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La strategia delle balle

La quantità di balle, smentite, affermazioni prive di fondamento nei fatti, questioni irrilevanti e boiate è stata gigantesca nel corso di questa campagna elettorale.  E uno si domanda perché ci sia questa abnorme inflazione di nulla mentale, posto che prima o poi al confronto con i fatti le balle dovrebbero scoppiare e chi le dice dovrebbe perdere di credibilità fino a scomparire dall’orizzonte politico. La ricerca delle risposte apre capitoli di riflessione che fanno tremare i polpastrelli del blogger: 1. Perché i politici non riescono a imporre un dibattito migliore o non vogliono...

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Un nuovo inizio

Barack Obama offre una via d’uscita dal vicolo cieco culturale, economico e politico nel quale il mondo era stato chiuso dalla precedente amministrazione americana. Il discorso di ieri ne è una ulteriore dimostrazione (video, testo, resoconto). Come dice benissimo Sergio Maistrello. Con la crisi dell’iperfinanza e la scomparsa delle banche d’affari, è finita un’epoca cominciata con Thatcher e Reagan e arrivata da noi con Dallas e la tv commerciale. Allora si trattava di una modernizzazione, della dissoluzione del welfare dalla culla alla tomba, della fine in Italia...

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Social network e piccole imprese

Nel Nord America, 260mila piccole imprese usano i social network per promuovere il loro business. Ci sono nuovi servizi con sempre nuove funzioni. Fare marketing, testare i gusti dei clienti, trovare partner e fornitori. Un pezzo del New York Times ne dà conto in modo anedottico ma molto articolato. Il movimento è chiarissimo. Quello che è tutto da costruire è il pensiero della nuova organizzazione delle aziende. Che cosa diventano le funzioni aziendali nello scenario dei social network? Come cambiano le specializzazioni e il team building? Come cambiano le forme di collaborazione e di...

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Allevamento di bambini. Genetica in Cina

Il China Daily racconta di un progetto della città di Chongqing. Si tratta di fare test genetici su mille bambini e selezionare i 50 più dotati di talenti per indirizzarli in modo che li possano esprimere al meglio. Per Federico Rampini è una forma di ingegneria sociale.  Il giornale racconta il progetto in modo pacato e cerca di non generare ansia o paura. Ma le interpretazioni di questo fatto sono diverse. Il China Daily intervista alcuni genitori. E non nasconde che alcuni di loro esprimono molte perplessità. Ma gli stessi esperti interpellati dal giornale mostrano diverse opinioni sul...

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Felicità condizionata. Festival di Trento

Oggi a Trento, il Nobel James Heckman parla di identità. Mario Platero sul Sole lo intervista chiedendogli tra l’altro che cosa pensi dell’economia della felicità. Lui risponde interessato al tema ma sospettoso. Perché, dice, la definizione di felicità è troppo soggettiva. Ma aggiunge che gli appare più importante studiare quali condizioni portino alla felicità.  In effetti, occorre distinguere tra le conseguenze teoriche dell’accoglimento del concetto di felicità nell’economia e le considerazioni politiche in materia.  Il primo aspetto è importantissimo. Tenendo conto...

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Neurofuturo

Max Brockman ha condotto un’inchiesta interpellando un qualificatissimo insieme di scienziati per trovare quali siano i ricercatori emergenti e i filoni di indagine più appassionanti e tali da generare le maggiori conseguenze per il futuro. 

Scorrendo gli argomenti, il dato che emerge, chiarissimo, è che la ricerca sul cervello e sul modo in cui pensiamo è diventata centrale nei sogni e nei progetti degli scienziati.

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Epidemia dislettica?

Al convegno Fast di ieri sui “nati digitali” una una professoressa ha denunciato un aumento dei casi di dislessia e problemi seri di attenzione nei bambini, iperstimolati, incapaci di stare più di un minuto su un punto, per mancanza di concentrazione. Si domandava se questo fosse legato anche all’uso intensivo dei media sociali e del computer in generale. In un’intervista, Remo Bodei ha detto che la memoria cambia al tempo del computer e di internet: in questo tempo tutto il sapere è accessibile contemporaneamente. Sembra che non occorra ricordare ma solo saper...

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Seth Godin

La gente è stata trasformata in massa dal fordismo. Ed è stata ipnotizzata dalla tv e il marketing di massa. Ora quell’epoca è finita, dice Seth Godin in questa lezione a Ted. Siamo tribù o singole persone connesse in gruppi di vario tipo. Che cosa vogliamo? Cambiare il mondo. Da chi siamo osteggiati? Da quelli che non vogliono che il mondo cambi. Che cosa possiamo fare? Lanciare un movimento. Convincere un migliaio di persone che qualcosa è importante e realizzarlo con loro. Cambiamento, cultura, impegno. Siamo tribù. Forse. Ma non siamo più massa. Quello che ci serve è avere qualcosa...

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Pensare è prevedere

Come funziona il cervello? Non come un computer. La corteccia in realtà memorizza situazioni, piccole storie, sequenze di fatti, modelli, e continua a confrontare quello che ha memorizzato con quello che avviene nel contesto, per fare continuamente delle previsioni su quello che sta per accadere e aggiustare continuamente il comportamento in base alla verifica di quelle previsioni: questo è il modo in cui interpreta ciò che accade. Nel ha parlato Jeff Hawkins a Ted. (Pubblicazioni Redwood Center).

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Infelici perché incerti

Una fase di grande incertezza sul futuro rende le persone più infelici. E a quanto fare l’incertezza sul futuro fa stare male più che la certezza di un imminente accadimento negativo. via New York Times.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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