Il ragionamento proposto dal presidente degli Stati Uniti sulla questione che sottende la contesa tra Apple e FBI nel suo discorso a Sxsw (minuto 38 circa) è stato criticato pesantemente. Di certo, Obama non è andato in cerca di consenso facile. Prima di tutto ha detto che non vuole entrare in una questione che è di competenza della magistratura. E quindi si è concentrato sull’approccio...
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Due prese di posizione nuove oggi e un sondaggio sulla vicenda Apple vs. FBI. Il Financial Times stava seguendo il lancio della newsletter della fondazione di Bill e Melinda Gates e così ha potuto riportare le opinioni di Bill Gates sulla questione. Bill Gates sostiene che ha ragione l’FBI perché sta chiedendo di poter entrare in quel telefono e solo in quel telefono per una volta. Ma...
Più arrivano informazioni sulla vicenda che oppone la Apple all’FBI, meno questa vicenda sembra trasparente e comprensibile. La reazione di Apple è sembrata a molti sproporzionata: chi la vuole vedere solo come una questione di marketing non riesce a capire come Tim Cook, per fare la figura del combattente per la privacy, abbia pensato di giocarsi l’azienda (NyTimes). In...
L’FBI pretende che la Apple apra un telefono connesso ai presunti autori della strage di San Bernardino per consentirne la perquisizione. Apple dice che per violare il sistema di protezione della privacy dell’iPhone andrebbe fatta una tecnologia apposta: ma Apple rifiuta, perché aprire una porta per gli agenti federali vorrebbe dire aprire una porta anche per criminali, terroristi e...
Apple, in accordo sostanziale con Google, Facebook, Twitter, Yahoo! e Microsoft, ha depositato la sua memoria al Parlamento britannico per opporre le sue ragioni alla proposta di normativa sulla sorveglianza antiterrorismo del Regno Unito (FT). Dovesse passare, quella norma darebbe alla polizia e ai servizi accesso a tutti i dati relativi all’uso che tutti i cittadini britannici fanno di...
Le multinazionali della rete, come Google, Facebook, Apple, Amazon e Uber, appaiono come sistemi decisionali sempre più autonomi dagli stati. Lo si vede nella questione fiscale, ma non solo. E man mano che – oltre alla loro forza nell’economia reale e nella finanza – cresce anche il loro potere politico, diventano potenziali target per forme di azione rivoluzionaria, o...
Il giornale non è la sua carta. È la sua squadra di giornalisti, è la comunità che si incontra intorno alle sue informazioni, è la promessa editoriale e metodologica sintetizzata nella sua testata. Un tempo si poteva pensare che gli editori controllassero i giornali attraverso il controllo della tecnologia e di conseguenza del copyright. Ma negli ultimi vent’anni gli editori hanno perso il...
Da Sony arriva la notizia del lancio di un nuovo servizio di streaming musicale predisposto a Apple. È un’anticipazione sul keynote di oggi. Non è certo una completa sorpresa, manca ancora il dato più importante: il prezzo. (Qz)
Una storia – lunghissima e scritta meravigliosamente – sul New Yorker, descrive il carattere di Jony Ive, il collaboratore di Steve Jobs che ha contribuito al successo della Apple con la sua profonda sensibilità per il design essenziale e intelligente. E allude all’ipotesi che Ive se ne vada. Gli interessati, credo, trattengono il fiato. (NewYorker) There were times, during the...
La famosa web-tax all’italiana di qualche tempo fa non ha avuto successo: perché era una soluzione sbagliata a un problema giusto. In modi diversi, Usa e Uk stanno pensando allo stesso problema. In Uk lo schema è quello di combattere i sistemi con i quali si deviano i profitti dal paese che li ha generati al paese che li tassa meno. George Osborne, cancelliere dello Scacchiere britannico...