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Infodemia politica

Secondo uno studio realizzato da alcuni ricercatori di Cornell University citato da New York Times, il canale di diffusione della disinformazione sull’epidemia di Covid-19 è stato Donald Trump, presidente degli Stati Uniti (NYT). Coronavirus misinformation: quantifying sources and themes in the COVID-19 ‘infodemic’ – Sarah Evanega, Mark Lynas, Jordan Adams, Karinne Smolenyak – The Cornell Alliance for Science, Cornell University, Ithaca, NY «AbstractThe COVID-19 pandemic has unfolded alongside what the World Health Organization has termed an “infodemic” of misinformation. This...

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La terza parola più ricercata su YouTube

La terza parola più ricercata su YouTube? Prima di tutto la risposta: la terza parola più ricercata nel mondo finora nel 2020 su YouTube è ASMR, secondo Ahrefs. L’acronimo sta per “autonomous sensory meridian response”. Si è scoperto che, sentendo qualcuno sussurrare o vedendo qualcuno muovere le mani in modo delicato, alcune persone – non tutti – sentono qualcosa come un formicolio che parte dalla testa e si allarga alla schiena e agli arti e che sfocia in una sorta di tranche con euforia o rilassamento. Il che ha generato una quantità di video su YouTube nei quali ci sono...

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Sondaggio Reuters-Oxford-YouGov: chi decide contro i fake in politica?

Secondo gli intervistati in un vasto sondaggio fatto da YouGov per Reuters Institute e Oxford University, i media devono dare spazio alle frasi dei politici anche quando sono false, ma le piattaforme digitali devono valutare ed eventualmente bloccare i messaggi pubblicitari falsi. Questo è il link allo studio: How do people want the media cover politics? Questi risultati apparentemente contraddittori meritano un approfondimento. È un po’ come se i media dovessero astenersi dal censurare i politici anche quando sono falsi, perché comunque la notizia va data. Ma nello stesso tempo tutti sono...

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La privacy del browser. Vince Brave secondo Douglas Leith

Una ricerca di Douglas Leith, Trinity College Dublin, mette a confronto alcuni browser per vedere quanto salvaguardano la privacy e quanto comunicano informazioni a server terzi. Brave risulta molto amico dell’utente. Edge e Yandex sono più amici dei sorveglianti. Chrome, Firefox e Safari sono più o meno in mezzo.
Ecco il paper:
“Web Browser Privacy: What Do Browsers Say When They Phone Home?” di Douglas J. Leith, School of Computer Science & Statistics, Trinity College Dublin, Ireland

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Strategia italiana per l’intelligenza artificiale in preparazione

Uno studio per la Commissione Europea mostra come 14 stati membri dell’Unione abbiano una strategia nazionale per l’intelligenza artificiale. L’Italia non è tra questi, anche se il processo per pubblicare la sua strategia nazionale è in corso e arriverà a compimento presto. (AI Watch – Artificial Intelligence in public services). L’Italia, se il piano andrà in porto, avrà un coordinamento dei centri di ricerca, un sistema di decisione interministeriale, più di due miliardi da investire in tecnologie connesse. Le applicazioni dell’intelligenza artificiale...

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McKinsey: quanto ci metteranno i vari settori a ritornare alla loro dimensione economica pre-covid?

Secondo McKinsey, alcuni settori impiegheranno molti anni per ritornare al livello di contributo al Pil che avevano prima dell’epidemia. I settori più colpiti, da questo punto di vista, ci metteranno anche cinque anni a recuperare il livello perduto. Eccoli:
– arte, divertimento
– ospitalità, ristorazione
– servizi per l’educazione
Vedi: COVID-19 recovery in hardest-hit sectors could take more than 5 years

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Twitter, Trump, Facebook. Un momento di riflessione per la media ecology

La questione Twitter-Trump-Facebook è una nuova tappa della trasformazione del significato sociale e mediatico di quei dispositivi che abitualmente si definiscono media sociali. Questo è un post di ricerca per avanzare nel ragionamento che serve a intravvedere dove tutto questo ci può portare. I dipendenti di Facebook che con coraggio hanno preso posizione pubblicamente su Twitter contro la decisione di Mark Zuckerberg di non rimuovere il post di Donald Trump che incita alla violenza dopo aver chiamato “teppisti” i manifestanti che protestano per l’assassinio di George Floyd commesso da un...

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Istruzioni per iscriversi alla nuova newsletter

È ripartita la newsletter. La dedico per adesso alla media ecology. C’è bisogno di pensare ai media come parte integrante dell’ambiente: viviamo l’ambiente con la mediazione dei media che a sua volta ci influenza. Possiamo vivere in un ambiente sano o inquinato. Abbiamo cominciato a lavorare su questa metafora che è sempre meno una metafora tanto tempo fa. C’è bisogno di accrescere la nostra consapevolezza.
Per iscriversi alla newsletter:

Il primo numero è qui:
Le parole di Herzog su tecnologia e regia

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Esplorazione degli spazi a OpenZone

Gli uffici, le connessioni digitali, le abitazioni, si stanno fondendo in una nuova definizione del lavoro e della vita. le aziende reagiscono velocemente forse troppo. O forse troppo lentamente: erano decenni che si potevano fare le riunioni online. Ma l’esperienza del lockdown non passa senza lasciare tracce: Twitter dice ai collaboratori di andare in ufficio quando vogliono. Facebook annuncia che manderà il 50% dei suoi 45mila lavoratori in remote working. Un quarto dei lavoratori di Facebook, intervistati, hanno detto che se andranno in lavoro da remoto andranno ad abitare in...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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