Devo preparare un contributo di venti minuti sui modelli familiari emergenti. Già. A quanto pare, all’incrocio tra un passato di storico della famiglia e un presente di giornalista dell’innovazione si può trovare anche un compito tanto arduo. È chiaro che l’evoluzione demografica mondiale è definita dalla trasformazione dei modelli di famiglia e che quelli che stiamo sperimentando oggi generano la demografia del prossimo secolo. Siamo arrivati al picco-bambini (gli umani tra 0-15 anni sono due miliardi da dieci anni e non crescono più). Ma le piattaforme che servono la...
visioni
Nava Swersky Sofer a Cesena
Nava Swersky Sofer è a Cesena per il Web economy festival. Appunti. Israele ha prodotto innovazioni molto popolari. Una quantità di nuove tecnologie che oggi usiamo quotidiane. Per esempio Waze, socially based navigation app, acquisita da Google per un miliardo di dollari. Una spesa oltre 4% in ricerca sul Pil (Italia intorno all’1%). Un venture capital in proporzione superiore a quello americano. Ogni anno nascono 600 startup innovative. Vengono acquisite da grandi aziende che incorporano nella loro oggerta le tecnologie sviluppate e spesso tengono in Israele i team come centro di...
Michalis Vafopoulos a Cesena
Michalis Vafopoulos è a Cesena per il Web economy festival. Appunti. Il web è diffuso, contrastato, contraddittorio: va conosciuto. È come una strada. È un’infrastruttura di base. Nella quale viaggiano bit di informazione. Che influenzano la conoscenza. Web ha cominciato come collegamento di siti (1.0), è diventato connessione di persone (2.0), ora diventa rete di dati (3.0). Il web 2.5 è mobile, non solo content ma anche context, low cost. Cloud non device. Con nativi, immigrati, mediatori. Come vivere in questa complessità? Intelligenze multiple, Howard Gardner. Più altro...
Ancora su: “Abbiamo cambiato l’Italia mettendo Dallas in televisione”
Ieri, parlando della crisi attuale e della prospettiva che abbiamo bisogno di raccontarci per uscirne, Mauro Magatti (autore con Laura Gherardi di “Una nuova prosperità“) ha sottolineato come con il 2008 si sia chiusa una fase storica ventennale. Certo, la datazione dell’epoca iperliberista guidata dal capitalismo tecno-nichilista appartiene a chi ha pensato il concetto. Non ne cambia molto il senso tentare di aggiungere qualche considerazione in più, che peraltro allunga la durata di quell’epoca aiutando forse a pensarla nella sua interezza. Proprio per definirne la...
Pierre Lévy e Alain Finkielkraut: intelligence collective
In una playlist la conversazione tra Pierre Lévy e Alain Finkielkraut sull’intelligenza collettiva caricata su YouTube 4 anni fa… (solo audio..)
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Gli intellettuali e l’ecologia dei media
Il dibattito sul destino delle forme di autorità culturale tradizionale viaggia tra due estremi, parrebbe: la critica dello “specialismo baronale o autoreferenziale” e l’orrore per la la “democratizzazione del sapere”. I contributi migliori, ovviamente, sono quelli che non si fermano alle posizioni estreme ma argomentano tenendo conto dei fenomeni nel complesso. Giuliano da Empoli ha scritto a proposito del primo punto di vista un libro importante. E Tom Nichols ha scritto recentemente un articolo sul Federalist che vale davvero la pena di leggere a proposito...
Cibo come bene comune
Un articolo interessante sulla dimensione dei beni comuni suggerisce che il cibo andrebbe considerato nella dimensione dei beni comuni (theBroker). Si osserva nell’articolo che aria, acqua e cibo sono essenziali per la vita umana e sono soggetti a diversa interpretazione istituzionale. L’aria è prevalentemente pensata come un bene comune. L’acqua è di solito un bene comune ma spesso sta passando nella dimensione dello sfruttamento privato. Il cibo è prevalentemente privato, salvo i casi della raccolta in contesti naturali. In effetti, i beni comuni non sono solo dati, ma...
Papa Francesco, internet, cultura, comunicazione
Antonio Spadaro commenta le parole del papa sulla comunicazione e la rete. Ecco i sei punti principali: 1. Internet esprime la «profezia» di un mondo nuovo 2. Internet: una rete di persone, non di fili 3. Chi è il mio «prossimo» nell’ambiente digitale? Le «reti di prossimità» 4. Una Chiesa «accidentata», ma dalle porte aperte anche in rete 5. Per una comunicazione non «di massa» ma «popolare» 6. Dialogo e rapporto tra Ecclesia e Agorà La rete di papa Francesco è la rete fondata sulla pratica del dono, sull’orientamento aperto, sui beni comuni. E’ la rete delle persone non delle...
Che cosa succede se i prezzi dell’energia cadono più velocemente dei costi di produzione
In un contesto a bassa disponibilità di denaro dovuto alla crisi finanziaria, la domanda di energia non è forte. In un contesto in cui si trovano nuove fonti di energia fossile che possono essere estratte solo ad alto costo, occorrono prezzi dell’energia elevati per generare profitti limitati. Ma se la domanda non è forte i prezzi tendono a scendere. La produzione di energia potrebbe andare in crisi con un andamento discontinuo, tale da generare uno scenario di cambiamenti repentini. La complessità, i cigni neri, le crisi finanziarie a ripetizione sono parte della normalità. La finanza...
Edge – What scientific idea is ready for retirement? The tragedy of the commons
La domanda annuale di Edge, come s’è segnalato qui, è drastica: quali idee scientifiche sono pronte per andare in pensione? Se ne parla in una pagina di Nòva oggi. Quanto al mio contributo è stato proporre di mandare in pensione la teoria della “tragedia dei beni comuni“: un’idea del 1968 proposta da Garrett Hardin secondo la quale i commons sono destinati inesorabilmente a essere ipersfruttati e a deperire. È evidente che questo può avvenire e che avviene. Ma la nozione di tragedia, come dice Hardin, precisa che si tratta di un destino, di una conclusione inevitabile...
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