Il nome era stato scelto per una serie di motivi, nessuno dei quali prevalente. Molti pensavano che fosse essenzialmente un grido di gioia, magari adatto al surf, come allora si chiamava la navigazione in internet. Secondo i più sofisticati, ricordava i personaggi di una storia dei Viaggi di Gulliver. E molti invece spiegano che andava bene come acronimo per frasi da nerd tipo “Yet Another Hierarchically Organized Oracle” oppure “Yet Another Hierarchical Officious Oracle”. Yahoo!, con il punto esclamativo, divenne certamente una storia da pionieri. Ho visto i fondatori...
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Jeff Bezos e la filantropia per i giornali
Una bellissima intervista di Massimo Russo a Jeff Bezos sulla Repubblica. Un uomo chiaro e netto. Con un senso del limite e della possibilità di superarlo. Chi lo ha incontrato ricorda la sua risata, gli occhi accesi e a tratti persino empatici, le parole dirette e semplici: si ritrova tutto molto ben descritto nel pezzo di Massimo. Un passaggio però merita una discussione. Quando commenta il modello di business dei giornali: A proposito di passioni, a titolo personale lei ha acquistato il quotidiano Washington Post. I media tradizionali hanno un futuro? E sarà un settore basato sulla...
Europei. Tre milioni online
Il campionato europeo di calcio del 2016 è stato seguito online da milioni di persone. La finale, per esempio, è stata vista da 3.31 milioni di persone via Akamai.
La crescita, esponenziale, si vede in questa infografica.
La legge sulla neutralità della rete in Italia
Ha fatto un passo avanti la legge sulla neutralità della rete italiana, anche se la locuzione “neutralità della rete” non è al centro della legge. Primo firmatario Stefano Quintarelli. Sostenitore decisivo Antonello Giacomelli (Sole). Bello l’esordio. Se un servizio offre l’accesso a un sottoinsieme di internet non può dire di essere un servizio di accesso a internet. Internet è soltanto la rete aperta e neutrale che conosciamo. Quella specie di rete che piace a chi la vuole sezionare, prioritizzare, discriminare, non è internet. Le forme di discriminazione...
Dati e critica dell’infosfera italiana
Un gruppo di ricerca dell’università Suor Orsola Benincasa ha raccolto una quantità di dati sull’infosfera italiana e sul modo degli italiani di informarsi. E li ha classificati secondo uno schema critico che aiuta a vedere gli effetti di filtro algoritmico, le concentrazioni di attenzione, la difficoltà di ridefinire l’autorevolezza delle fonti e molto altro (Infosfera italiana 2016, pdf.).
Media Ecology. Congresso mondiale a Bologna
Questa settimana, la Media Ecology Association tiene il suo congresso mondiale: il programma è fittissimo e si svolge tra il 23 e il 26 giugno a Bologna. Tra i direttori dell’associazione che saranno presenti a Bologna c’è Brian Cogan, NYU. Le definizioni di Media Ecology sono diverse. Ma ovviamente rispecchiano la crescente consapevolezza del fatto che i media sono ormai parte dell’ambiente nel quale si sviluppa l’esperienza umana e soprattutto indicano che l’approccio per comprenderli non è più quello lineare-industriale, ma si deve fondare sulla conoscenza dei...
Il giornalismo dell’innovazione. Due appunti e un pezzo di contesto
Esiste un genere, il giornalismo dell’innovazione, che si occupa di informare su un argomento trasversale, dai confini labili, dall’importanza crescente. Un pezzo di Brian Rashid su Forbes offre un’idea: Innovation journalism is a form of journalism that cuts across the traditional story areas. Instead of just being limited to writing about one field or area, i.e. politics, technology, celebrity or sports, innovation journalism covers the whole story. Where traditional journalism relies on silos, innovation journalism eliminates them. Where traditional journalism sees...
Sensus, smartguitar, va avanti
Sensus, la smartguitar di Mind continua a raccogliere finanziamenti per proseguire lo sviluppo del prodotto (si avvicina ai 500mila euro). Ne avevamo parlato qui. Un video da guardare per avere un’idea delle features:
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Grosse notizie dal Garante. L’ultimo numero della newsletter tratta Facebook e i fake, i giornalisti e i blogger
Nella NEWSLETTER N. 414 del 27 aprile 2016 del Garante per la protezione dei dati personali ci sono due decisioni notevoli: 1. Facebook deve bloccare i fake: “Facebook dovrà comunicare ad un proprio utente tutti i dati che lo riguardano – informazioni personali, fotografie, post – anche quelli inseriti e condivisi da un falso account, il cosiddetto “fake”. Non solo: la società di Menlo Park dovrà bloccare il fake ai fini di un’eventuale intervento da parte della magistratura. Lo ha stabilito il Garante per la protezione dei dati personali nella sua prima...
Ci possiamo capire qualcosa? Dirk Helbing: la crescita esponenziale di tutto aumenta la complessità
Nel corso della conferenza organizzata l’altro giorno dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles al Bozar, con Telmo Pievani, Dirk Helbing ha fatto notare che esiste una tendenza poco sottolineata nella relazione tra conoscenza e digitalizzazione. La crescita esponenziale della capacità di elaborazione e della sofisticatezza dei programmi di gestione dei dati è ovviamente importante, ma il suo passo è più lento della crescita esponenziale della quantità di dati elaborabili e gestibili! Significa che aumenta la complessità. E’ un altro modo per dire che la dinamica della...
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