La centralizzazione della maggior parte del traffico in rete e delle risorse realizzata dal successo delle piattaforme private del nuovo millennio e delle operazioni dei servizi segreti pubblici è una tendenza rispettabile ma non definitiva e ineluttabile, viste tutte le conseguenze controverse che porta con sé (equità fiscale, rischi monopolistici, difficile protezione della privacy…). Soprattutto è importante salvaguardare la caratteristica strutturale della rete: il protocollo internet è – e resta – un bene comune, le tecnologie di base del web anche, la regola della net neutrality è ancora difesa; occorre aumentare gli sforzi per l’interoperabilità delle piattaforme e per la consapevolezza dei diritti umani in internet (Dichiarazione). Ma c’è una premessa tecnico-culturale da sottolineare. L’architettura distribuita della rete è l’argomento di un numero speciale di FirstMonday, basato sul colloquio Adam di qualche anno fa, e vale la pena di leggere tutto:
“Reclaiming the Internet” with distributed architectures: An introduction
Francesca Musiani, Cécile Méadel
The decentralization of knowledge: How Carnap and Heidegger influenced the Web
Harry Halpin, Alexandre Monnin
Monuments of cyberspace: Designing the Internet beyond the network framework
Paris Chrysos
Blockchain technology as a regulatory technology: From code is law to law is code
Primavera De Filippi, Samer Hassan
Peer to party: Occupy the law
Mélanie Dulong de Rosnay
Law encoded: Towards a free speech policy model based on decentralized architectures
Argyro P. Karanasiou
Alternative rules for alternative networks? Tort law meets wireless community networks
Federica Giovanella
Local networks for local interactions: Four reasons why and a way forward
Panayotis Antoniadis
Cosmopolitical composition of distributed architectures
Dominique Boullier
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