Alberto Puliafito ha scritto un libro utile sul giornalismo nel contesto digitale. Veleggia su tutti i problemi con equilibrio, non si lascia andare a facili entusiasmi o a crisi depressive, descrive i fattori tecnici con attenzione e rimanda ad approfondimenti per gli aspetti più manualistici: soprattutto aiuta a rendersi conto del fatto che il giornalismo è soprattutto il suo metodo di lavoro e la sua fedeltà al pubblico. Senza pregiudizi. Questa consapevolezza – che fa diffusa tra i giornalisti e tra il pubblico – è la strada maestra per immaginare il futuro di una professione stretta tra due crisi: la difficile ricerca di un nuovo modello di business, la deludente esperienza connessa ai troppi abusi del modello di business precedente.
Puliafito parla di come i giornalisti possano usare SEO e social media ma invita a non lasciarsi ingabbiare dalle loro logiche e dai loro analytics. Pensa a un giornalismo fatto meno per la pubblicità e più per il pubblico pagante. Pensa a membership e sostegno in crowdfunding. Non ha la ricetta magica. Ma imposta il problema nel modo giusto: il lavoro si fa per il pubblico e con il pubblico si deve finanziare.
Alberto Puliafito, DCM. Dal giornalismo al digital content management. Teoria e tecniche delle nuove professionalità dell’informazione, Centro di documentazione giornalistica 2016.
Vedi:
Giornalismo senza pubblicità
Verification handbook
Giornalismo automatico
Le gabbie dorate dei media digitali e il giornalismo: una storia del futuro
Il giornalismo è il suo metodo. Postille all’ecosistema dell’informazione
È tutto un po’ curioso: un libro di carta (niente versione ebook?!) che parla di digital content management con note online. Come funziona esattamente il click sulla carta? 🙂
Confermo, libro splendido.