Luca De Biase

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An Italian journalist writes about what's happening in his funny country:
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Lunedì, 10 dicembre 2007

La scoperta globale delle Winx

Elisabetta Povoledo, bravissima giornalista che scrive sull'International Herald Tribune, scrive un pezzo sulle Winx. In un mondo dell'entertainment dominato da americani e giapponesi è bello leggere di una piccola superpotenza italiana, anzi marchigiana. Con un profitto di 16 milioni di euro l'anno scorso.

Non è che manchino in Italia queste aziende superprofittevoli nell'entertainment. Tipo la Bonelli, quella di Tex Willer. Il problema è quello di capire se riescono a sfondare all'estero. E questo articolo di Povoledo segnala che c'è - oggi - qualche spazio in più. Paradossalmente, in Italia c'è l'indotto dei disegnatori e sceneggiatori ma non ancora il front end globale dell'industria del divertimento. Ma niente impedisce di pensare che nasca (o meglio che cresca). E che possa coltivare un'importante prospettiva di successo globale. Stile, cultura, capacità... Se i nuovi media mettono in discussione il potere tradizionale dei giganti dell'entertainment, allora qualche spazio per nuovi protagonisti si può davvero creare.

Tag: Winx, Elisabetta Povoledo, Rainbow

4:08:14 PM    comment [];

Nuovo modello di business per giornali

La Reuters ha firmato un accordo con l'International Herald Tribune: l'agenzia fornirà articoli al giornale internazionale e sarà pagata non con un abbonamento ma con una quota della raccolta pubblicitaria.

Tipicamente le agenzie forniscono i loro contenuti ai giornali in base a un abbonamento. E i giornali usano quello che ritengono giusto usare. In questo caso ci sono anche dei contenuti scelti apposta dalla Reuters per l'International Herald Tribune (andranno anche nelle pagine che oggi si chiamano Marketplace by Bloomberg, pagine che ovviamente cambieranno nome); e il pagamento sarà variabile in funzione del valore della pubblicità che verrà attirata anche da quel servizio.

Il lavoro della Reuters diventa un po' più autoriale e un po' meno agnostico rispetto alla forma finale che le sue notizie assumono di fronte ai lettori.

Generalizzando il concetto, si direbbe che si vada verso una relazione nella quale la piattaforma di distribuzione ospita autori e organizzazioni autoriali, fornendo un modello di business e naturalmente aggiungendo - nel caso delle testate importanti come l'International Herald Tribune - il valore della sua linea editoriale, il tipico valore del "bene esperienza". Un'economia dell'informazione che si allontana dalla condizione industriale nella quale c'erano i notiziari da una parte e i content provider semi-anomimi dall'altra; e che si avvicina a una sorta di economia della simbiosi, nella quale autori, organizzazioni autoriali e piattaforme non vivono gli uni senza le altre.

Tag: giornali, reuters, revenue sharing

3:40:41 PM    comment [];

Copyright e corruzione

Lawrence Lessig non ha cambiato obiettivo. Liberale, repubblicano, convinto assertore del mercato e, dunque, avversario degli eccessi commessi dai colossi del copyright. Lavora da anni per la libera creazione delle nuove idee che ha bisogno della libera disponibilità delle idee sviluppate in passato. E crede che l'avanzare generalizzato del copyright sia un freno allo sviluppo della cultura. Ma perché, a quanto pare, si concentra ormai soprattutto sulla lotta alla corruzione?

Lo spiega in due parole l'Economist. L'avanzare del copyright è possibile se il legislatore lo sostiene. E il legislatore decide in base alla forza delle lobby. Oltre che alla loro capacità di persuasione. Che a sua volta può passare per mezzi più o meno leciti.

Tag: copyright, corruzione, Lawrence Lessig

1:41:57 PM    comment [];