Ai poster l'ardua sentenza
Una passeggiata per Verona. La città è bellissima. Il centro romano, medievale, rinascimentale, ottocentesco. Il ghetto si riconosce dalle case a sette-otto piani, molto alte. La loggia dei mercanti. La casa Mazzanti, dipinta...
Stanno facendo dei lavori. E così hanno trovato il modo di piazzarci sopra un poster pubblicitario.
Un poster sul palazzo Mazzanti. In piazza erbe. Una piazza che occupa lo spazio che ospitava il foro della città romana.
Mi guardo intorno. La piazza è parte di una città il cui centro è stato nominato dall'Unesco "patrimonio dell'umanità". E come tale ha bisogno di manutenzione, certo. Ma è necessario che la manutenzione debba essere finanziata da poster di ogni genere e gusto?
In fondo, a sinistra, sul palazzo che ospita la filiale di una banca, il poster che pubblicizza la stessa banca è aggiunto a una intera facciata-poster. L'intera facciata è riprodotta su una copertura che nasconde i lavori di manutenzione.
E' una prassi. Evidentemente. Facendo altri due passi si arriva in via Cappello e anche il negozio di una marca di orologi è sovrastato da un palazzo a sua volta in manutenzione, sotto la copertura che nasconde i lavori e ospita un poster della stessa marca di orologi.
Mi domando quando finiranno dei lavori che producono tanto fatturato pubblicitario... Mah... Io intanto proseguo nella ricerca delle città illuminate.
10:28:56 PM
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