Nicholas Humphrey si chiede che cosa sia la coscienza. Il suo Rosso è una lezione di filosofia, un impeto di curiosità, una dimostrazione di come si possa condurre una ricerca, in un territorio inesplorato. Perché indefinito, sfuggente, labirintico: attraente come un Eldorado intellettuale ma che nessuno può davvero affermare di aver visitato davvero. La coscienza è un concetto molto più evocato che spiegato. È la chiave della nostra conoscenza, eppure è imprendibile. Dov’è? Perché abbiamo bisogno di postularne l’esistenza? Perché abbiamo la certezza di averne l’esperienza...
Approfondimenti
Readings #5 – Ecologia, media sociali, giornalismo
Il Transition Network ha un’idea notevole. Prendere iniziative per accompagnare la transizione verso un mondo ecologicamente più sano. La strategia relativa all’alimentazione è da approfondire. Matthew Kushin pubblica su FirstMonday uno studio sulla politica e Facebook. Una ricerca empirica sulle discussioni politiche che si sviluppano nel social network, che sembra smentire il luogo comune che ritiene Facebook un luogo di posizioni estreme e paradossali. Il giornalismo che racconta i fatti che avvengono nei luoghi più difficili e meno seguiti dai media può migliorare con...
Editoria che vende online
Secondo l’Osservatorio Netcomm del Politecnico di Milano, l’ecommerce cresce in Italia: “In forte crescita la vendita online di Abbigliamento (+42%), l’Editoria, musica ed audiovisivi registra un +17%, mentre si riduce il Turismo (-3%), che rappresenta il 51% del valore dell’eCommerce in Italia, confermandosi il primo settore in assoluto. Rimane comunque prevalente in Italia la vendita di servizi (66%) rispetto alla vendita di prodotti (34%), in contro-fase rispetto ai mercati esteri”.
In effetti, l’Ibs è arrivato a 45 milioni di fatturato nel 2009.
“Problemi dell’Informazione”
Con l’approvazione del direttore, Angelo Agostini, questo blog può offrire l’accesso al nuovo numero di “ProInfo_3-2009.pdf“. C’è tra l’altro un pezzo di Claudio Giua sul giornalismo e l’innovazione digitale, a confronto con un contributo meno concentrato sul punto di vista dell’editore e più orientato al punto di vista del giornalismo innovatore. Gaspar commenta. Altri segnali in un post precedente. Giornalisti inutili? Editori in difficoltà? Pubblico attivo in grado di fare da solo? Il dibattito è avviato da tempo. Probabilmente...
“Problemi dell’Informazione”, settembre 2009
Con l’approvazione del direttore, Angelo Agostini, questo blog può offrire l’accesso al nuovo numero di “ProInfo_3-2009.pdf“. C’è tra l’altro un pezzo di Claudio Giua sul giornalismo e l’innovazione digitale, a confronto con un contributo meno concentrato sul punto di vista dell’editore e più orientato al punto di vista del giornalismo innovatore. Il tema è chiaro: gli editori sono gli imprenditori che devono trovare e gestire il modello di business dei giornali. I giornalisti sono coloro che fanno l’informazione. Entrambi i ruoli devono...
Readings #3 – Daniel Kahneman on information and more
Daniel Kahneman risponde al tema lanciato da un’intervista di Edge a Frank Schirrmacher, che di questi tempi è ossessionato da una domanda: è chiaro che la tecnologia sta cambiando la capacità umana di pensare, di ricordare, di esprimersi; è chiaro che le persone sono sempre più dipendenti dalle tecnologie; c’è qualcosa di fondamentale che sta succedendo; ma la cultura umana sta evolvendo in modo sufficientemente veloce per adattarsi a tutto questo? Kahneman dice che è possibile che il sistema dell’informazione attuale stia cambiando il nostro modo di essere umani e la...
Oldies #1 – Joy, Schwartz, Goldhaber…
Bill Joy Why the future doesn’t need us Wired 2000 Se non comprendiamo la tecnologia che sta entrando in contatto con il nostro corpo, prima o poi saremo tentati di migliorare tanto il nostro corpo da generare una sorta di nuova specie post-umana. Che potrebbe diventare la prossima specie dominante nella storia dell’evoluzione. Barry Schwartz The paradox of choice Ted 2005 Poca scelta è una sofferenza. Troppa scelta è un’ansia. Che può diventare inaccettabile e paralizzante. Perché troppa scelta genera enormi aspettative. E dopo qualunque faticoso processo di scelta, la...
Confusione Murdoch
Ok. A quanto pare non è che Murdoch fosse davvero interessato a far pagare ai consumatori tutte le sue pubblicazioni online. Semplicemente non è contento di come vanno le cose attualmente. E vuole che gli aggregatori restituiscano una parte del valore che generano in base ai contenuti di proprietà degli editori. In effetti, la sua strategia è cambiata radicalmente almeno quattro volte negli ultimi dieci anni. E anche negli ultimi tempi, le sue idee si sono andate progressivamente precisando…
Social network e felicità
Da ricordare un passaggio di Christakis e Fowler sulla relazione tra social network e segnali di soddisfazione o felicità emergenti. I due sono autori di una ricerca sulla generazione di convenzioni in rete. Un risultato della tendenza emulativa che si osserva in rete: ogni persona felice che si aggiunge alla rete sociale di ciascuno aumenta la sua probabilità di essere a sua volta felice del 9%. Il pezzo era su Edge: SOCIAL NETWORKS AND HAPPINESS By Nicholas A. Christakis & James H. FowlerWe found that social networks have clusters of happy and unhappy people within them that reach out...
Diritti dei lettori
Nel quadro dei due dibattiti contemporanei che stiamo sviluppando, tendiamo ad approfondire il tema della libertà di espressione e informazione, da una parte, e, dall’altra, la questione della crisi dei diritti degli autori e del business degli editori. Non si parla quasi mai, se non indirettamente dei diritti dei lettori. Ma perché occuparsene? Si potrebbe in effetti lasciare al “mercato” il compito di risolvere la questione. i lettori dedicano il loro tempo e qualche volta i loro soldi a qualche particolare pubblicazione e lo fanno consapevolmente e a loro rischio e...
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