Luca De Biase
An Italian journalist writes about what's happening in his funny country:
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Martedì, 22 gennaio 2008
 

Bella discussione sulla definizione dell'agenda

Bella la discussione sull'agenda per il paese sviluppata nei commenti ieri. Ringrazio tutti di cuore. E mi domando come possiamo contribuire. Il primo fondamentale principio, secondo me, è occuparci di informazione con spirito di servizio. E' la strada per influire sulla definizione dell'agenda senza cercare di anteporre gli interessi "di parte" a quelli "di tutti".

Come si procede? Si tratta di sviluppare dei metodi efficaci. Per parte mia, oggi ho visto un esercizio di Agenda setting sul Financial Times. Non è da copiare, ovviamente, ma da prendere in considerazione. Il giornale britannico ha dedicato una sezione al prossimo vertice di Davos. E ha cercato di definire quali dovrebbero essere i principali argomenti da discutere. Per farlo, ha deciso di credere ai suoi giornalisti più autorevoli (le cosiddette firme) e li ha riuniti attorno a un tavolo per chiedere come vorrebbero definire l'agenda. Sono stati prima individuati i principali problemi (nell'ordine: crisi del credito, geopolitica, banche e media, africa, olimpiadi cinesi, Iran e prezzo del petrolio, cambiamento climatico, tecnologia ed Europa). Ogni argomento è divenuto terreno di discussione per tutti e ciascuno ha dato la sua interpretazione del problema. La descrizione analitica della discussione è stata riportata in frasi riassuntive. Le più incisive sono state poi evidenziate nei sommari.

Nel mondo dei blog non ci sono direttori né sistemi per definire chi è chiamato a definire l'agenda. Come emergerà un meccanismo per la selezione dei problemi e per la loro elaborazione? Si dovrà necessariamente creare un insieme di luoghi di discussione, ciascuno dotato di sistemi di confronto organizzati, con regole accettate, per fare emergere gli argomenti più importanti e arrivare a spingere per un'agenda. Che ne so: una sorta di sistema di wikiagende fatte da persone che nel settore al quale sono interessati studiano e si informano sul serio... Del resto, wikipedia, con tutti i suoi difetti, è riuscita a creare un sistema di regole accettato. Ma non sto qui suggerendo una soluzione. Sto pensando a che cosa potrebbe emergere dalla rete.

Ma voglio ripetere soltanto che per me la regola fondamentale per ottenere credibilità è dare il segnale che si fa un lavoro per "condividere" e non per sostenere una parte. Quindi si tratta di contribuire in primo luogo all'informazione. Se riuscisse, nel tempo, anche i media verticali si connetteranno con queste discussioni, amplificandone l'effetto. Ci penseranno poi i social network che verranno fuori attorno ai partiti a prendere in considerazione queste agende per la discussione politica.

Il fatto è che questo è davvero urgente. La democrazia non è solo votare. Anzi, per la verità, si vota anche nei paesi non democratici. Quello che distingue la democrazia rappresentativa è soprattutto ciò che sta prima del voto: in questo senso, la democrazia è avere un sistema dell'informazione libero, nel quale ciascuno si può esprimere davvero e per il quale la discussione influisce sulle scelte che prendono i politici.

(Quello che sta dopo il voto dipende dalla costituzione, dall'interpretazione della situazione che sono in grado di generare i rappresentanti eletti, dalla qualità e dalla tenuta delle istituzioni. Ma prima del voto conta soprattutto l'informazione, imho).

9:14:14 PM    comment [];

Mani presidenziali

Questo è un pezzettino di una foto Ap che oggi ho visto sull'International Herald Tribune. E' al stretta di mano tra Barack Obama e Hillary Clinton. Nel resto della foto si vedono i due candidati sorridenti. Hanno la faccia di chi ha superato le polemiche spicciole e si augurano sportivamente una buona campagna elettorale...

E' solo una mossa per migliorare l'immagine, si può pensare cinicamente. Ma almeno è una mossa che può avere un effetto positivo dal punto di vista educativo per il pubblico che la vede.

(A proposito di educazione: devo però ammettere che mi ha stupito che Hillary dia la mano senza togliersi il guanto. Un tempo era considerato un gesto piuttosto sgarbato).


7:03:33 PM    comment [];


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