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Domenica, 27 gennaio 2008
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L'agenda dei cittadini E' fatta dalla conversazione dei cittadini. E...
Giuseppe Granieri e Alfonso Fuggetta stanno riflettendo sull'agenda setting dei cittadini e ne hanno scritto sui rispettivi blog.
Fuggetta richiama i meriti e i rischi di una riflessione che può portare idee nuove ma può anche prendere la strada della confusione tra il metodo e il risultato. E prosegue sulla politica e le sue complessità.
Intanto, Giuseppe osserva: "Luca sta lavorando da giorni per costruire una riflessione comune sull'agenda dei cittadini,
da contrapporre a quella
politica o dei media di massa. La situazione attuale, per come la vedo
io, è questa: è vero che la rete connette milioni di cittadini, ma gli
input che produce sono (per definizione) frammentati.
Frammentati tranne quando si raggruppano (con un meccanismo di
consenso) in una ad-hoc-crazia, ovvero in un gruppo forte che si raggruma su un interesse condiviso e fa
massa critica. In questi casi, poichè come dice zetavu
i media s'imbevono, l'agenda dei cittadini confluisce in quella politica".
E poi, da esploratore degli aggregatori, aggiunge che sarebbe necessario "aumentare la spinta dell'elettorato connesso sui media tradizionali, che sono oggi il canale preferenziale per trasformare in input un consenso ad-hoc
su un dato tema. Se la politica riceve input solo dai media
tradizionali, bisogna lavorare su questo. E' principalmente un problema
di leggibilità e di strumenti. Mille opinioni politiche da coda lunga,
frammentate su mille blog o social network non sono leggibili. Va
studiato un modo di rendere leggibile, a chi dai media tradizionali
legge la realtà,
la formazione di una massa critica di consenso/dissenso su un tema. Altrimenti il grande motore sociale che esprime opinioni e fa politica in rete continua a girare a vuoto".
Mi pare assolutamente condivisibile.
Parte mia sto riflettendo attualmente sull'ultimo numero di Problemi dell'informazione (Il mulino) che pubblica dua articoli da leggere e rileggere. "La notizia in questione" di Peppino Ortoleva, mi pare un saggio notevole che discute il senso stesso del concetto di notizia, la cui storia è relativamente recente e può avere un futuro relativamente breve; "Il giornalismo nel campo mediatico" di Angelo Agostini, che cerca di sistematizzare l'enorme labirinto di specchi del quale sembra essere fatta la vita mediatica attuale.
10:00:19 AM
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Bookblogging Memoria. Felicità. Rubrica settimanale casuale ma non troppo sui libri che prendo in mano
Sto leggendo | Salvatore Natoli La felicità. Saggio di teoria degli affetti Feltrinelli |
Nella giornata della memoria, leggo le riflessioni di Salvatore Natoli sulla "Felicità".
L'etimologia è una scienza meravigliosa. E' una sorta di generatore di analogie, percorsi paralleli, deviazioni inattese, quasi poetiche. Le parole si uniscono ad altre inopinatamente generando però senso.
La felicità di Natoli riparte dalla concezione greca. E' eudaimonìa, una sorta di traccia dell'armonia originaria dell'umanità, quando viveva riunita agli spiriti immortali. Da quando ne è separata, la felicità è ricordo archetipico ma diventa esperienza se per buona sorte ci si trova a vivere una vita di pace. I daìmon ne sono i custodi. E gli uomini fortunati sanno accettarne con ottimismo, forse, l'aiuto. La fortuna, in effetti, non si comanda. Ma le si può riservare una porta aperta.
Certo, l'attimo più intenso della felicità è un'esperienza breve in un quadro fortunato di pace che a sua volta lascia una lunga traccia nella memoria. La vita, il desiderio di vivere, di guardare avanti e costruire un mondo migliore, dipendono anche dalla quella bellissima traccia nella memoria. "Non è sbagliata la riflessione di Adorno quando scrive che fedele alla felicità è solo chi dice di essere stato felice".
Ma che cosa lascia l'orrore? Dove porta? Lo stiamo in fondo ancora pagando, l'orrore nazista, l'esperienza dell'infelicità?
Di certo, occorre elaborare quell'orrore parlandone, narrandolo. E allo stesso tempo ritrovare nella memoria il posto della felicità. In modo che non sia l'ipnotica ricerca della soddisfazione consumistica, ma qualcosa di consapevole. Ce n'è bisogno. Soprattutto mentre il constesto della nostra vita sembra andare a rotoli.
Le puntate precedenti di questa specie di "rubrica"... Libertà della conoscenza (20 gennaio 2008) Libertà della scienza (16 gennaio 2008) Leggere nella complessità (13 gennaio 2008) Leggere una storica scomparsa - 2 (6 gennaio 2008) Leggere una storia scomparsa (31 dicembre 2007) Il senso e la visione (22 dicembre 2007) L'Italia e gli italiani (16 dicembre 2007) La complessità della conoscenza (9 dicembre 2007) L'organizzazione informale (2 dicembre 2007) Il comune senso del capitalismo (4 novembre 2007) Il gioco della matematica (28 ottobre 2007) Numeri da leggere (7 ottobre 2007) Fantadesign da leggere (30 settembre 2007) Vivere una lettura filosofica della politica / 2 (23 settembre 2007) Vivere una lettura filosofica della politica (16 settembre 2007) Leggere il video partecipativo (5 agosto 2007) L'identità delle vittime (29 luglio 2007) La poesia di un amico è il titolo del racconto della tua vita (22 luglio 2007) Leggere l'incomprensione (15 luglio 2007) Il destino di leggere (8 luglio 2007) Leggere la razza padrina (1 luglio 2007) Leggere un incontro di civiltà (24 giugno 2007) Lettura bella e popolare (17 giugno 2007) Ricchezza della lettura in rete (3 giugno 2007) Mutazioni nella lettura (27 maggio 2007) Leggere nel futuro della città (20 maggio 2007) Leggere il segreto di un inventore (13 maggio 2007) L'organizzazione da leggere (6 maggio 2007) La felicità di leggere (29 aprile 2007) La scommessa di leggere (22 aprile 2007) Leggere nel pensiero (15 aprile 2007) Leggere nella mente digitale (8 aprile 2007) Leggere nella rete (1 aprile 2007) Leggere gli effetti dell'autobiografia (25 marzo 2007) Leggere memi (18 marzo 2007) Leggere l'identità del reporter (11 marzo 2007) Leggere gli scenari (4 marzo 2007) Leggere di quelli che lavorano (25 febbraio 2007) Leggere dentro e fuori (18 febbraio 2007) Leggere parole chiave (11 febbraio 2007) Leggere appunti su ciò che non può essere scritto (4 febbraio 2007) Rileggere quello che va riletto (28 gennaio 2007) Leggere quello che gli amici hanno scritto (21 gennaio 2007) Leggere quello che gli altri leggono (14 gennaio 2007) Leggere per viaggiare (7 gennaio 2007) Leggere per meditare (31 dicembre 2006) Leggere per citare (24 dicembre 2006) Gli occhiali per leggere (17 dicembre 2006) Leggere, leggerezza, legge (10 dicembre 2006) Leggere o non leggere (3 dicembre 2006) Leggere per lavorare o lavorare per leggere? (26 novembre 2006)
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