La cura della salute si avvale sempre più intensamente di internet. Secondo MobilHealthNews citato da Sanofi “nel 2020, 4 milioni di pazienti nel mondo saranno monitorati a distanza e aggiornati in remoto sulle loro condizioni di salute. In Italia il 24% dei pazienti prenota online visite ed esami, oltre la metà dei medici di medicina generale usa WhatsApp e le ricette dematerializzate sono ormai sette su dieci”. E’ un fenomeno dalle conseguenze gigantesche. I piccoli oggetti connessi che ciascuno si porta addosso raccolgono dati sul comportamento delle persone, sulla...
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Nel Veneto che innova: l’ipotesi della produttività inclusiva dell’Ocse
Un passaggio a Nord-Est può dare energia. Il Veneto innova. I suoi imprenditori sviluppano una loro cultura dell’innovazione. Diversa da quella degli americani, dei tedeschi, capace di generare valore e risultati. Con aziende piccole sulla scala globale, ma grandi sulla scala della qualità. Una ricerca dell’Ocse può servire alla consapevolezza dell’ecosistema dell’innovazione veneto e, generalizzando, italiano. L’Ocse ha proposto uno studio empiricamente robusto sulla relazione tra politiche di inclusione e miglioramento della produttività (The Productivity...
Tecnocratici e populisti sono simili. Come andare oltre? Appunti da Symbola
La Casta fa figli, dice Alessandro Bergonzoni. I perdenti sono la maggioranza, dice l’economista Leonardo Becchetti, parlando della trasformazione e della crisi attuale. E i perdenti, come mostrano i fatti politici contemporanei, si alleano per abbattere i vincenti. Ma la contrapposizione tra populisti e tecnocratici è falsa. Lo spostamento di asse non è un’estenuante contrattazione sulla flessibilità. Ma un cambio di paradigma. Le aziende inclusive e connesse fanno valore attraverso la moltiplicazione delle interazioni sociali nella diversità e nella valorizzazione delle reti internazionali...
Alla Camera per “industria 4.0”. Un bel pomeriggio di politica civile
La X Commissione della Camera ha approvato all’unanimità la relazione conoscitiva sull’industria 4.0. E ha presentato i risultati ieri, con il presidente Guglielmo Epifani, il deputato Lorenzo Basso, il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda e il presidente della Confindustria Vincenzo Boccia. Non si è esercitato il potere, ieri, si è fatto esercizio di possibilità (#evviva). Il motivo della bellezza politica del pomeriggio di ieri è stata la emozionante superiorità di un metodo democratico intelligente. Riassumo. Il Parlamento è il luogo nel quale sono rappresentate più...
Computer a scuola e internet aperta
Mentre le regole per salvaguardare l’internet neutrale e aperta continuano a essere messere in discussione dalle lobby e difese dai movimenti dei diritti umani nell’era tecnologica, alcuni pionieri della rete chiamano a raccolta le persone di buona volontà perché contribuiscano a rifondare la struttura architettonica originaria dell’internet, quella struttura fondamentalmente creativa perché fondamentalmente organizzata come un commons (Ieee). Del resto, la concentrazione di potere nelle grandi piattaforme private non è priva di conseguenze e rende necessaria...
Quando il possibile muore nel potere
Deve esserci un preciso momento in cui il possibile muore nel potere. Una persona lotta per cambiare le cose, riesce a ottenere i mezzi per realizzare i suoi obiettivi, comincia a usarli e si trova a dover scegliere: tra consumare quei mezzi per compiere il cambiamento che voleva o difenderli da chi glieli vuole portare via. Visto dall’esterno, quel momento si riconosce solo dai suoi frutti nel tempo. Ma per la persona è in un preciso sistema di relazioni: se quello che fa discende da ciò che voleva fare, o se quello che fa deriva dalle richieste o dalle pressioni o dalle azioni altrui...
Populisti e tecnocratici. C’è una via d’uscita (a parte Brexit)…
Populisti o tecnocratici? Tertium datur: queste sono alternative pessime, estremiste, prevalenti attualmente ma non coprono tutto l’arco delle possibilità. Riprendiamo da un punto accennato in un precedente post. La Brexit ha evidenziato due punti di vista divergenti: secondo un punto di vista siamo di fronte al confronto tra il populismo stupido e un governo sovranazionale intelligente; secondo un altro punto di vista siamo di fronte a un confronto tra un popolo libero e un sistema tecnocratico stupido. La conclusione, parziale, era: probabilmente si sono confrontati un populismo...
Brexit: la Chernobyl dell’ecologia dei media
Le bugie che hanno convinto tanti inglesi a votare per la Brexit sono state parte di un inquinamento mediatico che ha provocato danni incalcolabili alla società (Economist). Viste le conseguenze, quell’inquinamento mediatico durato anni che ha diffuso panzane sul funzionamento dell’Europa è una specie di Chernobyl dell’ecologia dei media. Nello stesso tempo l’Europa si deve domandare se non si debba curare il suo eccesso di tecnocrazia (Miopia). È il punto di partenza della “lezione” proposta alla Media Ecology Association in occasione del conferimento del...
Brexit: l’uscita di Londra sarebbe un vantaggio per Berlino
Gli stati contano sempre meno nella definizione delle scelte fondamentali? Le organizzazioni sovranazionali sono necessariamente incomprensibili e tecnocratiche, sicché finiscono per essere poco amate? Di certo le città si capiscono meglio. E dal punto di vista dell’emergente dimensione delle città, che cosa significa la Brexit? Per esempio, significa che Berlino punterebbe ad attrarre gli investimenti in aziende tecnologiche che per adesso vanno a Londra. Queste contribuiscono con 180 miliardi di sterline all’economia britannica (BCG), oggi, ma Berlino è attraente: una startup...
L’ecosistema urbano per la salvezza del pianeta
La crescita demografica sul pianeta sarà concentrata nelle città (Ambrosetti). E sarà essenzialmente legata all’invecchiamento della popolazione (Onu). Lo spazio occupato dalle aree urbane continuerà a espandersi e la biodiversità sarà messa in discussione. Per questo Edward Wilson propone con molto coraggio intellettuale di destinare metà del pianeta a riserva naturale. Uno spazio inviolabile nel quale lasciare sviluppare l’ecosistema senza troppe interferenze umane, senza consumo di suolo, senza banalizzazione della biodiversità. La forza morale, dice Wilson, è propria delle...
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