Justin Fox scrive un bel pezzo sul mito della razionalità del mercato. E sull’irrazionalità di averlo preso in considerazione non come mito ma come realtà scientifica.
(C’è anche un ironico box nel quale mostra come uno dei fondatori del mito, Irving Fisher, abbia previsto che il mercato finanziario sarebbe andato benissimo; e ne scrisse giusto giusto nel 1929, poco prima del crack…).
visioni
Errore costruttivo a Illywords
Ho ricevuto il nuovo numero di Illywords. Nell’editoriale, Ariella Risch, gentilissima, parte dal riconoscimento di un errore e lo trasforma in un’occasione di riflessione molto importante. Bellissima prova di intelligenza. Quanti errori fanno gli altri giornali. E non conducono a un pensiero. Per chi pensi alla vita come a una ricerca, l’errore è un elemento fondamentale del percorso. Peraltro richiede un criterio di verifica. La verifica può essere sul funzionamento di un processo, sul deragliamento di un programma, o sulla non conferma di un’ipotesi...
Magnifico studio sulla felicità
The Atlantic. Is there a formula–some mix of love, work, and psychological adaptation–for a good life? For 72 years, researchers at Harvard have been examining this question, following 268 men who entered college in the late 1930s through war, career, marriage and divorce, parenthood and grandparenthood, and old age. Here, for the first time, a journalist gains access to the archive of one of the most comprehensive longitudinal studies in history. Its contents, as much literature as science, offer profound insight into the human condition–and into the brilliant, complex mind...
La strategia delle balle
La quantità di balle, smentite, affermazioni prive di fondamento nei fatti, questioni irrilevanti e boiate è stata gigantesca nel corso di questa campagna elettorale. E uno si domanda perché ci sia questa abnorme inflazione di nulla mentale, posto che prima o poi al confronto con i fatti le balle dovrebbero scoppiare e chi le dice dovrebbe perdere di credibilità fino a scomparire dall’orizzonte politico. La ricerca delle risposte apre capitoli di riflessione che fanno tremare i polpastrelli del blogger: 1. Perché i politici non riescono a imporre un dibattito migliore o non vogliono...
Un nuovo inizio
Barack Obama offre una via d’uscita dal vicolo cieco culturale, economico e politico nel quale il mondo era stato chiuso dalla precedente amministrazione americana. Il discorso di ieri ne è una ulteriore dimostrazione (video, testo, resoconto). Come dice benissimo Sergio Maistrello. Con la crisi dell’iperfinanza e la scomparsa delle banche d’affari, è finita un’epoca cominciata con Thatcher e Reagan e arrivata da noi con Dallas e la tv commerciale. Allora si trattava di una modernizzazione, della dissoluzione del welfare dalla culla alla tomba, della fine in Italia...
Social network e piccole imprese
Nel Nord America, 260mila piccole imprese usano i social network per promuovere il loro business. Ci sono nuovi servizi con sempre nuove funzioni. Fare marketing, testare i gusti dei clienti, trovare partner e fornitori. Un pezzo del New York Times ne dà conto in modo anedottico ma molto articolato. Il movimento è chiarissimo. Quello che è tutto da costruire è il pensiero della nuova organizzazione delle aziende. Che cosa diventano le funzioni aziendali nello scenario dei social network? Come cambiano le specializzazioni e il team building? Come cambiano le forme di collaborazione e di...
Allevamento di bambini. Genetica in Cina
Il China Daily racconta di un progetto della città di Chongqing. Si tratta di fare test genetici su mille bambini e selezionare i 50 più dotati di talenti per indirizzarli in modo che li possano esprimere al meglio. Per Federico Rampini è una forma di ingegneria sociale. Il giornale racconta il progetto in modo pacato e cerca di non generare ansia o paura. Ma le interpretazioni di questo fatto sono diverse. Il China Daily intervista alcuni genitori. E non nasconde che alcuni di loro esprimono molte perplessità. Ma gli stessi esperti interpellati dal giornale mostrano diverse opinioni sul...
Felicità condizionata. Festival di Trento
Oggi a Trento, il Nobel James Heckman parla di identità. Mario Platero sul Sole lo intervista chiedendogli tra l’altro che cosa pensi dell’economia della felicità. Lui risponde interessato al tema ma sospettoso. Perché, dice, la definizione di felicità è troppo soggettiva. Ma aggiunge che gli appare più importante studiare quali condizioni portino alla felicità. In effetti, occorre distinguere tra le conseguenze teoriche dell’accoglimento del concetto di felicità nell’economia e le considerazioni politiche in materia. Il primo aspetto è importantissimo. Tenendo conto...
Neurofuturo
Max Brockman ha condotto un’inchiesta interpellando un qualificatissimo insieme di scienziati per trovare quali siano i ricercatori emergenti e i filoni di indagine più appassionanti e tali da generare le maggiori conseguenze per il futuro.
Scorrendo gli argomenti, il dato che emerge, chiarissimo, è che la ricerca sul cervello e sul modo in cui pensiamo è diventata centrale nei sogni e nei progetti degli scienziati.
Epidemia dislettica?
Al convegno Fast di ieri sui “nati digitali” una una professoressa ha denunciato un aumento dei casi di dislessia e problemi seri di attenzione nei bambini, iperstimolati, incapaci di stare più di un minuto su un punto, per mancanza di concentrazione. Si domandava se questo fosse legato anche all’uso intensivo dei media sociali e del computer in generale. In un’intervista, Remo Bodei ha detto che la memoria cambia al tempo del computer e di internet: in questo tempo tutto il sapere è accessibile contemporaneamente. Sembra che non occorra ricordare ma solo saper...
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