: basso valore aggiunto e tanto volume, oppure alto valore aggiunto e basso volume? E’ vero che in basso...
Economia delle news
Stefano Quintarelli ha scritto un importante post per rispondere alla domanda: i giornali (quotidiani) possono sopravvivere solo con internet? La sua risposta è “no”, “dipende”, in realtà pochi. Molte delle conclusioni dipendono dalle definizioni di partenza. 1. Se le news sono commodity, il settore tende fatalmente alla concentrazione.2. Il prodotto dei giornali sono i mediagrammi, contenuti che possono essere fruiti su diversi supporti. Quindi la loro monetizzazione dipende dalla capacità di rivendere il prodotto su diversi supporti.3. I diversi supporti sono adatti...
Audience driven journalism… Opportunità e rischi
Nelle redazioni dei giornali online si sta facendo strada una serie di strumenti software per monitorare le reazioni del pubblico ai titoli e alle storie pubblicate. Servono a valutare il successo di ogni singolo elemento informativo del giornale online e puntano a predire il risultato degli articoli e dei titoli che si stanno per pubblicare. Ne parla Poynter in un articolo da leggere. Il rischio è quello di avere un “effetto Auditel” anche nei giornali online, per il quale si pubblica solo ciò che fa click e non ciò che è importante pubblicare. In passato, la qualità della...
Quando innovano gli editori?
Provocatoriamente, Neil Thackray si domanda: “Ma le compagnie media devono fallire prima di riuscire a reinventarsi?”
Con Luke Williams, possiamo solo rispondere che non è la migliore strategia possibile… (blog)
Chi è il GAO e perché non piace tanto alle lobby antipirateria
IL GAO, Government Accountability Office, è un’agenzia che deve fare studi per il Congresso americano in modo indipendente e non partisan sul modo in cui il Governo federale spende i soldi dei contribuenti. Il capo del GAO è nominato dal Presidente sulla base di una rosa di nomi indicata dal Congresso. Juan Carlos De Martin segnala uno studio del GAO dell’aprile 2010 dedicato alla ricerca sugli effetti complessivi sull’economia della contraffazione e della pirateria. Il GAO conclude dicendo che è impossibile valutare l’insieme delle conseguenze economiche della...
Strumenti che non bastano ma servono per scrivere
È una vecchia storia. Si descrivono gli strumenti tecnologici e subito vengono in mente tante cose che si potrebbero fare. Poi si pensa che gli strumenti non bastano… Però se leggere una descrizione di strumenti fa venire in mente idee che si potrebbero realizzare, allora forse vale comunque la pena di dare un’occhiata. E oggi ho incontrato due descrizioni di questo tipo:
– 6 strumenti eccellenti per scrivere senza distrazioni (RWW)
– 7 piattaforme che cambiano il futuro dell’editoria (Brainpickings)
Importante analisi sul ruolo del non profit nell’informazione
Technical University of Dortmund e University of Wisconsin-Madison hanno realizzato una survey sul ruolo delle fondazioni non profit nello sviluppo di nuove idee, di sperimentazioni e ricerche, e di iniziative vincenti nella generazione di informazione d’inchiesta. Lo studio dimostra che le fondazioni e il non profit possono effettivamente rispondere all’esigenza di salvaguardare la qualità dell’informazione in un periodo in cui l’editoria for profit attraversa una crisi profonda che rischia di indebolire il servizio di accesso alla conoscenza dei fatti per la...
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