Alcuni libri che ho comprato | Impressioni mentre leggo |
Edoardo Boncinelli Prima lezione di biologia Laterza Erri De Luca Il giorno prima della felicità Feltrinelli | Di passaggio in passaggio, dal dna agli ecosistemi, alla biosfera… Il sottilissimo spazio della vita è complesso, fragile, soprendente. A Napoli. Le avventure di un bambino che inopinatamente scopre una sete inestinguibile di sapere. E trova libri e racconti memorabili. |
Sinapsi sociali (25 gennaio 2009)
Le storie contro la storia (18 gennaio 2009)
Io non sono il mio cervello (11 gennaio 2009)
Luminosa oscurità (4 gennaio 2009)
Il nuovo paradigma della finanza (21 dicembre 2008)
Il pericolo e l’intelligenza (14 dicembre 2008)
Beato chi si scandalizza (30 novembre 2008)
Viaggio per la felicità (2 novembre 2008)
Mercato o capitalismo (19 ottobre 2008)
Hacker (12 ottobre 2008)
Odio (27 settembre 2008)
Querdenker (24 agosto 2008)
L’indicibile segreto del segreto (14 agosto 2008)
Il filo dei libri (15 luglio 2008)
Felicità in azienda (28 maggio 2008)
Siamo le nostre azioni pubbliche (11 maggio 2008)
Senza povertà (4 maggio 2008)
Nothing ends (27 aprile 2008)
Esplorazioni insensate (5 aprile 2008)
L’arte del rinnovamento (16 marzo 2008)
L’arte nella storia (9 marzo 2008)
La logica della decrescita (2 marzo 2008)
La lettura dei confini (24 febbraio 2008)
La fortuna della filosofia (17 febbraio 2008)
Pensieri astratti su realtà concrete (3 febbraio 2008)
Memoria. Felicità (27 gennaio 2008)
Libertà della conoscenza (20 gennaio 2008)
Libertà della scienza (16 gennaio 2008)
Leggere nella complessità (13 gennaio 2008)
Leggere una storica scomparsa – 2 (6 gennaio 2008)
Leggere una storia scomparsa (31 dicembre 2007)
Il senso e la visione (22 dicembre 2007)
L’Italia e gli italiani (16 dicembre 2007)
La complessità della conoscenza (9 dicembre 2007)
L’organizzazione informale (2 dicembre 2007)
Il comune senso del capitalismo (4 novembre 2007)
Il gioco della matematica (28 ottobre 2007)
Numeri da leggere (7 ottobre 2007)
Fantadesign da leggere (30 settembre 2007)
Vivere una lettura filosofica della politica / 2 (23 settembre 2007)
Vivere una lettura filosofica della politica (16 settembre 2007)
Leggere il video partecipativo (5 agosto 2007)
L’identità delle vittime (29 luglio 2007)
La poesia di un amico è il titolo del racconto della tua vita (22 luglio 2007)
Leg
gere l’incomprensione (15 luglio 2007)
Il destino di leggere (8 luglio 2007)
Leggere la razza padrina (1 luglio 2007)
Leggere un incontro di civiltà (24 giugno 2007)
Lettura bella e popolare (17 giugno 2007)
Ricchezza della lettura in rete (3 giugno 2007)
Mutazioni nella lettura (27 maggio 2007)
Leggere nel futuro della città (20 maggio 2007)
Leggere il segreto di un inventore (13 maggio 2007)
L’organizzazione da leggere (6 maggio 2007)
La felicità di leggere (29 aprile 2007)
La scommessa di leggere (22 aprile 2007)
Leggere nel pensiero (15 aprile 2007)
Leggere nella mente digitale (8 aprile 2007)
Leggere nella rete (1 aprile 2007)
Leggere gli effetti dell’autobiografia (25 marzo 2007)
Leggere memi (18 marzo 2007)
Leggere l’identità del reporter (11 marzo 2007)
Leggere gli scenari (4 marzo 2007)
Leggere di quelli che lavorano (25 febbraio 2007)
Leggere dentro e fuori (18 febbraio 2007)
Leggere parole chiave (11 febbraio 2007)
Leggere appunti su ciò che non può essere scritto (4 febbraio 2007)
Rileggere quello che va riletto (28 gennaio 2007)
Leggere quello che gli amici hanno scritto (21 gennaio 2007)
Leggere quello che gli altri leggono (14 gennaio 2007)
