Fake news, cybersecurity, hate speech: secondo il Consiglio d’Europa è tempo di connettere il governo di internet a questi temi. Se ne discute allo European Dialogue on Internet Governance (EuroDIG), che si terrà a Tallinn (Estonia) il 6 e 7 giugno. (Coe sulla governance di internet; diritti umani; azioni per l’educazione online)
Approfondimenti
Fake fight guerrilla
Walter Quattrociocchi riassume in un pezzo per Wef la sua esperienza nello studio dei comportamenti online che sono collegati alla diffusione di notizie false. I suoi temi sono relativamente tradizionali per questo dibattito ma terminano con una intuizione innovativa (Building a global debunker for fake news): 1. le false notizie sono sempre esistite ma assistiamo a un fenomeno almeno quantitativamente nuovo 2. le echo-chamber che si formano naturalmente sui social network anche per i loro algoritmi funzionano in base al “confirmation bias”, conducono a ignorare il factchecking o...
Le conseguenze dell’NSA “fanno piangere” gli ospedali
Ospedali e non solo in tutto il mondo sono stati attaccati da un gruppo di ricattatori che hanno bloccato i computer e chiesto un riscatto per liberare le macchine. Secondo le ricostruzioni, i criminali hanno usato un software che era stato rubato all’NSA dall’entità chiamata Shadow Brokers (Intercept, Arstechnica). Tutti i siti di informazione stanno informando su come funziona questo genere di attacco (Telegraph), che cos’è il software usato per l’azione, chiamato Wannacry (Sophos, Symantec), e che cosa si può fare per difendersi (Howtoremove). Secondo molti...
Cennamo e Fornaro: il giornalismo del Brand reporter
Diomira Cennamo e Carlo Fornaro scrivono Professione brand reporter (Hoepli 2017). Il libro inquadra ampiamente l’evoluzione del sistema dell’informazione e della comunicazione aziendale nell’epoca di internet ma offre anche un taglio operativo per l’innovazione del contributo che le aziende offrono al pubblico in termini di notizie e servizio informativo. Mentre una parte della pubblicità rischia di perdere credibilità e il sistema dei giornali si mantiene sull’orlo di una grande crisi di trasformazione, la comunicazione aziendale cerca di rinnovarsi. Il libro...
Google, Facebook: utility o editori o aziende di software?
Dalla definizione del business di Google e Facebook discende il modo in cui sono trattate dalle legislazioni e legittimate dagli utenti. Normalmente, Google e Facebook si pensano come aziende di software che mettono a disposizione il loro prodotto di chiunque lo voglia usare per qualunque scopo. Ma la loro diffusione globale le rende indispensabili, quasi come monopoli naturali per la ricerca di informazioni e per la gestione delle relazioni sociali: il che per qualcuno le avvicina a utility: in questo caso dovrebbero essere regolate in modo da mitigare l’effetto monopolistico e imporre...
Design come ricerca di senso
Un compendio di storia del design all’italiana e una bella, sintetica interpretazione del ruolo che il design sta assumendo in prospettiva. Il libro di Alberto Bassi, Design contemporaneo. Istruzioni per l’uso (il Mulino 2017), è una bella lettura. Da storico, Bassi apprezza la dimensione temporale del design e sottolinea come coltivarla sia un gesto morale (come dice Bruce Sterling) in quanto mantiene la bussola sulla visione prospettica che lo short-termismo aziendale talvolta può far dimenticare. Il designer che pure lavora per l’azienda, si pone il problema critico di...
Il metodo di Reporters sans Frontières
Una classifica usata per anni come il podestà straniero dei comuni che non riuscivano a trovare un compromesso tra gli interessi delle famiglie e delle corporazioni locali. La classifica sulla libertà di stampa di Reporters sans Frontières che ha piazzato l’Italia in una posizione pessima per molto tempo è diventata improvvisamente un poco meno severa quest’anno. L’Italia resta peggiore della Romania ma ha migliorato. Anche quest’anno, la classifica è entrata nel dibattito polemico della politica per una questione che riguarda i Cinquestelle. Ma il problema è il...
Populisti o tecnocratici: la bolla dei filtri e la sfera pubblica
Vita ha ripreso un post che era apparso su questo blog in merito alla relazione tra sistema mediatico e sviluppo del cosiddetto populismo. Lo ha fatto aggiungendo un’introduzione che aveva un sapore più di battaglia e meno di ricerca di quanto il post meritasse. Nel frattempo, ieri su Repubblica, sono usciti due pezzi sulla post-truth. Baricco ha detto che è una bufala. Maurizio Ferraris ha ampliato il concetto alla dinamica culturale più profonda cui assistiamo nella contemporaneità (Repubblica). Riprendo l’argomento, anche per spiegarmi meglio (qui il post ripreso da Vita; qui...
Come volevasi dimostrare, Trump-l’œil è anche contro la net neutrality
Si diceva che Trump fosse contro la net neutrality (post). Si scopre che è proprio così (Gizmodo). Ma quanta pazienza hanno i lobbisti distruttori di internet? Aspettano e colpiscono sempre, appena possono. Si spera che anche in questo caso il piano sia un Trump-l’œil e che il cosiddetto presidente fallisca come nelle sue varie controriforme.
Scrivi la tua lettera al pubblico del Sole 24 Ore
Internet, robot, genetica, nanotech. Il lavoro e l’automazione. La moneta e il digitale. Il welfare e l’innovazione sociale. Come è messa l’Italia?Che cosa dobbiamo capire meglio? Cambia tanto, troppo, troppo poco? Puoi scriverne al pubblico del Sole 24 Ore. Io contribuisco con un commento o qualche informazione se serve. La rubrica esce al sabato. Comincia a scrivere qui nei commenti!
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