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Venerdì, 18 gennaio 2008
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Fare prototipi in serie Che cos'è davvero la mass customization
Uno dei mantra del marketing nell'era digitale è la mass customization, un concetto leggermente più largo e vagamente più efficace di personalizzazione di massa.
Una ventina d'anni fa, un'azienda meccanica giapponese era arrivata in Italia alla ricerca di interlocutori per risolvere un problema. Il suo modello di produzione prevedeva la realizzazione di prototipi, il test e l'eventuale passaggio alla produzione di massa: i prototipi però venivano realizzati da artigiani sempre più rari, perché di solito anziani. Cercavano un'azienda capace di fare un robot in grado di produrre prototipi in serie. Naturalmente la soluzione fu trovata in un robot dotato di un software molto innovativo.
Nel mondo industriale questo tipo di problema era più difficile che nel mondo digitale. Oggi i prodotti personalizzati si sprecano. Ma sono ben concepiti? Che cos'è oggi la mass customization?
Secondo me non è la creazione di prodotti dotati di molte varianti tra le quali scegliere. Quello è l'ampliamento della gamma: che qualche volta può piacere, qualche volta può generare l'ansia della scelta.
La mass customization dovrebbe derivare non da "fabbriche" ma da piattaforme di opportunità. E non dovrebbe realizzarsi in prodotti di massa con molte varianti, ma in prodotti e servizi che ogni persona veda come suoi.
Conclusione: a differenza di quanto avveniva nel mondo industriale, il tema dello standard riguarda la piattaforma mentre per il prodotto vale il tema del senso.
9:21:20 AM
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Ascoli Nel dibattito su La città del futuro
Tante persone che vivono nelle nostre città hanno dovuto vivere gli ultimi trent'anni rincorrendo un equilibrio irraggiungibile tra il tempo dedicato a procurarsi i mezzi per consumare e la soddisfazione per il livello di consumi che quei mezzi promettono. E' avvenuto, tutto questo, in un contesto mediatico martellante, pensato per alimentare indefinitamente i bisogni. E nello stesso tempo, in tante comunità, sono state disperse risorse fondamentali come i beni relazionali, i beni ambientali e i beni culturali. Le menti si sono riempite di esigenze e si sono svutate di qualità.
Ma la crisi del modello passato è evidente nella consapevolezza ormai diffusa dell'insoddisfazione generata da questa rincorsa infinita.
In tante città il dibattito sul progetto comune sembra prendere corpo, più o meno timidamente. In gran parte soffocato dall'enorme rumore delle beghe di piccolo cabotaggio che occupano la scena politica. Oggi Ascoli si interroga sul proprio futuro. E punta sulla progettazione del suo distretto culturale.
8:44:00 AM
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Luca De Biase.
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1-02-2008; 11:06:10.
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