All’Institute for the Future non fanno previsioni: «C’è una legge fondamentale degli studi sul futuro: non esistono fatti del futuro. Solo narrazioni». Una ovvia fonte di ispirazione è la fantascienza. E una ricerca dell’Institute è stata basata sulle visioni di sei scrittori di fantascienza: Age of networked matter. I visionari interpellati sono: Cory Doctorow, Warren Ellis, Rudy Rucker, Bruce Sterling, Ramez Naam e Madeline Ashby. Il risultato è sfidante per gli ottimisti. Impossibile riassumere la ricchezza delle immagini emergenti. Mi pare che la forza dirompente della...
Educazione strategica
Nell’economia della conoscenza la creazione e condivisione di saperi e competenze è l’investimento fondamentale
Bocconi. Studenti e digitale
Il Centro Ask dell’Università Bocconi e Pearson hanno realizzato uno studio sul rapporto degli studenti (11-19 anni) con le nuove tecnologie digitali rispetto alle attività di studio, tanto a scuola quanto a casa. Vedi: “Carta, penna e tablet: l’efficacia delle tecnologie digitali a supporto dello studio” Grazie a questa ricerca, è possibile evidenziare alcuni punti comuni nella percezione degli studenti sul tema della soddisfazione e dell’efficacia degli strumenti digitali a scuola, messi in luce tramite i due questionari e le interviste. Un tema che riguarda i ragazzi, e i loro...
Educazione e dieta mediatica
Grande pezzo di Roberto Casati sul Sole. Prende in esame i risultati della ricerca dell’Ocse sulla relazione tra i risultati dell’apprendimento a scuola e l’uso della tecnologia digitale a scuola e tra gli studenti. L’Ocse ha notato che non esiste una relazione lineare tra tecnologie e risultati: se non ci sono tecnologie, l’apprendimento è peggiore, se ce ne sono troppe è anche peggiore. Tutto il discorso si concentra sulla qualità della didattica e non sugli strumenti. Ma c’è anche un lato dietetico. Le tecnologie sono fatte per essere usate. La loro...
John Kay: la natura della conoscenza nel contesto internettiano
È chiaro che Google ha un’influenza culturale enorme. Ed è evidente che internet nell’insieme ha contribuito a cambiare l’approccio alla conoscenza. Nicholas Carr ha voluto vedere il bicchiere mezzo vuoto scrivendo il suo famoso articolo: “Is Google Making Us Stupid?“. Altri, come David Weinberger (“Too big to know“) e Clay Shirky (“Cognitive Surplus“) hanno visto le grandi opportunità che la condivisione delle conoscenze abilitata dalla rete offre alla crescita della cultura. Di certo, la strategia di memorizzazione è cambiata...
Censimento delle scuole
Il governo ha pubblicato il censimento degli edifici scolastici (governo).
Oltre 42mila (42.292) edifici scolastici censiti, di cui 33.825 risultati attivi, cioè adibiti ad ospitare attività connesse con la vita scolastica. Il 55% è stato costruito prima del 1976, il 70% appositamente per uso scolastico.
Ecco il comunicato con altri dati. Era un’informazione attesa da decenni.
FARE: materiale didattico aperto e libero dal Politecnico di Torino
FARE è un nuovo portale per la distribuzione di materiale didattico e scientifico in formato aperto e creative commons sviluppato al Politecnico di Torino. Tra l’altro c’è anche una soluzione per videoconferenze e lezioni a distanza. Chi lo prova e lo vuole commentare è benvenuto.
La bella scuola
A Rinascimente si espone la “bella scuola” che coinvolge la mente, il corpo e il cuore nell’educazione. Commovente esordio con musica e acrobazie tenerissime dei bambini. E prosecuzione con i valori di un movimento che conta sulla dedizione degli insegnanti. Ecco il manifesto.
Orgoglio docente
«No school can be better than those who work in it» dice l’Economist. Scuole con insegnanti che non ci credono più, società che non valorizzano e rispettano gli educatori, sistemi pubblici che hanno dimenticato la missione per il bene comune, non servono al futuro, abbattono il morale e il senso dell’educazione. Mentre tutti noi ricordiamo quell’insegnante consapevole della sua missione che tanta parte ha avuto nell’appassionarci alla conoscenza. E che così ha indirizzato la nostra esistenza. In Finlandia e in Corea gli insegnanti sono rispettati e molti grandi...
Per immaginare il futuro guarda che succede a scuola. Ma come si fa squadra?
Oggi all’Acquario a Roma una bella manifestazione per la scuola. Ogni intervento è proiettato verso il futuro. E non può essere diversamente. Un bambino che entra a scuola oggi ne esce probabilmente nel 2032. Non abbiamo idea di che mondo sarà nel 2032. La scuola è stata progettata per un mondo che cambiava in modo lineare, quasi prevedibile, perché si industrializzava seguendo una linea della storia relativamente chiara. Oggi il cambiamento è culturale, paradigmatico. La globalizzazione e internet sono certamente parte integrante di questo cambiamento e spingono il futuro a seguire un...
Un tedesco ci invita a fare i compiti a casa. Ma finalmente parla di scuola
Andreas Schleicher che guida il lavoro dell’Ocse sulla quantificazione della qualità dei processi educativi nelle scuole interviene sul tema dei compiti a casa. Che si dimostrano essenziali per il rendimento. Emerge tra l’altro che i giovani che vivono in famiglie disagiate spendono meno tempo degli altri a fare i compiti a casa e questo aumenta la distanza tra il loro rendimento scolastico e quello degli altri. L’Italia presenta il peggiore spread in Europa tra il tempo che gli studenti di famiglie svantaggiate passano facendo i compiti a casa e il tempo che ci passano gli...
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