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Domenica, 11 marzo 2007
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Memo: altro che 12 punti...
Noto che da quando sono usciti i 12 punti fondamentali della nuova vita del governo Prodi, si è parlato di ogni altra cosa salvo che del contenuto di quei punti. Non mi stupisce: la mia reazione istintiva (da non politico) era proprio stata quella di parlare di quello che quei dodici punti non dicevano. E dunque perché non era nei dodici punti la legge elettorale, visto che non si parla d'altro?
8:53:24 PM
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Bookblogging Leggere l'indentità del reporter Rubrica settimanale casuale ma non troppo sui libri che prendo in mano
Settimana conclusa il 11 marzo 2007
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Libri comprati:
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| Ryszard Kapuściński Autoritratto di un reporter Feltrinelli
David Randall Tredici giornalisti quasi perfetti Laterza
Cosimo Accoto Misurare le audience in internet FrancoAngeli (ricevuto per lavoro)
| Ryszard Kapuściński
Autoritratto di un reporter
Feltrinelli
Chris Anderson La coda lunga Codice Edizioni
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Si tratta di viaggiare. E' una spinta interiore. Nel corso dei miei primi dieci anni ho vissuto con i miei genitori in 14 case diverse, in quattro città diverse, in due paesi... Poi non ho smesso di viaggiare: in Europa, in America da solo a 14 anni, e poi a 15 coast to coast... Ho studiato e insegnato storia sociale, con la cultura al centro come fossi un antropologo. E poi ho viaggiato per lavoro (per otto anni ho fatto in media tre volte il giro del mondo ogni anno e non ho dormito per più di quattro notti nella stessa città). E ho viaggiato per portare i miei ragazzi in giro (per esempio)... Insomma, non è che non ci ho dato dentro con gli spostamenti...
Storia, viaggio, giornalismo. E' una forma. Non la sola (potrebbe essere: politica, città, giornalismo; o filosofia, finanza, giornalismo; o pittura, fotografia, giornalismo; o mille altre possibilità). Ma è la stessa forma che autoracconta Ryszard Kapuściński. Bellissimo libro. Una raccolta di interviste, lezioni, interventi. Caldi e intellettualmente sofisticati. Il reportage come ricerca antropologica.
"Per me il viaggio più prezioso è quello del reportage, il viaggio etnografico o antropologico intrapreso per conoscere meglio il mondo, la storia, i cambiamenti avvenuti, in modo da trasmettere agli altri le conoscenze acquisite".
Il metodo.
E poi il continuo alimento interiore.
"Dopo oltre quarantacinque anni di continui viaggi, e pur conoscendo questa terra meglio di chi non ha viaggiato, sono convinto di non sapere ancora niente".
E poi: "La mia formazione è quella dello storico". Fascino: la vita degli uomini. "Per parlare della storia ... bisogna trovarsi al centro degli avvenimenti". Lui era un reporter. "Non sono capace di inventare".
Lui era un talento.
Si può discutere genericamente di giornali senza giornalisti, anche se sarebbe meglio smettere tutta questa concentrazione sulle categorie professionali. Sarebbe meglio cominciare a discutere di opere e autori!
Ma si arriverà a quella discussione una volta superati gli anatemi papali sui pericoli internettiani e gli anatemi francesi sulla trasmissione pubblica di filmati che attestano la realtà, anche violenta, ma che non sono pubblicati da giornalisti... Dobbiamo tornare su questa questione: in Francia si può essere arrestati per aver messo su YouTube un video raccolto personalmente che riprende - che so - una scena di violenza durante una manifestazione di piazza. A meno che non si sia giornalisti... Ci torniamo...
"Ho avuto la fortuna di assistere alla storia nell'atto di crearsi" dice Ryszard Kapuściński. Chi saranno i nuovi grandi reporter, in un mondo che ha paura dell'informazione? Le notizie raccontate hanno delle conseguenze: ma quelle non raccontate non sono da meno... Chi pensa di poter scegliere per il bene di tutti, si assume una responsabilità storica clamorosa...
Le puntate precedenti di questa specie di "rubrica"... Leggere gli scenari (4 marzo 2007) Leggere di quelli che lavorano (25 febbraio 2007) Leggere dentro e fuori (18 febbraio 2007) Leggere parole chiave (11 febbraio 2007) Leggere appunti su ciò che non può essere scritto (4 febbraio 2007) Rileggere quello che va riletto (28 gennaio 2007) Leggere quello che gli amici hanno scritto (21 gennaio 2007) Leggere quello che gli altri leggono (14 gennaio 2007) Leggere per viaggiare (7 gennaio 2007) Leggere per meditare (31 dicembre 2006) Leggere per citare (24 dicembre 2006) Gli occhiali per leggere (17 dicembre 2006) Leggere, leggerezza, legge (10 dicembre 2006) Leggere o non leggere (3 dicembre 2006) Leggere per lavorare o lavorare per leggere? (26 novembre 2006)
Tag: letture, libri, Ryszard Kapuściński
Scrivono di libri: Clelia Mazzini (Akatalēpsìa), Luisa Carrada (Il mestiere di scrivere), Stefania Mola (Squilibri), Ste (melodiainotturna), Ossimora (Antonia nella notte), Remo Bassini (Appunti), Seia Montanelli (Paese d'Ottobre), Renee (Book of the day), Mitì Vigliero (Placida Signora), Gattostanco... E inoltre: Bottega di Lettura.
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