Leggere per viaggiare (7 gennaio 2007)
Leggere per meditare (31 dicembre 2006)
Leggere per citare (24 dicembre 2006)
Gli occhiali per leggere (17 dicembre 2006)
Leggere, leggerezza, legge (10 dicembre 2006)
Leggere o non leggere (3 dicembre 2006)
Leggere per lavorare o lavorare per leggere? (26 novembre 2006)
Scrivono di libri: Clelia Mazzini (Akatalēpsìa), Luisa Carrada (Il mestiere di scrivere), Stefania Mola (Squilibri), Ste (melodiainotturna), Ossimora (Antonia nella notte), Remo Bassini (Appunti), Seia Montanelli (Paese d’Ottobre), Renee (Book of the day), Mitì Vigliero (Placida Signora), Gian Paolo Serino (Satisfiction), Gattostanco, Gabriella Alù (Non solo Proust), Patrizia Bruce (Dimmi, cosa leggi?), Angèle Paoli (Terres del femmes), Alessio. E… Vibrisse, Lipperatura, Litteratitudine. Wittgenstein, talvolta. E inoltre: Bottega di Lettura, Penna e mouse, Bookrepublic. La Frusta. Zam. Booksblog. E MilanoNera. E Sottotomo… BooksWebTv. Palagniac. Ama
lteo. Carmilla online. Antonio Genna. E Nazione indiana.
Pagina aNobii (social network sui libri)
In libreria: Economia della felicità, dalla blogosfera al valore del dono e oltre, Feltrinelli
Attenzione a non confondere imprenditore con innovatore.
Può capitare che le figure coincidano, ma spesso così non è, e in certi casi non è nemmeno possibile dove, (esempio Italia), non c’è una struttura di Venture Capital per supportare belle idee che necessitano di ingenti capitali.
In moltissimi casi l’idea non basta perchè poi occorre commercializzarla e questo costa, tantissimo, e basti guardare le tariffe dei giornali e delle TV.
Purtroppo i comunicatori di mestiere, o perchè ignorano o perchè sono pregati di non farlo dal loro inserzionista, non raccontano quali siano stati i colpi di fortuna, le furberie ed anche le illegalità grandi e piccole cui si sono dovuti adattare grandi innovatori per trovare il capitale di rischio.
Purtroppo questa pericolosa associazione innovatore=imprenditore sta bloccando quel poco di Venture Capital che c’è in Italia perchè si pretende che chi ha una bella idea poi sia anche un bravo imprenditore con il bel risultato che siamo praticamente fermi, o meglio, scivoliamo lentamente all’indietro.
beh è schumpeter che fa quella che chiami confusione: in realtà, lui ha tutto il diritto di pensare in effetti all’imprenditore come innovatore (e di ritenere che sarà finanziato dal credito); inoltre, schumpeter esplicitamente afferma che quando non è più innovatore non è più nemmeno imprenditore… se ha avuto successo diventa rentier o altro…
Di Schumpter è fondamentale la lezione dell’innovazione distruttiva, che era anche di Mao (innovare è distruggere); però è un pensatore da relazionare al suo tempo dove era possibile innovare con poco e poteva esserci l’equazione imprenditore=innovatore.
Oggi non è più possibile, ed infatti i maggiori innovatori sono le grandi aziende multinazionali
http://www.theinquirer.it/2009/01/16/ibm-ancora-una-volta-leader-nei-brevetti.html
uniche che possono investire in ricerca, sia interna sia finanziando quella universitaria, e sopratutto con i mezzi per commercializzarle le invenzioni.
Per i geniacci solitari con una bella idea non è possibile fare impresa oggi, a meno che non possiedano capitali propri per avviarsi.
In questo senso non bisogna creare false illusioni.
Per far nascere qualcosa occorre:
– un folle con un’idea innovativa,
– un assatanato che la realizzi,
– un visionario che ci metta i soldi.
Scusa se mi cito.
http://cannedcat.blogspot.com/2009/01/fantascienza-e-realt.html