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Nature: gli algoritmi dovrebbero essere trasparenti

a.i.L’importanza degli algoritmi nella vita quotidiana è crescente. Non è giusto che il pubblico non li conosca e non li possa conoscere. È un po’ quello che è successo con i prodotti per i consumatori e che devono essere venduti con tutte le informazioni che consentono di conoscere in che modo funzionano e di proteggere la salute delle persone. Lo sostiene Nature in un articolo da leggere.

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  • […] Ma il punto è che la scatola nera elettronica può apparire più comprensibile a chi l’ha costruita e meno a chi semplicemente la osserva. La scatola nera elettronica è comunque frutto di progettazione umana e può essere più o meno guidata da pregiudizi e volontà di chi l’ha realizzata. Del resto, come dice Frank Pasquale una società che è guidata da algoritmi dei quali non si conosce il funzionamento può diventare facilmente invivibile. Ma se quel funzionamento è conosciuto a poche centrali di potere quella società diventa facilmente ingiusta e inaccettabile. Con un di più di inquietudine: in fondo bisogna riconoscere che c’è una differenza tra la scatola nera del cervello biologico e la scatola nera del cervello elettronico, perché tra umani ci si intende sulla scorta di una quantità di segni di comunicazione non verbale che con i computer mancano. Questo può fare paura (Nature è per la trasparenza). […]

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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