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Attenzione media

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Discussioni: De Benedetti e il pagamento dei giornali

Dopo il post che analizzava la proposta di CarloDe Benedetti di dare una quota di quanto gli utenti pagano per l’Adsl ai quotidiani c’è stata una notevole discussione. A tratti satirica, generalmente critica. Alcuni approvano. Ecco alcuni blog che hanno commentato. Luca Bonesini, Antonio Dini, Penne Digitali. Ed ecco i commenti (su questo blog, su Facebook e su FriendFeed): By Gennaro Carotenuto on September 24, 2009 5:07 PM E quest’obolo come lo chiamiamo? Perché la chiesa cattolica non dovrebbe chiedere l’8 per...

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De Benedetti: ai giornali una parte del prezzo adsl

Finalmente gli editori si muovono con delle proposte concrete per il loro business. Abbiamo visto qualche giorno fa i francesi. Oggi sul Sole è arrivata la proposta di Carlo De Benedetti: una quota di quanto gli utenti pagano per l’Adsl dovrebbe andare ai quotidiani, visto che a suo dire “fonti” americane e tedesche sostengono che il 30% del traffico in rete è generato da siti di quotidiani e reti tv. Non basterà. Se in Italia ci sono 13 milioni di connessioni ad alta velocità che costano in media 20 euro al mese quanto ne vogliamo dare ai giornali (mica pure alle...

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Shirky e gli editori (update)

NiemanJournalismLab pubblica l’intervento di Shirky citato e commentato ieri. E lo intitola efficacemente: Clay Shirky: Let a thousand flowers bloom to replace newspapers; don’t build a paywall around a public good Nel frattempo arriva questa idea di Post-media publishing che conferma un’idea anticipata qui...

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Shirky e gli editori

Allora si diceva. David Weinberger e Ethan Zuckerman riportano un discorso di Clay Shirky sul giornalismo. Il tema è: come sopravviverà il giornalismo nella sua forma più affidabile? Shirky dice che non c’è proprio niente di bello nell’osservare che molti giornali sono destinati a chiudere. Gli utopisti che vedono nell’informazione spontanea della rete la soluzione a ogni problema, dice Shirky, hanno torto. I giornali tradizionali hanno reso possibile almeno un po’ di giornalismo affidabile e la loro scomparsa lo mette a rischio. La crisi dei giornali tradizionali...

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Shirky, Weinberger, Zuckerman e il giornalismo affidabile

David Weinberger e Ethan Zuckerman riportano un discorso di Clay Shirky sul giornalismo. Il tema è: come sopravviverà il giornalismo nella sua forma più affidabile? Sperimentazione, varietà di modelli di business, chiarimento delle relazioni con la pubblicità. (Tra poco aggiungo un paio di cose: perché mi pare che il tema sia affrontato confondendo il ruolo dei giornalisti e quello degli editori).

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Aggregatori giornalistici di tweet

Il New York Times pensa di costruire un sistema per seguire in modo organizzato i tweet specializzati su vari argomenti. E’ un’attività editoriale e giornalistica che dovrebbe aggiungere una sorta di contestualizzazione alle notizie emergenti su Twitter, facilitandone l’utilizzazione come fonte di informazione...

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Le Monde, Figaro, Médiapart

Alcuni editori francesi non sembrano presi dal panico per la crisi. Ecco alcuni appunti presi al convegno di Asti in materia. David Guiraud, direttore generale del gruppo Le Monde “La crisi dei giornali? È apocalisse o metamorfosi? Di sicuro è una sfida. Si è passati dalla logica dell’offerta alla logica della domanda. E poi a una nuova situazione nella quale tutti offrono e domandano. In questo percorso si è distrutto molto valore. (Ma Le Monde non resterà a lungo gratuito su iPhone). Il valore che resta e che conta è quello del marchio. Che fare? Ricentrare...

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Editori tosti

Un’impressione su tutte da Asti (convegno segnalato ieri): ci sono editori tosti, che non si fanno prendere dal panico ma costruiscono. Come Le Monde e Le Figaro. (Cenni su twitter.com/lucadebiase). E c’è una piattaforma per giornalisti tosti che riesce a farsi pagare per i contenuti, rifiutando la pubblicità: Médiapart. (Domani altre info: ora sono di corsa col cellulare).

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Domani sui giornali

Domani il dibattito: “L’ultima edicola: crisi, bulimia e cambiamenti dell’informazione nel nuovo millennio”. Ad Asti, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Tra i partecipanti annunciati: David Ghiraud direttore generale di Le Monde, Werner De Schepper del gruppo svizzero Aargauer Zeitung Medien, Peter Rothenbuelher direttore di Edipress e caporedattore de Le Matin, Luciano Bosio Direttore studio marketing di Figaro Medias. Credo che sia finita la discussione sulla fine dei giornali. E che sia ora di parlare di transizione. I giornalisti e...

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Emergenza di informazioni

Spotlight su GoogleNews fa emergere i pezzi approfonditi, sulla base delle segnalazioni dei blogger (anche se non si sa bene come funziona l’algoritmo). E’ un esempio di una serie di piattaforme che tentano di rispondere alla domanda di segnalazioni di articoli di qualità online. Ne parla NiemanJournalismLab. La selezione realizzata sulla base di algoritmi e media sociali sta procedendo. Per i giornalisti la consolazione è che i pezzi più importanti sono di solito realizzati da professionisti. Il problema è soprattutto degli editori.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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