Un esempio dell’approccio ecologico all’internet si trova nelle parole di Katharina Borchert, capo dell’innovazione a Mozilla, che ha deciso di occuparsi di disinformazione in rete (Poynter). Il rapporto sulla salute di internet, pubblicato in gennaio, è un esempio importante di analisi perché mette insieme i valori di fondo che rendono l’ecosistema internettiano ricco di possibilità innovative e i fatti che mettono in discussione il suo equilibrio di lungo termine. Borchert è convinta che la disinformazione sia un danno enorme per la salute dell’ecosistema internettiano, «perché decresce enormemente l’utilità di questa straordinaria risorsa». Queste sono parole ecologicamente corrette. Il problema non è soltanto concentrato sul singolo attacco alla qualità dell’informazione: il problema è anche nell’attacco alla qualità del sistema nel suo complesso. E non è tanto alla politica che si pensa, come ancora una volta giustamente dice Borchert: «Se prendiamo in considerazione l’informazione sulla salute, la dimensione della disinformazione in quel campo è terrificante».
10/08/2017 11:06
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Ecologia dei media: Katharina Borchert, Mozilla, la disinformazione e la salute di internet
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Luca De Biase

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