Nell’intervista di oggi sul Corriere, Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi, lascia aperte tutte le porte. La Telecom Italia potrebbe dunque restare così (improbabile), vendere il Brasile (sterilizzando la sua crescita), separare la rete (smentendo anni di dinieghi e accordandosi col governo Renzi), tentare di diventare anche una specie di tv via cavo, oppure vendere a Orange o altri. Tutto è possibile. Deciderà una logica industriale o una logica finanziaria? Dipenderà anche da quanto il Parlamento Europeo saprà difendere la net neutrality?
News
Trialoghi europei. Il Parlamento può salvare la net neutrality
Il Parlamento è l’istituzione che più chiaramente e fortemente ha difeso la net neutrality in Europa. I rappresentanti eletti dei cittadini europei hanno votato con coerenza per diverse volte a favore della regola che salvaguarda il diritto di innovare senza chiedere il permesso agli operatori telefonici. Ma il Consiglio e la Commissione non si convincono. Le lobby che passeggiano sulla libertà della rete e sulla democrazia europea si oppongono alla neutralità della rete in nome di una mal intesa convinzione: creare barriere alla libertà di innovare per mantenere e sviluppare una nuova...
Primo caso net neutrality all’FCC contro Time Warner
L’accusa è che Time Warner fa pagare troppo alla Commercial Network Services, un content provider, per distribuire i suoi video. La FCC deve decidere se si tratta di una violazione della net neutrality (WashPost).
Ossessione mail: undo send
Google ha aggiunto definitivamente la funzione “undo sendo” nella mail. Si va nelle impostazioni e si mette un segno accanto all’opzione per attivarla. E si sceglie per quanti secondi deve restare attiva. Per esempio, si setta a 10 secondi e quindi per quel periodo dopo aver mandato una mail ci si può ripensare e cancellarla (VentureBeat).
Change.org a 100 milioni
Complimenti a Change.org e ai suoi utenti! SAN FRANCISCO, CA – 23/06/2015 – Change.org, la più grande piattaforma per il cambiamento sociale, annuncia oggi che oltre 100 milioni di persone, in 196 paesi nel mondo, stanno creando cambiamento. A livello internazionale, i nostri dati mostrano come queste persone abbiano depositato sulla piattaforma 585 milioni di firme, con 38 milioni di utenti che hanno lanciato o firmato una petizione vincente. In Italia Change.org è arrivata a luglio 2012, gli utenti registrati sono oggi 3.811.000, con 8.146 petizioni attive. Ad oggi...
FARE: materiale didattico aperto e libero dal Politecnico di Torino
FARE è un nuovo portale per la distribuzione di materiale didattico e scientifico in formato aperto e creative commons sviluppato al Politecnico di Torino. Tra l’altro c’è anche una soluzione per videoconferenze e lezioni a distanza. Chi lo prova e lo vuole commentare è benvenuto.
Rosario Rizzuto rettore a Padova
Rosario Rizzuto è il nuovo rettore dell’università di Padova. Ha 53 anni ed è uno scienziato formidabile. Si è fatto conoscere per le sue ricerche sul mitocondrio, un organello affascinante della cellula. Ha finora diretto il dipartimento di scienze biomediche. (Il Mattino). Nòva ha ospitato una sua lezione breve nel corso di una RoundTable: L’energia della vita.
Per Uber un’ardua sentenza. Ma le altre piattaforme?
E dunque la Commissione del lavoro della California ha dato ragione a una autista che chiedeva di essere trattata come dipendente. E ha condannato Uber a pagare le spese da lei sostenute nello svolgimento del lavoro. Uber va in appello (Slate). “Defendants hold themselves out as nothing more than a neutral technological platform, designed simply to enable drivers and passengers to transact the business of transportation,” the commission writes. “The reality, however, is that Defendants are involved in every aspect of the operation.” Il punto è che se questa decisione dovesse valere per tutti...
Sorprendenti mappe del mondo: italiani intelligenti e male informati
L’Italia è un paese popolato da persone intelligenti e male informate. Queste mappe del mondo mostrano che il QI medio degli italiani è tra i più elevati e che la qualità dell’informazione è messa in discussione dai problemi che incontra la libertà di stampa. Altre mappe qui. Se i commentatori hanno suggerimenti su dati che migliorino questa informazione sono i benvenuti.
Nuovi dataset dell’Ocse sulla distribuzione della ricchezza
Questa è davvero soltanto una segnalazione. Ma poiché non si fa che discutere di distribuzione (o di concentrazione) della ricchezza vale la pena di sapere che l’Ocse ha distribuito un sistema di dataset scaricabili e utilizzabili in materia. Si trova qui.
Commenti