Un passaggio a Nord-Est può dare energia. Il Veneto innova. I suoi imprenditori sviluppano una loro cultura dell’innovazione. Diversa da quella degli americani, dei tedeschi, capace di generare valore e risultati. Con aziende piccole sulla scala globale, ma grandi sulla scala della qualità. Una ricerca dell’Ocse può servire alla consapevolezza dell’ecosistema dell’innovazione veneto e, generalizzando, italiano. L’Ocse ha proposto uno studio empiricamente robusto sulla relazione tra politiche di inclusione e miglioramento della produttività (The Productivity...
Economia Felicità
Nell’economia della conoscenza il valore si concentra sul significato
Tecnocratici e populisti sono simili. Come andare oltre? Appunti da Symbola
La Casta fa figli, dice Alessandro Bergonzoni. I perdenti sono la maggioranza, dice l’economista Leonardo Becchetti, parlando della trasformazione e della crisi attuale. E i perdenti, come mostrano i fatti politici contemporanei, si alleano per abbattere i vincenti. Ma la contrapposizione tra populisti e tecnocratici è falsa. Lo spostamento di asse non è un’estenuante contrattazione sulla flessibilità. Ma un cambio di paradigma. Le aziende inclusive e connesse fanno valore attraverso la moltiplicazione delle interazioni sociali nella diversità e nella valorizzazione delle reti internazionali...
Il rigore tedesco. La sconfitta italiana. La psicanalisi
Giuliano Castigliego ha scritto un pezzo non consolatorio per tutti quelli che stanno meditando sul senso della sconfitta.
Meditare sulla sconfitta significa pensare a quello che veramente vogliamo vincere. Significa di conseguenza pensare alle forme dell’esclusione e dell’inclusione sociale. È un percorso di formazione, ovviamente. E soprattutto è la presa di coscienza di quella sorta di imperativo che gli umani si portano dentro: «devi farcela». Senza di esso, con tutti i rischi che esso produce, non ci sarebbe società, non ci sarebbe vita, probabilmente.
Quando il possibile muore nel potere
Deve esserci un preciso momento in cui il possibile muore nel potere. Una persona lotta per cambiare le cose, riesce a ottenere i mezzi per realizzare i suoi obiettivi, comincia a usarli e si trova a dover scegliere: tra consumare quei mezzi per compiere il cambiamento che voleva o difenderli da chi glieli vuole portare via. Visto dall’esterno, quel momento si riconosce solo dai suoi frutti nel tempo. Ma per la persona è in un preciso sistema di relazioni: se quello che fa discende da ciò che voleva fare, o se quello che fa deriva dalle richieste o dalle pressioni o dalle azioni altrui...
Populisti e tecnocratici. C’è una via d’uscita (a parte Brexit)…
Populisti o tecnocratici? Tertium datur: queste sono alternative pessime, estremiste, prevalenti attualmente ma non coprono tutto l’arco delle possibilità. Riprendiamo da un punto accennato in un precedente post. La Brexit ha evidenziato due punti di vista divergenti: secondo un punto di vista siamo di fronte al confronto tra il populismo stupido e un governo sovranazionale intelligente; secondo un altro punto di vista siamo di fronte a un confronto tra un popolo libero e un sistema tecnocratico stupido. La conclusione, parziale, era: probabilmente si sono confrontati un populismo...
Brexit: la Chernobyl dell’ecologia dei media
Le bugie che hanno convinto tanti inglesi a votare per la Brexit sono state parte di un inquinamento mediatico che ha provocato danni incalcolabili alla società (Economist). Viste le conseguenze, quell’inquinamento mediatico durato anni che ha diffuso panzane sul funzionamento dell’Europa è una specie di Chernobyl dell’ecologia dei media. Nello stesso tempo l’Europa si deve domandare se non si debba curare il suo eccesso di tecnocrazia (Miopia). È il punto di partenza della “lezione” proposta alla Media Ecology Association in occasione del conferimento del...
Media Ecology. Gli Awards: Luciano Floridi, Bruce Sterling e… Beh, incredibile: grazie…
La ricerca internazionale sull’ecologia dei media avanza in molte direzioni. I media sono ormai parte dell’ambiente nel quale si sviluppa l’esperienza umana, lo definiscono in parte influenzando i comportamenti in maniera cosciente e spesso inconsapevole, costituiscono un sistema complesso: l’infosfera assomiglia a un ecosistema e lo studio dei media assomiglia all’ecologia. Il congresso globale di “ecologia dei media” che per la prima volta si tiene in Europa comincia oggi a Bologna (Mea2016). La necessità dell’ecologia dei media è nella sensibilità di una parte non...
Media Ecology. Congresso mondiale a Bologna
Questa settimana, la Media Ecology Association tiene il suo congresso mondiale: il programma è fittissimo e si svolge tra il 23 e il 26 giugno a Bologna. Tra i direttori dell’associazione che saranno presenti a Bologna c’è Brian Cogan, NYU. Le definizioni di Media Ecology sono diverse. Ma ovviamente rispecchiano la crescente consapevolezza del fatto che i media sono ormai parte dell’ambiente nel quale si sviluppa l’esperienza umana e soprattutto indicano che l’approccio per comprenderli non è più quello lineare-industriale, ma si deve fondare sulla conoscenza dei...
L’ecosistema urbano per la salvezza del pianeta
La crescita demografica sul pianeta sarà concentrata nelle città (Ambrosetti). E sarà essenzialmente legata all’invecchiamento della popolazione (Onu). Lo spazio occupato dalle aree urbane continuerà a espandersi e la biodiversità sarà messa in discussione. Per questo Edward Wilson propone con molto coraggio intellettuale di destinare metà del pianeta a riserva naturale. Uno spazio inviolabile nel quale lasciare sviluppare l’ecosistema senza troppe interferenze umane, senza consumo di suolo, senza banalizzazione della biodiversità. La forza morale, dice Wilson, è propria delle...
Il Compasso di Ezio Manzini
Il momento in cui Ezio Manzini riceve il Compasso d’Oro alla carriera. Un momento bello, giusto e buono. Grande Ezio!
Vedi:
Una lezione di Ezio Manzini
Design per l’innovazione sociale
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