Ricevo questo post e credo che sia bello da leggere. Lo manda Sandro Calvani, Senior Adviser presso la Mae Fah Luang Foundation under Royal Patronage, docente universitario di politiche dello sviluppo sostenibile. È stato dirigente della Caritas Italiana e diversi organi delle Nazioni Unite. Membro del World Economic Forum, ha lavorato in 135 paesi per 35 anni. Ha scritto 26 libri e 750 articoli sulla sua esperienza. Il suo sito. La foto è di Wikipedia Lo scambio d’epoca: come Gianni Rodari mi ha accompagnato nelle sfide del mondo. Nel centesimo anniversario della nascita (1920) e...
persone
Clayton Christensen
Clayton Christensen è morto il 23 gennaio 2020, a 67 anni, per un cancro. L’economista che ha inventato il termine “disruptive innovation” e che ancora si fatica a tradurre in italiano, ha avuto un’influenza enorme sugli studi di management e sulla coscienza dell’occidente. Harvard Business Review gli dedica una pagina con tutti i link agli articoli essenziali: The Essential Clayton Christensen Articles Ci sono alcuni capisaldi: Disruptive Technologies: Catching the Wave 1995 Skate to Where the Money Will Be 2001 Innovation Killers: How Financial Tools Destroy...
Assange
Avevo conosciuto Julian Assange nel corso di un Suo passaggio fugace al TED di Oxford, molti anni fa. Si muoveva circospetto, come se si sentisse continuamente seguito. Seduto con le spalle al muro per parlare con qualche amico e un giornalista, non smetteva di lanciare inutili sguardi all’indietro. Di certo si aspettava il peggio. Ma non aveva ancora portato a termine le sue imprese più grandi. Per esempio non aveva ancora pubblicato i documenti della diplomazia americana che l’hanno messo nel mirino del governo Usa. Stando dentro l’ambasciata dell’Equador non ha...
La tradizione di Russel Baker
Il giornalista ironico e saggio che il Pulitzer a riconosciuto tra i grandi, Russel Baker, scomparso due giorni, tra l’altro ha scritto: «In America, niente muore più in fretta della tradizione». Una battuta alla Oscar Wilde che fa pensare all’Italia in quanto opposta all’America, da quel punto di vista. Non è un male ricordare e trasmettere la cultura antica verso il futuro. È un male invischiarsi nel vecchio come fosse qualcosa di intoccabile. È un bene saper chiudere le partite e cominciarne di nuove. È un bene buttare giù palazzi di basso valore e età elevata per creare...
Joi Ito: The Practice of Change
I strongly recommend reading and commenting Joi Ito’s The Practice of Change. How I survived being interested in everything. Joi starts with an Abstract: “Over the last century civilization has systematically supported a market- based approach to developing technical, financial, social and legal tools that focus on efficiency, growth and productivity. In this manner we have achieved considerable progress on some of the most pressing humanitarian challenges, such as eradicating infectious diseases and making life easier and more convenient. However, we have often put our tools and...
Persone citate nel “Lavoro del futuro” in ordine di apparizione
Non so a che cosa possa servire, ma magari qualcuno può trovare utile questo elenco di persone citate nel libro “Il lavoro del futuro” (Codice 2018). Intanto, vanno avanti le presentazioni del libro: la prossima a Livorno, il 13 agosto, alla Rotonda di Ardenza, alle 21:00. Carl Benedikt Frey Michael A. Osborne Enrico Giovannini Stefano Scarpetta Clay Shirky Guido Gentili Jerry Kaplan Edoardo Segantini Erik Brynjolfsson Andrew McAfee John Maynard Keynes Marco Bentivogli Anna Rita Manca Péter Benczúr Nick Bostrom Bruce Sterling Stuart Armstrong Riccardo Bovetti Stephen Hawking...
World processor
INGO GÜNTHER
Thin is the new deep. Il punto di vista di Kenneth Goldsmith
Kenneth Goldsmith è un poeta. La foto – tratta da Wikipedia, licenza creative commons, tagliata per renderla orizzontale – lo ritrae mentre alla Casa Bianca davanti al presidente Barack Obama legge poeticamente le informazioni sul traffico. Secondo Goldsmith ogni testo è poetico se visto dal punto di vista poetico. La poesia consente di rivivere ogni cosa da un punto di vista profondo, è una forma di consapevolezza. È esplorazione del mondo attraverso il linguaggio, la cultura, la prospettiva poetica. Il gesto surrealista è pienamente accettabile. Il suo libro –...
Joi Ito e Singularity: i limiti dell’esponenziale
Una delle discussioni più appassionanti degli ultimi tempi è quella che oppone la Singularity University al Media Lab del Mit guidato da Joi Ito. E per quanto mi riguarda, sto con Joi (Nòva). Da molto tempo, la Singularity appare troppo orientata a sfruttare l’intuizione intellettuale che deriva dall’osservazione della crescita esponenziale della capacità di elaborazione dei chip e troppo poco intenta a sviluppare il senso critico intorno a quell’intuizione. Insomma: l’idea esponenziale rischia di diventare un dogma. E per questo la sua scienza rischia di diventare una...
Dino Pedreschi. È possibile una politica con una visione?
Sarebbe magnifico discutere di come si potrebbe sviluppare una visione in grado di costituire un contesto più concreto e orientato al futuro per le scelte politiche (dei cittadini e dei politici). Dino Pedreschi offre uno spunto con un testo che ha inviato a questo blog. Dino è un grande data scientist: è consapevole della profondità del cambiamento che sta attraversando l’organizzazione sociale ed economica sulla scorta delle enormi trasformazioni alimentate dai Big Data, dall’intelligenza artificiale, dalla robotica (queste le sue pubblicazioni scientifiche). Opportunità epocali...
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