Home » Post

Post

innovazione Post

Perché ci domandiamo dov’è il centro delle startup in Italia?

Da quando è partita la storia delle startup italiane – cioè da quando si chiamano così – c’è un sottodibattito relativo al modello da perseguire: 1. Il discorso mainstream è stato dominato da una visione molto influenzata dall’esempio di Silicon Valley; 2. Molti osservatori hanno invece criticato la centralità della California e sottolineato la moltiplicazione dei modelli, indicando Israele, Londra, Berlino e altri esempi come dimostrazione; 3. Altri hanno detto che l’Italia è diversa da tutti gli altri luoghi. Tutto interessante. Ma nessuna sintesi banalizzante...

Economia Felicità innovazione Post ricerche

I robot al lavoro. E il 47% degli umani? Una nuova ricerca di Frey e Osborne

Carl Benedikt Frey e Michael A. Osborne, ricercatori a Oxford, nel 2013 avevano scritto un paper supercitato che tra l’altro segnalava come il 47% dei lavoratori americani rischiassero di essere sostituiti da robot e altre macchine (The future of employment: how susceptible are jobs to computerisation?) Based on these estimates, we examine ex- pected impacts of future computerisation on US labour market outcomes, with the primary objective of analysing the number of jobs at risk and the relationship between an occupation’s probability of computerisation, wages and educational attainment...

partecipazione Post

Il braccio di ferro fiscale. Stati e multinazionali (digitali e non)

Dopo aver raggiunto un accordo con Apple per sanare il passato delle controversie fiscali con la multinazionale americana (qui), lo stato italiano comincia ad affrontare il tema Google (Reuters). Google è accusata, si dice, di aver evitato tasse per 227 milioni di euro tra il 2009 e il 2013. Al di là della valutazione, la vicenda segue un’altro accordo, raggiunto in Regno Unito, tra lo stato e Google. Senza entrare nel merito, il fenomeno si può vedere dall’alto come una sorta di bizzarro aggiustamento, in attesa di meglio. Si direbbe, in effetti, che ci sia un braccio di ferro...

Bill of rights perplessità Post

Chi crede all’innocenza dello smartphone? I metadati dicono tutto

Quanto registriamo ogni giorno di noi, senza saperlo? Vale la pena di ricordarcelo. Perché lo smartphone è una macchina della registrazione continua e anche senza ascoltare le telefonate o leggere i contenuti delle conversazioni chi conosce i metadati riesce a scoprire praticamente tutto. Vale la pena di ricordarlo perché l’infosfera è fatta da un sacco di cose, comprese le tracce che lascia ciascun individuo dotato di una protesi come lo smartphone. Una vecchia ricerca riassunta da Dimitri Tokmetzis per De Correspondent lo ricordava qualche tempo fa. In una sola settimana di...

innovazione Post visioni

Appunti sulle previsioni riguardanti l’intelligenza artificiale

Nel giorno in cui abbiamo perso Marvin Minsky vale la pena di leggere criticamente le previsioni sui tempi di sviluppo dell’intelligenza artificiale. Minsky era talmente entusiasta della disciplina che aveva contribuito a fondare che negli anni Sessanta pensava che i computer sarebbero diventati più intelligenti degli umani in un decennio o due. Già dagli anni Ottanta si era fatto più cauto. E l’anno scorso aveva detto che nei prossimi quarant’anni ci saranno grandi progressi, ma suggeriva di andarci piano con le previsioni (FT, Mit). Oggi, per esempio, Narrative Scienze...

Bill of rights Post

Diverso potere

Juan Carlos de Martin ha scritto un grande pezzo sul potere all’epoca di internet: Sarà la forza delle democrazie a plasmare il futuro di Internet (Stampa). Consente di vedere come la democrazia coevolva con la struttura della rete. Non si interpreta il mondo attuale affidandosi all’oggettività dei fenomeni tecnologici o delle logiche finanziarie o delle dinamiche delle “guerre” al terrorismo. C’è anche lo spazio del dibattito civico. Anche se appare schiacciato. E per tornare a vederlo crescere occorre una consapevolezza civica che è contrastata proprio dai...

Attenzione media libri media Post ricerche

Digital Humanities, Bocconi e Bruxelles

Una disciplina emergente. Le Digital Humanities sono partite come una sorta di applicazione delle tecnologie digitali alla ricerca degli umanisti, con attività di digitalizzazione degli archivi e altro. Ma oggi sono evolute, in parallelo con la pervasività dell’infosfera e l’evoluzione delle problematiche sulla concezione dell’umano. Insomma, non si tratta di più di digitalizzazione dell’abituale ma di esplorazione dello sconosciuto. Vorrei segnalare due programmi di lavoro avviati. Il primo è alla Bocconi. Il secondo all’Istituto italiano di cultura a Bruxelles...

innovazione Post

Che cosa sarà questo?

Per sapere che cosa è questo, o meglio che cosa sarà, si può vedere questo video di un paio d’anni fa. L’argomento si chiarisce verso il minuto 9. Del prototipo si parla in fondo. Non è per non dirlo qui: è per dare a Mimmo quello che è di Mimmo… Grande!

Economia Felicità perplessità Post

Se ci pensa il mercato siamo in buone mani?

Ovviamente non siamo in buone mani se ci pensano i politici. Ma se ci pensa il mercato siamo a posto? Di che cosa stiamo parlando? Stiamo parlando della migliore allocazione delle risorse, delle scelte fondamentali per la società, della qualità della vita e così via. Oggi il presidente del Consiglio italiano ha detto al Sole che affida al mercato la soluzione del problema delle banche (vedi l’intervista sul Sole). Evidentemente è meglio che affidarla a un politico che passa di lì. Ma di certo il mercato non è quella cosa che sa allocare nel modo migliore le risorse, come sostenevano gli...

Attenzione media informazione persone Post

«I comici sono i nuovi intellettuali della sfera pubblica»

«I comici sono visti come i nuovi intellettuali della sfera pubblica» dice Isaac Lee, capo delle news e digital officer di Univision in un memo interno. «Questo avviene perché sono visti come più reali, autentici e capaci di tagliare attraverso tutte le boiate che si dicono ogni giorno» (Digiday). Lo ha scritto commentando l’acquisizione da parte della media company di lingua spagnola Univision di una quota di The Onion, una media company di satira. «Il genere satirico sta giocando un ruolo crescente nella nostra cultura come veicolo per il pubblico che vuole esplorare, dibattere e...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

Video

Post più letti

Post più condivisi