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Letture. Iniziative e studi per la qualità dell’informazione. Ce n’è bisogno…

Le grandi piattaforme non fanno abbastanza per combattere il fenomeno delle fake news, dicono al Los Angeles Times: Google and Facebook aren’t fighting fake news with the right weapons. Contro le fake news non basta un po’ di factckecking più o meno collaborativo, perché le persone ricordano quello che viene ripetuto continuamente più di quanto non ricordino complicati articoli di debunking. Ovviamente questi sono necessari. Ma le piattaforme possono fare di più per ridurre la memorabilità e la ripetizione delle notizie false?

Il paper di Ethan Zuckerman sulla sfiducia nell’informazione e il nuovo civismo: Mistrust, Efficacy and the New Civics — a whitepaper for the Knight Foundation

David Weinberger discute il concetto di echo-chamber: Pointing at the Wrong Villain: Cass Sunstein and Echo Chambers

Come fanno gli umani a costruirsi le convizioni sulle relazioni causali tra i fenomeni che poi li conducono all’azione? Esiste una possibilità di formulare matematicamente il modello della conoscenza? Inferenze intuitive e ragionamenti fondati su modelli razionali coesistono sono diversi. Le intuizioni hanno bisogno di pochi dati: è il loro pregio e il loro rischio. Lo studia Tom Griffiths: Aerodynamics For Cognition, in Edge.

Notizie “editoriali”:
How Medium is attracting premium publishers to its partner program (hint: money up front)
Civil, the blockchain-based journalism marketplace, is building its first batch of publications
“News you don’t believe”: Audience perspectives on fake news
“Maybe it is a purist attitude we have, but we believe that being funded by your readers is the best guarantee for independence”

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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