Annunciata un’iniziativa di collaborazione nell’innovazione per lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche ed economiche destinate a sostenere il giornalismo in Europa tra Google e diverse testate. Bene la rottura del pregiudizio anti-Google che ha caratterizzato le sterili polemiche del recente passato. Bene la rottura dell’approccio vagamente corporativo degli editori. Bene i 150 milioni che Google investirà.
Si può sorridere dei grandi editorialisti critici delle prime forme di accordo del genere avviate in passato in Belgio e in Francia e che oggi plaudono. Ma di certo questo approccio appare ben congegnato. E casomai ci sarebbe da chiedersi se questa “alleanza” sarà aperta non solo ad altri giornali ma anche ad altre piattaforme, a partire da Facebook. E se frenerà l’innovazione in comparti che potrebbero create forme di concorrenza alla piattaforma americana. Vedremo. Per ora il passaggio al pragmatismo da parte degli editori appare positivo. E anche la possibilità che una collaborazione con Google aumenti la cultura internettiana nelle aziende editoriali coinvolte.
Ecco il comunicato:
Google e importanti editori europei annunciano la Digital News Initiative
28 Aprile 2015 – FT Media Conference 2015 – Londra – Google e otto dei principali editori europei annunciano oggi la Digital News Initiative (DNI), una partnership che ha l’obiettivo di supportare il giornalismo di qualità in Europa attraverso tecnologia e innovazione. I partner fondatori sono Les Echos (Francia), FAZ (Germania), The Financial Times (Regno Unito), The Guardian (Regno Unito), NRC Media (Paesi Bassi), El Pais (Spagna), La Stampa (Italia) e Die Zeit (Germania), unitamente ad altre importanti organizzazioni che si occupano di giornalismo tra cui lo European Journalism Centre (EJC), il Global Editors Network (GEN), l’International News Media Association (INMA).
L’obiettivo di DNI è quello di favore lo sviluppo di un ecosistema di informazione sostenibile e promuovere l’innovazione nel campo del giornalismo digitale attraverso la collaborazione e il dialogo costanti tra i settori della tecnologia e dell’informazione. DNI cercherà di estendere la propria attività ad altri editori europei e tutti i player coinvolti nel settore dell’informazione digitale europea potranno prendere parte a uno o tutti i suoi elementi.
Carlo D’Asaro Biondo, Presidente Strategic Relationships di Google in Europa, ha dichiarato:
“Internet offre opportunità immense per creare e diffondere grande giornalismo, tuttavia ci sono anche questioni legittime su come il giornalismo di alta qualità possa esse sostenuto nell’era digitale. Attraverso la Digital News Initiative Google lavorerà a fianco di editori e organizzazioni che si occupano di giornalismo per contribuire a sviluppare modelli più sostenibili per l’informazione. E’ solo l’inizio del percorso e invitiamo altri a unirsi a noi.”
DNI si concentrerà su tre aree principali:
Sviluppo prodotto: Google e gli editori istituiranno un “gruppo di lavoro sul prodotto” in grado di alimentare un dialogo costante per esplorare lo sviluppo di prodotti legati all’incremento dei ricavi, del traffico e del coinvolgimento dei lettori.
Il gruppo di lavoro sul prodotto sarà un piccolo organismo costituito da editori europei, grandi e piccoli, che rappresenteranno le priorità del settore dell’informazione e fungeranno da punto di contatto nel dialogo su pubblicità, video, apps, comprensione dei dati, contenuti a pagamento e Google News.
Google e i partner fondatori hanno già cominciato ad esplorare una serie di idee legate al prodotto e si aspettano ulteriori proposte con la crescita di DNI.
L’obiettivo è che questo dialogo porti a sviluppi di prodotto in grado di beneficiare l’eco-sistema dell’informazione nel suo complesso.
Supporto all’innovazione: Google supporterà e stimolerà l’innovazione nel giornalismo digitale nei prossimi tre anni.
In questo arco di tempo, Google metterà a disposizione 150 milioni di Euro per progetti in grado di dimostrare un nuovo approccio al giornalismo digitale.
Chiunque lavori all’innovazione dell’informazione online potrà farne richiesta, inclusi editori riconosciuti, testate solo online e start up tecnologiche legate al mondo dell’informazione.
La DNI stabilirà criteri e modalità con un advisory group composto da editori e organizzazioni esperte nella gestione di award in ambito giornalistico.
