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Mercoledì, 21 marzo 2007
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La seconda vita dell'iptv
E' ancora lontana. Mentre la Telecom Italia ammette di avere solo un manipolo di abbonati (30mila) alla sua iptv chiusa e mentre leggo, via Stefano, che la Rai ha finalmente deciso di comunicare che da tempo voleva un'iptv interoperabile, la rete di nuova generazione italiana resta un progetto per il lungo termine. Il piano industriale Telecom è passato purtroppo in secondo piano rispetto alle questioni legate agli assetti proprietari. Ma si è capito che non prevede un'accelerazione fortissima degli investimenti nel breve termine.
Forse una pausa di riflessione è giusta. Non solo perché la regolamentazione a garanzia della concorrenza in materia sembra un labirinto complicatissimo. Non solo perché si attende che ruolo giocherà Mediaset nella nuova Telecom Italia. Ma anche perché la concezione editoriale e creativa della nuova televisione sembra emergere molto lentamente, sottoposta com'è a una tale quantità di novità da sembrare per ora indefinibile. Non era infatti possibile continuare a far finta di niente, proseguire con l'idea di un'iptv simile a una tv via cavo tradizionale senza tener conto di YouTube, di Joost e del florilegio di iniziative connesse, nella produzione di contenuti e nella raccolta di pubblicità per il video.
Prima o poi i 50 mega serviranno. Ma è giusto dedicare una riflessione profonda alla questione.
7:37:11 AM
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2007
Luca De Biase.
Last update:
1-04-2007; 11:00:13.
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