Può darsi che per chi cerca di trovare un ascensore sociale l’America sia ancora un sogno. Ma come insegnano i flussi di migranti nel Mediterraneo, l’Europa lo certamente. Ma non è una meta interessante solo per chi ha il portafoglio vuoto. Una ricerca di Mercer mostra che lo è anche per gli espatriati con le spese pagate dall’azienda (Wef). Vienna resta al primo posto in questa classifica mondiale (Forbes). E sette su dieci sono città europee: Vienna (1), Zurich (2), Munich (4), Dusseldorf (6), Frankfurt (7), Geneva (8), and Copenhagen (9). In America prevalgono nettamente...
Economia Felicità
Nell’economia della conoscenza il valore si concentra sul significato
A chi appartiene la mia identità
Qui si fa un ragionamento un po’ speculativo. Ma almeno è relativamente breve. Frédéric Filloux (MondayNote) discute in modo articolato sui profili personali in rete. A che cosa servono per le piattaforme private, per gli editori, per le persone. Le loro forme esplicite e quelle implicite. Contengono le informazioni sulle persone, le loro relazioni, i modelli di consumo, le preferenze, le affinità politiche, i gusti letterari e molto altro. È chiaro che sono un valore immenso, quei profili. Sono di fatto le identità delle persone. A chi appartengono? In pratica, sono stati raccolti...
Intelligenza estesa: si può fare meglio di quello che teme chi è preoccupato per l’intelligenza artificiale
All’Mit stanno studiando la fattibilità e le conseguenze di un approccio distribuito all’intelligenza artificiale. Un approccio che consenta da un lato di fare ricorso a un sistema distribuito di risorse e dall’altro di costruire un’architettura che invece di generare un potere fuori controllo estenda organicamente, naturalmente, l’intelligenza esistente in rete. Non per nulla all’Mit c’è anche il centro per lo studio dell’intelligenza collettiva. E soprattutto c’è il MediaLab guidato da Joi Ito (Extended intelligence): Beyond...
Conosci “Garments Without Guilt”?
Mentre ci rendiamo conto a ogni inchiesta che il sistema della produzione di abbigliamento è diventato un problema globale, con condizioni di produzione spesso pessime per i lavoratori (nei paesi in sviluppo solitamente) e con un aumento del consumo e dello spreco di energia e risorse (nei paesi sviluppati solitamente), cominciano a crescere le iniziative alternative. Per esempio “Garments Without Guilt” cerca di favorire la diffusione di uno standard di qualità delle condizioni del lavoro. I marchi sensibili all’argomento potrebbero dare un’occhiata a questa idea e...
TTIP in mezzo all’Atlantico. Che cosa è segreto. Che cosa si sa. Di che cosa si dovrebbe discutere
La trattativa segreta tra Ue e Usa per il nuovo trattato di libero scambio chiamato TTIP alimenta polemiche, sospetti, preoccupazioni, speranze lobbistiche. Ma soprattutto disinteresse. Ed è questo il problema. Il TTIP non si occupa molto di dazi, visto che di questi ne sono rimasti pochi. Si occupa di omogeneizzare le regole degli stati, quelle che vengono interpretate come freni al libero commercio e che possono rendere più o meno sicuro il quadro normativo per chi investe oltre Atlantico. E istituisce una procedurq attraverso la quale le multinazionali che si sentono discriminate in una...
Imperdibile: The philosophy of information
Un’introduzione alla filosofia dell’informazione. Con tutti i concetti basilari. Liberamente disponibile in pdf su Accademia. Intanto segnalo, poi ne parliamo.
Italia-Germania: collaborazione o si salvi chi può?
Nella guerra economica che si sta svolgendo a valle della crisi del 2008, le economie europee sono alle prese con il dilemma fondamentale: cooperare separarsi per salvare il salvabile. La questione principale, al momento, è il rallentamento della crescita cinese e il peggioramento delle economie basate sul petrolio: generano meno esportazioni o meno prospettive di esportazione, quindi meno crescita dappertutto. In Europa, l’Italia ha segnato una crescita dello 0,7, meno delle aspettative, proprio perché soprattutto nell’ultima parte dell’anno si è avvertito questo...
Ocse: dove i lavoratori stanno bene la produttività è maggiore. I datori di lavoro avvertiti lo sanno. In Italia non lo sanno tutti
L’Ocse ha pubblicato un database molto significativo sulle condizioni dei lavoratori nei diversi paesi. La qualità delle condizioni dei lavoratori sono migliori in Australia, Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Norvegia e Svizzera. I paesi dove i lavoratori stanno peggio sono: Estonia, Grecia, Ungheria, Italia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Turchia (Ocse, pdf). I paesi virtuosi sono forti in almeno due delle tre dimensioni della qualità delle condizioni dei lavoratori considerate dall’Ocse (vedi i grafici), trovate rispondendo alle seguenti domande:...
L’Italia dei piccoli passi. Crowdfunding culturale: 200mila euro raccolti da BeCrowdy
Dice Rossella Lombardozzi, cofounder di BeCrowdy, che la piattaforma di crowdfunding per progetti culturali e artistici ha raccolto in due anni oltre 200mila euro. Pochi? Tanti? Di certo, infinitamente di più di qualche anno fa, quando il sistema non esisteva. Per gli scettici, può apparire meno di quello che un paese come il nostro potrebbe fare. Ma non si può non vedere che si tratta dell’apertura di una strada. Tra l’altro, Lombardozzi racconta di come il successo chiarissimo ottenuto da un progetto dei Gang abbia attirato altri gruppi “simili” e alimentato la...
World Economic Forum. La moltiplicazione dei pani e della plastica
Se continua così, per il 2050, negli oceani ci sarà più plastica che pesce (QZ). Un rapporto del World Economic Forum calcola che ci sia un miliardo di tonnellate di pesce nell’oceano. Non ci sono motivi particolari per pensare che questo peso aumenterà o diminuirà significativamente nei prossimi decenni. Nel frattempo, invece, la plastica gettata in mare continua a crescere: secondo le stime, è destinata a crescere del 4,8% ogni anno fino al 2025; da allora, la crescita dovrebbe diminuire al 3% fino al 2050. Se tutto questo è vero, nel 2050, nell’oceano ci saranno più tonnellate...
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