Le richieste saranno valutate in base alloro grado di innovazione, fattibilità e impatto potenziale.
Formazione & Ricerca:
Google investirà in formazione e nello sviluppo di nuove risorse per giornalisti e redazioni in Europa. Nello specifico:
persone dedicate per lavorare con le redazioni sulle competenze digitali
partnerships formative con organizzazioni giornalistiche tra cui lo European Journalism Centre, WAN-IFRA, GEN, il Centro per il Giornalismo Investigativo e Hacks/Hackers, un’organizzazione che mette insieme giornalisti ed esperti di tecnologia
risorse online e strumenti avanzati per i giornalisti.
Google finanzierà ricerche sullo scenario media, tra cui all’inizio:
una versione ampliata del Digital News Report del Reuters Institute che analizzi le modalità di fruizione delle notizie e il comportamento dei lettori in Europa, in 20 paesi
Borse di studio per la ricerca accademica sul giornalismo computazionale, tra cui data journalism, crowdsourcing e analisi dati
estensione all’Europa del programma Google Journalism Fellowships.
L’opinione di editori e organizzazioni su DNI:
Les Echos
“Negli ultimi tre anni, la prima edizione del Google Innovation Fund for the Press (FINP) ha mostrato che una collaborazione di successo fra Google e il mondo dell’informazione è possibile. Oggi, la Digital News Initiative ampia il concetto. Non solo viene esteso il Fondo su scala europea, ma la DNI include un programma completo di formazione e ricerca, nonché un insieme di prodotti concreti da sviluppare con gli editori, finalizzati a incrementare la monetizzazione dei nostri contenuti a valore aggiunto. Il consolidamento della collaborazione dovrebbe migliorare enormemente i fondamenti dell’economia dell’informazione digitale”.
Francis Morel, CEO del Groupe Les Echos e VP del Fonds pour l’Innovation Numérique et la Presse (FINP)
FT
“Crediamo che ci sia spazio per una maggiore collaborazione nell’ambito della ricerca, monetizzazione e sviluppo di strumenti e report analitici per l’industria dell’informazione. Speriamo, e ci aspettiamo, che questo possa condurre ad una migliore esperienza utente, capace di distingue e valutare i contenuti originali e supportare modelli di accesso a pagamento”
Jon Slade, Managing Director, B2C, Financial Times
Global Editors Network (GEN)
“DNI è una grande iniziativa di cui si sentiva davvero il bisogno. Come Global Editors Network (GEN) siamo convinti che l’innovazione sia tornata nelle redazioni. Crediamo nei progetti congiunti e nella cooperazione internazionale, ecco perché siamo certi che DNI darà un contributo di valore nello sviluppo di un ecosistema dei media europeo.”
Bertrand Pecquerie, CEO Global Editors Network
International News Media Association (INMA)
“Accelerare le competenze digitali a tutti i livelli nell’industria dei media è cruciale per la trasformazione del business dei marchi editoriali. International News Media Association (INMA) supporta le iniziative in grado di aggiornare il quoziente di innovazione delle imprese del settore e ritiene che DNI sarà un propulsore per lo sviluppo e la formazione digitale.”
Earl J. Wilkinson, Executive Director e CEO, International News Media Association (INMA)
European Journalism Centre (EJC)
“Nell’era digitale, il giornalismo di qualità si trova ad affrontare sfide e opportunità completamente nuove. Per preservarlo e svilupparlo ulteriormente è necessario dare a giornalisti, redazioni e editori gli strumenti per rispondere in maniera adeguata. Un investimento rilevante nella formazione e nello sviluppo di nuovi strumenti e tecniche è quindi più che benvenuto, in particolare quando arriva da uno dei motori di Internet come lo conosciamo oggi.”
Wilfried Ruetten, Director European Journalism Centre
Reuters Institute for the Study of Journalism, Università di Oxford
“Già dal 2013 Google, unitamente a una serie di altri partner, supporta il Reuters Institute Digital News Report. I finanziamenti ulteriori che Google ci ha dato per i prossimi tre anni ci consentiranno di ampliare la portata dello studio, fino a coprire 20 paesi europei. In un momento di cambiamenti mai visti prima, miriamo a sviluppare uno studio paneuropeo che tracci la transizione all’editoria digitale e possa rappresentare una risorsa di grande valore per manager, giornalisti e ricercatori.”
Dr. David Levy, Director, Reuters Institute for the Study of Journalism, University of Oxford
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