Per sapere che cosa è questo, o meglio che cosa sarà, si può vedere questo video di un paio d’anni fa. L’argomento si chiarisce verso il minuto 9. Del prototipo si parla in fondo. Non è per non dirlo qui: è per dare a Mimmo quello che è di Mimmo… Grande!
Post
Se ci pensa il mercato siamo in buone mani?
Ovviamente non siamo in buone mani se ci pensano i politici. Ma se ci pensa il mercato siamo a posto? Di che cosa stiamo parlando? Stiamo parlando della migliore allocazione delle risorse, delle scelte fondamentali per la società, della qualità della vita e così via. Oggi il presidente del Consiglio italiano ha detto al Sole che affida al mercato la soluzione del problema delle banche (vedi l’intervista sul Sole). Evidentemente è meglio che affidarla a un politico che passa di lì. Ma di certo il mercato non è quella cosa che sa allocare nel modo migliore le risorse, come sostenevano gli...
«I comici sono i nuovi intellettuali della sfera pubblica»
«I comici sono visti come i nuovi intellettuali della sfera pubblica» dice Isaac Lee, capo delle news e digital officer di Univision in un memo interno. «Questo avviene perché sono visti come più reali, autentici e capaci di tagliare attraverso tutte le boiate che si dicono ogni giorno» (Digiday). Lo ha scritto commentando l’acquisizione da parte della media company di lingua spagnola Univision di una quota di The Onion, una media company di satira. «Il genere satirico sta giocando un ruolo crescente nella nostra cultura come veicolo per il pubblico che vuole esplorare, dibattere e...
Come il grano ha addomesticato l’essere umano
Yuval Noah Harari scrive Sapiens: A Brief History of Humankind. Superdivertente la storia dell’agricoltura dal punto di vista del grano (via Kottke): Think for a moment about the Agricultural Revolution from the viewpoint of wheat. Ten thousand years ago wheat was just a wild grass, one of many, confined to a small range in the Middle East. Suddenly, within just a few short millennia, it was growing all over the world. According to the basic evolutionary criteria of survival and reproduction, wheat has become one of the most successful plants in the history of the earth. In areas such...
Giornali. La tecnologia è un obbligo. La conoscenza è il valore
Chi, quando, dove, cosa? In un articolo sul futuro dei giornali queste domande trovano una risposta nella tecnologia. Perché? In quell’articolo questa domanda trova risposta nel servizio al pubblico con informazioni che non si trovano altrove e alimentano la conoscenza. La tecnologia è obbligatoria. Assurdo nascondersi. Senza tecnologia adeguata qualunque altra cosa è inutile. Ma questo vale per tutti, dagli alberghi alle banche, dalla pubblicità alla politica. La specificità dei giornali è che hanno un “perché”. Questo “perché” è stato tradito molte volte in...
Mondi da vedere. Due libri su quello che una volta chiamavamo televisione
Nell’infosfera, il nuovo ambiente nel quale la società vive e le persone trovano il loro posto connettendosi attraverso protesi digitali come lo smartphone, i linguaggi si confondono nel software, mentre i messaggi, i racconti e tutto il resto, governati dai nuovi sistemi di distribuzione, si contendono il tempo, l’attenzione e il riconoscimento del loro pubblico, attivo o passivo. Simone Arcagni esplora l’evoluzione del linguaggio-video nell’infosfera e ne offre un saggio da leggere nel suo nuovo libro Visioni Digitali, Video, web e nuove tecnologie. Il libro è...
Fantascienza come racconto del futuro
All’Institute for the Future non fanno previsioni: «C’è una legge fondamentale degli studi sul futuro: non esistono fatti del futuro. Solo narrazioni». Una ovvia fonte di ispirazione è la fantascienza. E una ricerca dell’Institute è stata basata sulle visioni di sei scrittori di fantascienza: Age of networked matter. I visionari interpellati sono: Cory Doctorow, Warren Ellis, Rudy Rucker, Bruce Sterling, Ramez Naam e Madeline Ashby. Il risultato è sfidante per gli ottimisti. Impossibile riassumere la ricchezza delle immagini emergenti. Mi pare che la forza dirompente della...
L’editoria di fronte al picco dell’attenzione. Il nuovo modello richiede qualità e tecnologia
Siamo nell’infosfera. Un ambiente nel quale tutto è scritto. E nell’infosfera evolvono forme di intelligenza collettiva e intelligenza artificiale. La produzione di informazione continua a crescere, sostenuta dalla collaborazione forzata o divertita delle persone e dal crescente ricorso ai “robot” giornalisti. IL libro di Andreas Graefe, Guide to Automated Journalism, (Tow Center for digital journalism) dimostra la crescita velocissima della produzione di informazione a mezzo di algoritmi e intelligenza artificiale. Guido Romeo ha descritto su Nòva diverse soluzioni:...
Nuovo welfare e lavoro nell’èra digitale. Dibattito profondo in Francia a partire da uno studio di CNNum
Si tratta di una ricerca fondamentale da leggere per chiunque abbia interesse ad approfondire il senso dell’evoluzione del lavoro e del welfare nell’epoca digitale. Va letta qualunque cosa si pensi delle sue conclusioni. L’ha svolta il Conseil national du numérique per conto del ministero del Lavoro. Un riassunto è proposto da Bien. Il testo integrale è disponibile su CNNum (in pdf). Il senso della ricerca è chiaro. Il digitale sta creando condizioni radicalmente nuove per il lavoro, la solidarietà, la sicurezza economica delle persone, il ruolo dello stato. Il rapporto...
Cambia il lavoro nella “on demand economy”: freelance, contractors, digital labor, e altre ambiguità
Il lavoro che non c’è. Il lavoro che ancora prima di esserci, cambia. Il lavoro che richiede una flessibilità preventiva. Un racconto che va avanti insieme alle terribili statistiche sull’occupazione e la disoccupazione giovanile italiana. E alla narrazione delle opportunità digitali, delle piattaforme online, delle startup. Va bene o va male? Come si può fare andare meglio? Vogliamo riflettere su questa questione? Come si può vedere con equilibrio e larghezza di vedute questo problema? Propongo ai commentatori che per caso passano di qui di lasciare un pensiero. Oppure sulla...
Commenti