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BookBlogging – L’ossimoro del potere intelligente

More about Leadership e potere. Haed, soft, smart powerEsiste il potere intelligente? Oppure il potere è solo un meccanismo banale che offre a chi lo detiene l’unica priorità di esercitarlo per mantenerlo? 
Domande antiche. Che non si possono evitare. Specialmente in un’epoca in cui se non la sostanza, almeno l’espressione culturale del potere si trasforma profondamente, insieme a tutto l’ecosistema della conoscenza. Aprendo scenari nuovi per un esercizio più intelligente del potere ma anche per un esercizio ancor più sottile, manipolatorio e verticistico del potere.
Il momento storico richiede riflessioni vere su questi argomenti. E lo dimostra il fatto che i più generosi pensatori che si occupano dell’argomento non fanno mancare la loro voce.
Il maestro del “soft power”, Joseph Nye, ha scritto un saggio divulgativo pubblicato negli Anticorpi di Laterza, sulle dimensioni “soft”, “hard” e “smart” del potere, in relazione alla leadership. E il maestro della società della rete, Manuel Castells, ha scritto un saggio profondo, impegnativo e appassionante sulle trasformazioni del potere nella società della rete.

More about Communication PowerQuello che emerge, mi pare, è il bisogno intellettuale e pratico di sottolineare l’aspetto culturale del potere.
La forma istituzionale con la quale si attribuisce il potere non è sufficiente a definirlo. Anzi, in molti casi, il potere vero tende a sfuggire dalle mani di chi per ruolo istituzionale dovrebbe detenerlo.
Perché il potere non è soltanto un insieme di leve di comando. Esiste, da sempre ma soprattutto nell’epoca della conoscenza, solo in quanto si sa raccontare, legittimare, spiegare e motivare.
Tra leadership e potere non ci sono più troppe differenze in un momento in cui le forme della comunicazione si modificano tanto profondamente, acquisendo ogni giorno di più la capacità di influenzare le decisioni comuni e le tendenze storiche.
Ecco alcune citazioni:
Nye – Le dimensioni del potere. 1. “Tre cruciali abilità di soft power: intelligenza emotiva, capacità di visione progettuale e capacità di comunicazione”; 2. “Abilità organizzativa e abilità politica machiavellica, proprie dello hard power”; 3. “Intelligenza contestuale, che permette al leader di usare queste abilità in diverse combinazioni, producendo strategie di smart power”.
Nye – “George W. Bush ha detto una volta che il suo ruolo di leader consisteva nell’essere colui che decide. Ma anche se Bush avesse preso decisioni migliori, di solito da un leader ci aspettiamo qualcosa di più: vogliamo qualcuno che rafforzi la nostra idendità e ci dica chi siamo. Un leader viene giudicato non soltanto per l’efficacia delle sue azioni, ma anche per il significato che sa creare e trasmettere”.
Nye – “Il potere è la capacità di influenzare il comportamento altrui per ottenere i risultati che si desiderano”.
Castells – “Power is the most fundamental process in society, since society is defined around values and institutions, and what is valued and institutionalized is defined by power relationships”.
Castells – “Power is the relational capacity that enablea a social actor to influence asymmetrically the decisions of other social actors in wuays that favor the empowered actor’s will, interests, and values. Power is exercised by means of coercion (or the possibility of it) and/or by the construction of meaning on the basis of the discourses through which social actors guide their action”.
Castells – “Power in the network society is communication power”.
La parola chiave e in entrambi autori “influenzare”. È come se si dovesse sempre più pensare al potere come a un sistema che agisce non in base a condizionamenti fisici ma culturali, mentali. 
Se la questione che si pone è come “riprogrammare” il network che costituisce il principale ambiente con il quale i poteri e i contropoteri si confrontano, è chiaro che si tratta di un problema essenzialmente culturale. Il che significa che l’elaborazione di idee, la verifica alla luce dei fatti, la comunicazione, la disponibilità di sapere e informazione, la libertà di espressione e rielaborazione delle idee, la ricchezza di connessioni tra le persone e la qualità dei servizi che producono notizie, formazione, dibattito, elaborazione, incentivi al confronto pacifico delle opinioni, sono gli argomenti intorno ai quali si decide la pace, lo sviluppo, la possibilità per ciascuno di ricercare la felicità.
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Alcuni libri che ho comprato               Impressioni mentre leggo
Luca Castellitto
Il sogno del bambino stregone
Piemme

Kazuo Ishiguro
Nocturnes
Faber and faber

La storia vista con gli occhi
di un bambino cui la società chiede
troppo. Perché scrivere è agire.

Racconti. Da una piazza
italiana a un appartamento
londinese. In cerca di senso.

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Le puntate precedenti di questa specie di “rubrica”…
L’arte dell’artigiano (28 giugno 2009)
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Viaggio per la felicità (2 novembre 2008)
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  • Ultimamente mi dicono che sono brutale, quindi brutale sarò: ma Nye come pensa che le personalità politiche diano senso alla propria leadership se non prendendo decisioni, ossia, come direbbe Schmitt, scegliendo nei casi d’eccezione ? Che significa “rafforzare l’identità” senza la decisione, ossia le azioni ? Altrimenti è solo comunicazione. E un leader che voglia essere tale solo con lacomunicazione fa la fine di ObaOba.

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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