Siamo nell’infosfera. Un ambiente nel quale tutto è scritto. E nell’infosfera evolvono forme di intelligenza collettiva e intelligenza artificiale. La produzione di informazione continua a crescere, sostenuta dalla collaborazione forzata o divertita delle persone e dal crescente ricorso ai “robot” giornalisti. IL libro di Andreas Graefe, Guide to Automated Journalism, (Tow Center for digital journalism) dimostra la crescita velocissima della produzione di informazione a mezzo di algoritmi e intelligenza artificiale. Guido Romeo ha descritto su Nòva diverse soluzioni:...
Approfondimenti
I regolatori indiani chiedono a Facebook di smettere di fare lobby per Free Basics
Facebook insiste nella sua campagna a favore del Free Basics in India. E gli indiani rispondono di no. In particolare i regolatori indiani hanno chiesto chiarimenti sul servizio in rapporto alla net neutrality e Facebook per ora non ha risposto adeguatamente secondo loro. Facebook è convinta che dare un servizio di accesso limitato a siti scelti dall’azienda americana senza pagamento del traffico sia una buona idea.
Vedi:
Cnn. Indian regulator to Facebook: Stop spamming us
Campioni di disuguaglianza
La disuguaglianza è un freno allo sviluppo. E l’Italia è seconda solo al Portogallo nella classifica stilata da Morgan Stanley sulla disuguaglianza. Da notare che siamo primi nella disuguaglianza nell’accesso al digitale.
Vedi:
World Economic Forum. Which wealthy countries have the worst inequality?
Morgan Stanley. Sustainable economics. Mind the inequality gap
Nuovo welfare e lavoro nell’èra digitale. Dibattito profondo in Francia a partire da uno studio di CNNum
Si tratta di una ricerca fondamentale da leggere per chiunque abbia interesse ad approfondire il senso dell’evoluzione del lavoro e del welfare nell’epoca digitale. Va letta qualunque cosa si pensi delle sue conclusioni. L’ha svolta il Conseil national du numérique per conto del ministero del Lavoro. Un riassunto è proposto da Bien. Il testo integrale è disponibile su CNNum (in pdf). Il senso della ricerca è chiaro. Il digitale sta creando condizioni radicalmente nuove per il lavoro, la solidarietà, la sicurezza economica delle persone, il ruolo dello stato. Il rapporto...
Native Advertising: that’s it
That’s it. Questo pezzo di John Oliver, di qualche anno fa, resta una pietra miliare nel commento sul “native advertising”. Con Auletta che dice: «È un modo per camuffare la pubblicità nel contenuto editoriale, that’s it». E Oliver che commenta: «Questo significa che è tutto qui, dal punto di vista della spiegazione? Oppure che è la fine del giornalismo? That’s it…». Si può discutere moltissimo, è chiaro. Ma secondo me va visto. E commentato. Perché il punto è proprio quello che si diceva: è un modo per camuffare la pubblicità nel giornalismo? e se sì...
Cambia il lavoro nella “on demand economy”: freelance, contractors, digital labor, e altre ambiguità
Il lavoro che non c’è. Il lavoro che ancora prima di esserci, cambia. Il lavoro che richiede una flessibilità preventiva. Un racconto che va avanti insieme alle terribili statistiche sull’occupazione e la disoccupazione giovanile italiana. E alla narrazione delle opportunità digitali, delle piattaforme online, delle startup. Va bene o va male? Come si può fare andare meglio? Vogliamo riflettere su questa questione? Come si può vedere con equilibrio e larghezza di vedute questo problema? Propongo ai commentatori che per caso passano di qui di lasciare un pensiero. Oppure sulla...
Rispondi alla mail dopo il lavoro? Vacanze illimitate
Ci sono lavori che non hanno orari. Sempre più persone rispondono alle mail fuori dall’orario di lavoro, per esempio. Come conseguenza dovrebbero avere molta flessibilità nell’orario di lavoro. Dovrebbero essere organizzati per obiettivi. E potersi concedere vacanze illimitate.
Non è un pensiero estremista. A Netflix gli impiegati hanno vacanze illimitate dal 2004. E i casi di scuola si moltiplicano. Un’inchiesta di Quartz torna sull’argomento: If you answer emails after work, you should be getting unlimited vacation
Edge 2016. Quali notizie [scientifiche] lo saranno a lungo?
La domanda che Edge propone ogni anno alla sua rete di ricercatori è un appuntamento con la curiosità disinteressata, la bellezza dell’intelligenza, la vitalità della cultura. John Brockman la pensa con un ristretto numero di amici e poi la diffonde nella sua rete all’inizio di dicembre. Il primo gennaio comincia la lettura per tutti. Ed è un’esplorazione tra i pensieri di alcune menti fervidissime. Quest’anno John chiedeva quali fossero state le notizie scientifiche uscite recentemente che avevano il potenziale di restare importanti e interessanti per lungo...
Multinazionali e sovranazionali
Apple, in accordo sostanziale con Google, Facebook, Twitter, Yahoo! e Microsoft, ha depositato la sua memoria al Parlamento britannico per opporre le sue ragioni alla proposta di normativa sulla sorveglianza antiterrorismo del Regno Unito (FT). Dovesse passare, quella norma darebbe alla polizia e ai servizi accesso a tutti i dati relativi all’uso che tutti i cittadini britannici fanno di internet senza chiedere il permesso a nessuno e anche se i dati sono all’estero. Se dovessero invece voler vedere anche i contenuti che i cittadini si scambiano dovrebbero chiedere il permesso a...
La sorprendente naiveté di Zuckerberg sulla questione indiana
Mark Zuckerberg si sorprende candidamente del rifiuto indiano ad accettare il suo “dono” chiamato Free Basics, un tempo Internet.org (QZ) In breve: Zuck ha creato un’organizzazione che attraverso accordi con gli operatori telefonici dei paesi in sviluppo offre gratuitamente il traffico telefonico che serve all’accesso a una selezione di siti web decisa da lui. In genere, per quanto se ne sa, molti abitanti dei paesi in sviluppo, di fronte a questa offerta, la prendono. E una parte – secondo Facebook la metà – dopo 30 giorni passa al servizio a pagamento che...
Commenti