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Bill of rights perplessità Post

Telecom Italia, legge sulla sorveglianza francese, sicurezza nazionale, diritti

Due gruppi francesi, a quanto pare, stanno tentando di prendere il controllo della Telecom Italia. Un ministro francese loda le mire dei “conquistatori”. Il governo italiano si domanda come difendere una azienda di interesse nazionale (Sole, Sole, Corriere). L’idea di un intervento governativo viene messa in discussione da chi sostiene che la Francia fa parte dell’Europa. Ma si dovrebbe tener conto della nuova legge sulla sorveglianza, passata dal parlamento transalpino recentemente. La legge consente a diversi enti francesi di usare i dati raccolti con sistemi simili...

innovazione partecipazione Post

Digitale Italia: è ora di darsi una mossa

Bene. La congiuntura economica sembra favorevole. Le riforme prioritarie, piacciano o no, sono avviate e in qualche caso realizzate. L’Expo è andato. Le startup aumentano. I finanziamenti un po’ crescono. La scuola ha annunciato le sue strategie. La cultura ribadisce la defiscalizzazione dei contributi. Le tasse forse scendono. La fiducia degli italiani aumenta. I motivi per dire che il governo sta facendo bella figura non mancano. Ci si potrebbe permettere di fare anche cose di fondo che non hanno tanto impatto mediatico ma servono molto al paese. Come l’effettivo lavoro...

Bill of rights Neutralità News perplessità Post

Principi e fini. Strategia della confusione in Europa sulla neutralità della rete

I commenti di oggi sulle decisioni del Parlamento europeo in merito alla neutralità della rete sono molto divergenti. Il vice presidente della Commissione, Andrus Ansip, uno che teoricamente ci capisce, è molto soddisfatto. Tim Berners-Lee, uno che ci capisce di sicuro teoricamente e praticamente, è molto preoccupato. La lista dei critici è lunghissima: Barbara van Schewick, Edri, Quadrature du net, Marietje Schaake e così via. Notizie: BBC, Techcrunch, Businessinsider, The Verge, e così via. Ansip dopo il voto di oggi: “The voice of Europeans has been heard. Today’s vote is the...

Attenzione media Post visioni

Leadership culturale nell’architettura dell’informazione

Oggi al Summit dell’Information Architecture gli interventi hanno mostrato, a mio parere, come la ricerca dell’essenziale sia l’obiettivo di un grande percorso di progettazione.  Mentre Dan Klyn, Luisa Carrada, Massimo Crucitti e Luciano Floridi parlavano si leggeva un sottotesto. L’infosfera nella quale appunto opera l’architettura dell’informazione è un sistema complesso (v.o. “a mess”). Non è un insieme di problemi e soluzioni. Si descrive per mappe, si modella in modo semplice, se ne parla con brevità, precisione e leggerezza. In un...

Big data innovazione Post

Istat, industria, Big Data

L’approccio Big Data si sta facendo strada in Italia. In un percorso parallelo, l’industria riunita alla Luiss ha dimostrato la fattibilità e l’opportunità di usare i dati come un patrimonio da valorizzare (Luiss), e l’Istat ha dichiarato che ci crede e ci investe, dopo le sperimentazioni già effettuate (Forumpa). La statistica ufficiale ha qualcosa da dire anche nell’ambito dei Big Data. È evidente che il vecchio sistema a base di sondaggi, ottimo per quando i dati erano scarsi, si deve adattare e integrare nel nuovo contesto nel quale i dati sono abbondanti. Ma...

Attenzione media media Post

La partita della pubblicità è tecnologica

Quest’estate, dice il Guardian, i giornali britannici hanno visto proseguire e peggiorare la crisi della raccolta pubblicitaria. Anche le versioni digitali di maggiore successo, come il Mail Online (200 milioni di utenti al mese), non ce la fa a tirare. La pubblicità sembra andare fatalmente verso Facebook e Google. Il punto di vista degli editori è stato finora quello di chi controlla la parte più grossa del mercato e vede crescere i competitori tecnologici. Il nuovo punto di vista da acquisire per gli editori è quello di chi ha una dimensione piccola del mercato e può immaginare di...

Post ricerche

Intercept: la guerra dei droni

Una soffiata. Documenti in abbondanza. Ricerca giornalistica per confermarli. Per rivelare i segreti della guerra dei droni in Medio Oriente e Africa. The Intercept, il giornale co-fondato dal Glenn Greenwald (quello di Snowden) e finanziato dal miliardario Pierre Omidyar, pubblica una storia articolata sull’utilizzo dei droni da parte degli americani per l’uccisione dei nemici. Un sistema efficace, non privo di errori, spaventoso: perché i target sono decisi, localizzati e uccisi a distanza, facendo largo uso di macchine per la sorveglianza, raccolte gigantesche di dati...

informazione innovazione Post

L’essenziale

Essenziale. Una parola che è un programma: togliere tutto quello che non conta e tenere quello che davvero è importante. Una ricerca per riconoscere l’essenziale, quando riesce, porta a una sorta di svelamento (per non dire “rivelazione”). Per noi, normali ricercatori di buona volontà, è un’aspirazione, una fonte di ispirazione metodologica, un’utopia. Che come ogni utopia spinge a migliorarsi almeno un po’. La ricerca dell’essenziale è l’utopia che conduce gli organizzatori del TEDxRoncade, alla sua seconda edizione. Bisogna dire che la prima è...

Attenzione media libri Post

Martel e l’eterogeneità della rete

È davvero superata l’epoca della globalizzazione per via internettiana. Quella annunciata, sbagliando dalla giornalista dell’Economist Frances Cairncross nel suo libro Death of distance nel lontano 1987. Quella ideologicamente proposta da Thomas Friedman in The world is flat. La distanza è rimasta e il mondo si è complicato. La separazione tra chi non è connesso e gli altri resta fisicamente palpabile, economicamente spiegabile e culturalmente precisa (il digital divide è sempre meno infrastrutturale e sempre più anche economico, culturale e anagrafico). La distanza tra darknet e...

Educazione strategica media Post

Educazione e dieta mediatica

Grande pezzo di Roberto Casati sul Sole. Prende in esame i risultati della ricerca dell’Ocse sulla relazione tra i risultati dell’apprendimento a scuola e l’uso della tecnologia digitale a scuola e tra gli studenti. L’Ocse ha notato che non esiste una relazione lineare tra tecnologie e risultati: se non ci sono tecnologie, l’apprendimento è peggiore, se ce ne sono troppe è anche peggiore. Tutto il discorso si concentra sulla qualità della didattica e non sugli strumenti. Ma c’è anche un lato dietetico. Le tecnologie sono fatte per essere usate. La loro...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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